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Filippo Basetti – Imaginart. Fanta-architetture
Il progetto Imaginart è nato nell’anno Duemila come valvola di sfogo di un’architettura che non mi soddisfaceva
Comunicato stampa
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Imaginart. Fanta-architetture
Il progetto Imaginart è nato nell'anno Duemila come valvola di sfogo di un'architettura che non mi soddisfaceva. All'inizio me ne servii per cambiare nel mio piccolo la visione del mondo, riallacciandomi a tutto quello che avevo visto sui libri di architettura o sugli schizzi dei miei illustri professori della facoltà. Poi si trasformò in vera e propria fuga dalla realtà tramite la quale potevo costruire le mie fanta-architetture. Imaginart ha sempre seguito di pari passo tutte le cose che ho fatto legate alla visione della città, dei suoi spazi, dei suoi monumenti e di chi ne fruisce.
Ecco perché Imaginart è anche il lavoro per il progetto Networking di Monsummano Terme per la Piazza Giusti, in cui i miei foto-montaggi sono diventati foto-modelli; o ancora il Parking Kit del Contested Space di Firenze che è diventato per l'utilizzatore l'appropriarsi della città in modo personale. Imaginart nasce dai libri della fantascienza, cresce con le architetture dei miei padri putativi ed esplode a Pistoia con Contaminazione, in cui la città e il suo territorio sembrano ammalati di una strana malattia che provoca piaghe e ferite che si propagano come macchie d'olio.
Ora i nuovi Imaginart, sono presentati al Gran Caffè Giubbe Rosse di Firenze e sono una sorta di strani paesaggi realizzati tramite il disegno e una tecnica di sottrazione di porzioni di materia cartacea dalla fotografia di partenza, che costruiscono un paesaggio nuovo di fantasia. L'idea forte che ne traspare è, così, la disconnessione dal luogo d'origine e la perdita dell'identità dell'architettura. I foto-montaggi sono volutamente realizzati con tecniche tradizionali per rafforzare il principio che: "Grazie all'arrivo negli studi del disegno automatico, si è persa la tecnica della rappresentazione grafica fatta a mano. Tutto ciò, però, non è un male ma un bene, perché finalmente si è liberato il disegno tecnico imprigionato negli uffici e tutto quello che era professione è ora finalmente diventata ARTE".
Bio.
Filippo Basetti è nato a Pistoia nel 1975. Frequenta la Facoltà di Architettura di Firenze e associa la carriera universitaria con la carriera di artista nelle arti visive, quali fotografia, installazioni e video. Realizza copertine per gruppi musicali e reportage fotografici. Collabora con Studi di Architettura per grafica 3D. La sua prima mostra personale, presso la Circoscrizione 2 del Comune di Pistoia, risale al 2001 e si chiama ''IMAGINART''. In questi anni ha esposto allo Spazio Alcatraz di Firenze, al Museo Marino Marini e al Centro di Documentazione Giovanni Michelucci di Pistoia e in molte collettive a Prato, Milano e Pistoia.
Il progetto Imaginart è nato nell'anno Duemila come valvola di sfogo di un'architettura che non mi soddisfaceva. All'inizio me ne servii per cambiare nel mio piccolo la visione del mondo, riallacciandomi a tutto quello che avevo visto sui libri di architettura o sugli schizzi dei miei illustri professori della facoltà. Poi si trasformò in vera e propria fuga dalla realtà tramite la quale potevo costruire le mie fanta-architetture. Imaginart ha sempre seguito di pari passo tutte le cose che ho fatto legate alla visione della città, dei suoi spazi, dei suoi monumenti e di chi ne fruisce.
Ecco perché Imaginart è anche il lavoro per il progetto Networking di Monsummano Terme per la Piazza Giusti, in cui i miei foto-montaggi sono diventati foto-modelli; o ancora il Parking Kit del Contested Space di Firenze che è diventato per l'utilizzatore l'appropriarsi della città in modo personale. Imaginart nasce dai libri della fantascienza, cresce con le architetture dei miei padri putativi ed esplode a Pistoia con Contaminazione, in cui la città e il suo territorio sembrano ammalati di una strana malattia che provoca piaghe e ferite che si propagano come macchie d'olio.
Ora i nuovi Imaginart, sono presentati al Gran Caffè Giubbe Rosse di Firenze e sono una sorta di strani paesaggi realizzati tramite il disegno e una tecnica di sottrazione di porzioni di materia cartacea dalla fotografia di partenza, che costruiscono un paesaggio nuovo di fantasia. L'idea forte che ne traspare è, così, la disconnessione dal luogo d'origine e la perdita dell'identità dell'architettura. I foto-montaggi sono volutamente realizzati con tecniche tradizionali per rafforzare il principio che: "Grazie all'arrivo negli studi del disegno automatico, si è persa la tecnica della rappresentazione grafica fatta a mano. Tutto ciò, però, non è un male ma un bene, perché finalmente si è liberato il disegno tecnico imprigionato negli uffici e tutto quello che era professione è ora finalmente diventata ARTE".
Bio.
Filippo Basetti è nato a Pistoia nel 1975. Frequenta la Facoltà di Architettura di Firenze e associa la carriera universitaria con la carriera di artista nelle arti visive, quali fotografia, installazioni e video. Realizza copertine per gruppi musicali e reportage fotografici. Collabora con Studi di Architettura per grafica 3D. La sua prima mostra personale, presso la Circoscrizione 2 del Comune di Pistoia, risale al 2001 e si chiama ''IMAGINART''. In questi anni ha esposto allo Spazio Alcatraz di Firenze, al Museo Marino Marini e al Centro di Documentazione Giovanni Michelucci di Pistoia e in molte collettive a Prato, Milano e Pistoia.
14
maggio 2005
Filippo Basetti – Imaginart. Fanta-architetture
Dal 14 maggio all'undici giugno 2005
arte contemporanea
Location
GRAN CAFFE’ GIUBBE ROSSE
Firenze, Piazza Della Repubblica, 13, (Firenze)
Firenze, Piazza Della Repubblica, 13, (Firenze)
Sito web
www.filippobasetti.supereva.it
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