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Variazioni di Stili
Tre artisti, tre modi di intendere le possibilità del linguaggio pittorico
Comunicato stampa
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Alexander Jakhnagiev, il più giovane dei tre, identità nomade tra vari linguaggi espressivi, si distingue per il suo stile astratto di risolvere il quadro, ha già grande padronanza del colore e della sua stesura; spesso si cimenta in tecniche diverse, a volte mischiandole, per raggiungere meglio gli efetti disederati. Possiede, inoltre, ed è la sua caratteristica più importante, un segno sicuro ma nervoso, con cui delimitail colore come per arginarlo, quasi con esso volesse contenere la realtà. E’ in corso anche la partecipazione di Alexander Jakhnagiev al Vittoriano , alla rassegna del
Salone di Maggio “Roma Luoghi e Colori” con l’opera “Roma Obesa”.
Sigfrido Oliva, personalità dall’apparente effervescenza, presentainogni sua tela il riferimento figurativo, una modella, un panorama romano o una natura morta, come punto di partenza. Il segno nella sua pittura a differenza che nell’incisione, non è mai netto né marcato, lasciando indefiniti i confini fra i vari elementi che compongono il quadro, come per dipingere l’aria, questa sì componente fondamentale nella sua pittura tonale, legata ad una tavolozza dai toni freddi.
Carlo Roselli, individualità cerebrale, predilige i toni caldi, in particolare il rosso in tutte le sue molteplici sfumature. Abitano i suoi dipinti città immaginarie, personaggi dai baffoni autobiografici, donne formose e ambienti giocosi, soggetti nati tutti dalla rielaborazione di emozioni vissute o forse sognate, di ricordi attenuati da un tocco leggero, addirittura ironico, quasi a cercare la complicità dello spettatore
Tre artisti, tre modi di intendere le possibilità del linguaggio pittorico; resta ora di capire le regole che, come in ogni gioco che si rispetti, danno senso e valore al gioco stesso. Da parte mia sono certo d’averne trovata almeno una: la indiscussa qualità della loro pittura.
(Marco Pezzali , gallerista della Galleria della Tartaruga)
Salone di Maggio “Roma Luoghi e Colori” con l’opera “Roma Obesa”.
Sigfrido Oliva, personalità dall’apparente effervescenza, presentainogni sua tela il riferimento figurativo, una modella, un panorama romano o una natura morta, come punto di partenza. Il segno nella sua pittura a differenza che nell’incisione, non è mai netto né marcato, lasciando indefiniti i confini fra i vari elementi che compongono il quadro, come per dipingere l’aria, questa sì componente fondamentale nella sua pittura tonale, legata ad una tavolozza dai toni freddi.
Carlo Roselli, individualità cerebrale, predilige i toni caldi, in particolare il rosso in tutte le sue molteplici sfumature. Abitano i suoi dipinti città immaginarie, personaggi dai baffoni autobiografici, donne formose e ambienti giocosi, soggetti nati tutti dalla rielaborazione di emozioni vissute o forse sognate, di ricordi attenuati da un tocco leggero, addirittura ironico, quasi a cercare la complicità dello spettatore
Tre artisti, tre modi di intendere le possibilità del linguaggio pittorico; resta ora di capire le regole che, come in ogni gioco che si rispetti, danno senso e valore al gioco stesso. Da parte mia sono certo d’averne trovata almeno una: la indiscussa qualità della loro pittura.
(Marco Pezzali , gallerista della Galleria della Tartaruga)
13
maggio 2005
Variazioni di Stili
Dal 13 maggio al 13 giugno 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELLA TARTARUGA
Roma, Via Sistina, 85A, (Roma)
Roma, Via Sistina, 85A, (Roma)
Orario di apertura
10-13 e 16.30-19.30, chiuso i festivi e lunedì mattina
Vernissage
13 Maggio 2005, ore 18
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