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Valentino Vago – Opere storiche e nuovi percorsi
Personale
Comunicato stampa
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Dal 26 maggio al 25 giugno due storiche gallerie d’arte milanesi renderanno omaggio all’opera di Valentino Vago (Barlassina MI, 1931), uno dei protagonisti dell’arte astratta europea.
La mostra, curata da Flavio Arensi, è divisa in due sezioni. Da Montrasio Arte vengono presentate le opere storiche di Vago - 18 olî su tela - che documentano la sua produzione dal 1960 al 1965, a cominciare dai primi lavori astratti, elaborati al termine della stagione accademica, fino agli orizzonti del decennio successivo. In particolare, dal colorismo informale si arriva all'intenso Orizzonte nero del 1964, nel quale ormai la pittura diviene la congiunzione fra opposti, una sottile linea che cancella l'intero sguardo. Da quel momento in poi Vago comincia a definire un ambiente poetico affascinato dal mistero spirituale, dall'armonia e dall'indagine sulla bellezza. Il colore nel corso di questi anni perde le affastellature iniziali, le masse di materia si distendono per reperire una uniformità intensa e ormai totalmente astratta.
La galleria Grossetti & Annunciata Arte Contemporanea, invece, espone il recente corpus di opere totalmente dedicate alla meditazione sul colore nero, un simbolico ritorno all'Orizzonte del 2005, tuttavia nella cifra contemporanea della pittura di Vago; si tratta di 15 olî su tela di grandi dimensioni in cui si annulla la profondità spaziale, e si cade invece nell'oscurità del buio, che comunque lascia intravedere alcuni piccoli segnali simbolici riprendendo le tematiche care al maestro barlassinese.
Le due iniziative sono dunque legate dal nero, nel primo caso meta finale di un tragitto estetico ed esperienziale, nel secondo punto di partenza, varco per giungere a una situazione nuova di esistenza
Valentino Vago è nato a Barlassina (Milano) nel 1931, vive e lavora a Milano. Appena terminati gli studi all'Accademia di Belle Arti di Brera, espone alla VI Quadriennale d'Arte di Roma. Nel 1960 tiene la sua prima personale al Salone Annunciata di Milano, presentato da Guido Ballo. Da quel momento il suo lavoro si andrà affermando come uno dei più significativi della pittura italiana in questi ultimi decenni. Inconfondibile per la qualità della luce e la liricità del segno, è stato fino a oggi presentato in oltre novanta mostre personali e importanti collettive in Italia e all'estero. Si ricordano, tra le altre, le partecipazioni a rassegne realizzate dalla Biennale di San Paolo, al Kunstmuseum di Colonia, alla Hayward Gallery di Londra, al Grand Palais di Parigi e, ancora, nei musei di Francoforte, Berlino, Hannover, Vienna. Negli ultimi quindici anni si è dedicato, con continuità, anche alla pittura murale, affrescando ambienti pubblici e privati sia in Italia che all'estero.
La mostra, curata da Flavio Arensi, è divisa in due sezioni. Da Montrasio Arte vengono presentate le opere storiche di Vago - 18 olî su tela - che documentano la sua produzione dal 1960 al 1965, a cominciare dai primi lavori astratti, elaborati al termine della stagione accademica, fino agli orizzonti del decennio successivo. In particolare, dal colorismo informale si arriva all'intenso Orizzonte nero del 1964, nel quale ormai la pittura diviene la congiunzione fra opposti, una sottile linea che cancella l'intero sguardo. Da quel momento in poi Vago comincia a definire un ambiente poetico affascinato dal mistero spirituale, dall'armonia e dall'indagine sulla bellezza. Il colore nel corso di questi anni perde le affastellature iniziali, le masse di materia si distendono per reperire una uniformità intensa e ormai totalmente astratta.
La galleria Grossetti & Annunciata Arte Contemporanea, invece, espone il recente corpus di opere totalmente dedicate alla meditazione sul colore nero, un simbolico ritorno all'Orizzonte del 2005, tuttavia nella cifra contemporanea della pittura di Vago; si tratta di 15 olî su tela di grandi dimensioni in cui si annulla la profondità spaziale, e si cade invece nell'oscurità del buio, che comunque lascia intravedere alcuni piccoli segnali simbolici riprendendo le tematiche care al maestro barlassinese.
Le due iniziative sono dunque legate dal nero, nel primo caso meta finale di un tragitto estetico ed esperienziale, nel secondo punto di partenza, varco per giungere a una situazione nuova di esistenza
Valentino Vago è nato a Barlassina (Milano) nel 1931, vive e lavora a Milano. Appena terminati gli studi all'Accademia di Belle Arti di Brera, espone alla VI Quadriennale d'Arte di Roma. Nel 1960 tiene la sua prima personale al Salone Annunciata di Milano, presentato da Guido Ballo. Da quel momento il suo lavoro si andrà affermando come uno dei più significativi della pittura italiana in questi ultimi decenni. Inconfondibile per la qualità della luce e la liricità del segno, è stato fino a oggi presentato in oltre novanta mostre personali e importanti collettive in Italia e all'estero. Si ricordano, tra le altre, le partecipazioni a rassegne realizzate dalla Biennale di San Paolo, al Kunstmuseum di Colonia, alla Hayward Gallery di Londra, al Grand Palais di Parigi e, ancora, nei musei di Francoforte, Berlino, Hannover, Vienna. Negli ultimi quindici anni si è dedicato, con continuità, anche alla pittura murale, affrescando ambienti pubblici e privati sia in Italia che all'estero.
26
maggio 2005
Valentino Vago – Opere storiche e nuovi percorsi
Dal 26 maggio al 25 giugno 2005
arte contemporanea
Location
MONTRASIO ARTE MILANO
Milano, via di Porta Tenaglia, 1, (Milano)
Milano, via di Porta Tenaglia, 1, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10.30–12.30 e 15.30-19.30
Vernissage
26 Maggio 2005, ore 18.30-22
Ufficio stampa
CLP
Autore