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Moreno Bondi
In primo piano ne “La caduta degli dei di Moreno Bondi” i corpi potenti come le figure di Michelangelo, dipinti con contrasti pittorici di forza caravaggesca
Comunicato stampa
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LUCHINO VISCONTI E MORENO BONDI: UN COMUNE DENOMINATORE “LA CADUTA DEGLI DEI”.
Per le opere di MORENO BONDI si aprono ad Ischia i saloni della Villa La Colombaia, famosa residenza del regista Luchino Visconti. La mostra dal titolo “La caduta degli Dei” (dal 5 al 25 agosto 2005) è organizzata nel contesto della Rassegna ISCHIA COLORI, LUCI E MUSICA “5 Artisti nei pressi della pietra rossa - Sulle tracce di Auden, Visconti e Walton", dall’Associazione Ischia Prospettiva Arte, con il supporto della Fondazione Luchino Visconti.
L’artista toscano rivela la sua unicità e complessità con tele (dipinte ad olio secondo la tecnica caravaggesca di cui è esperto), al cui interno inserisce preziose sculture in marmo statuario di Carrara.
La realizzazione di opere che coniugano materiali e tecniche diversi (per il senso dello spazio, per competenze e cognizioni) presuppone completezza nella formazione, duttilità nel variare gli schemi progettuali ed i modelli compositivi, nonchè capacità esecutive differenti. L’impegno si rivela oneroso qualora l’artista (come in questo caso) non segua l’attuale consuetudine di affidare ad altri la lavorazione del marmo.
“Il connubio delle due arti, per noi inedito, –spiega Moreno Bondi- concettualmente appartiene alla grande eredità del Barocco. Si pensi alle chiese del ‘600, in cui le sculture berniniane incorniciano le grandi pale d’altare ed addirittura entrano nei quadri, fondendosi in un continuo rimando fra pittura e scultura. Ancora una volta il passato si afferma come fondamento e sostegno della modernità, la quale, mossa dall’ansia di autonomia e dalla pretesa di originalità, ha smarrito la propria identità, impoverendosi nel riproporre una sterile maniera di se stessa”.
Il mondo attuale, dunque, ha eluso il vincolo con la tradizione (ad Ischia rappresentata dalle caratteristiche rocce purpuree): ”l’espressione nei pressi della pietra rossa contenuta nel titolo della Rassegna –spiega il coordinatore Gabriele Perretta- è sintomatica della nostra condizione e posizione culturale contemporanea, a latere rispetto ad una storia che a noi non è dato vivere”.
Nondimeno gli uomini dell’epoca odierna possono rintracciare segni di antica memoria nelle immagini del regista, cui i luoghi ischitani erano familiari, oppure coglierne i riflessi nello specchio moderno delle opere di Moreno Bondi, che ripercorre a suo modo le tracce e le suggestioni dell’indimenticabile opera di Luchino Visconti. A lui lo accomuna la capacità di guardare con mente attuale al passato, stabilendo una relazione con il presente ed evidenziando il rapporto dialettico fra analisi della realtà ed il tempo della storia e del mito.
Per le opere di MORENO BONDI si aprono ad Ischia i saloni della Villa La Colombaia, famosa residenza del regista Luchino Visconti. La mostra dal titolo “La caduta degli Dei” (dal 5 al 25 agosto 2005) è organizzata nel contesto della Rassegna ISCHIA COLORI, LUCI E MUSICA “5 Artisti nei pressi della pietra rossa - Sulle tracce di Auden, Visconti e Walton", dall’Associazione Ischia Prospettiva Arte, con il supporto della Fondazione Luchino Visconti.
L’artista toscano rivela la sua unicità e complessità con tele (dipinte ad olio secondo la tecnica caravaggesca di cui è esperto), al cui interno inserisce preziose sculture in marmo statuario di Carrara.
La realizzazione di opere che coniugano materiali e tecniche diversi (per il senso dello spazio, per competenze e cognizioni) presuppone completezza nella formazione, duttilità nel variare gli schemi progettuali ed i modelli compositivi, nonchè capacità esecutive differenti. L’impegno si rivela oneroso qualora l’artista (come in questo caso) non segua l’attuale consuetudine di affidare ad altri la lavorazione del marmo.
“Il connubio delle due arti, per noi inedito, –spiega Moreno Bondi- concettualmente appartiene alla grande eredità del Barocco. Si pensi alle chiese del ‘600, in cui le sculture berniniane incorniciano le grandi pale d’altare ed addirittura entrano nei quadri, fondendosi in un continuo rimando fra pittura e scultura. Ancora una volta il passato si afferma come fondamento e sostegno della modernità, la quale, mossa dall’ansia di autonomia e dalla pretesa di originalità, ha smarrito la propria identità, impoverendosi nel riproporre una sterile maniera di se stessa”.
Il mondo attuale, dunque, ha eluso il vincolo con la tradizione (ad Ischia rappresentata dalle caratteristiche rocce purpuree): ”l’espressione nei pressi della pietra rossa contenuta nel titolo della Rassegna –spiega il coordinatore Gabriele Perretta- è sintomatica della nostra condizione e posizione culturale contemporanea, a latere rispetto ad una storia che a noi non è dato vivere”.
Nondimeno gli uomini dell’epoca odierna possono rintracciare segni di antica memoria nelle immagini del regista, cui i luoghi ischitani erano familiari, oppure coglierne i riflessi nello specchio moderno delle opere di Moreno Bondi, che ripercorre a suo modo le tracce e le suggestioni dell’indimenticabile opera di Luchino Visconti. A lui lo accomuna la capacità di guardare con mente attuale al passato, stabilendo una relazione con il presente ed evidenziando il rapporto dialettico fra analisi della realtà ed il tempo della storia e del mito.
05
agosto 2005
Moreno Bondi
Dal 05 al 25 agosto 2005
arte contemporanea
Location
VILLA LA COLOMBAIA
Forio, Via F. Calise, 73, (Napoli)
Forio, Via F. Calise, 73, (Napoli)
Orario di apertura
Lunedì-venerdì 10,00-22.00; Sabato e festivi 10.00-24.00
Vernissage
5 Agosto 2005, ore 20
Sito web
www.morenobondi.it
Autore
Curatore




