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Giuseppe Modica – L’enigma del tempo e l’alchimia della luce
ampia mostra retrospettiva del pittore Giuseppe Modica
Comunicato stampa
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Il 6 maggio 2005 si inaugura nelle sale del Loggiato di San Bartolomeo a Palermo l’ampia mostra retrospettiva del pittore Giuseppe Modica: L’enigma del tempo e l’alchimia della luce.
La mostra, realizzata con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Palermo, a cura di Aldo Gerbino, presenta una selezione di quarantacinque opere particolarmente significative dal 1989 al 2005. Il catalogo, casa editrice Eidos, si apre con il testo critico di Aldo Gerbino; segue una selezione di saggi e frammenti di scrittura che si snodano fra le opere in sintonia con esse e accompagnano il fruitore nella comprensione dello sviluppo della ricerca artistica di Modica:V. Sgarbi, B. Caruso, G. Modica, M. Fagiolo Dell’Arco, G. Soavi, M. Goldin, M. Onofri, I. Calvino, L. Sciascia, C. Strinati, G. Faccenda.
Giuseppe Modica nasce a Mazara del Vallo nel 1953; studia a Firenze, dal 1973 al 1978, dove frequenta la facoltà di Architettura e l’Accademia di Belle Arti. Dal 1987 vive e lavora a Roma.
Modica coniuga la classicità e la “misura” della grande tradizione con le inquietudini dell’avanguardia e della ricerca contemporanea. Lungi dalla riproposizione e ripetizione acritica della “classicità”, la pittura di Modica si pone in continuità con la tradizione che è memoria storica. Ma tale continuità è possibile a patto che venga reinventata dall’interno, con vivo senso dell’avventura, della ricerca e della sperimentazione. La classicità di Modica va vista dunque alla luce di un’incessante tensione e inquietudine dello sguardo, alla costante ricerca di ciò che va oltre la prevedibilità del vedere.
Pittore di rarefatta essenzialità, si è conquistato, come sottolinea Maurizio Fagiolo Dell’Arco, “ un suo circoscritto ma preciso luogo nella cultura pittorica contemporanea: un pittore…di nicchia”. La luce, il tempo, la memoria e la sua rievocazione immaginaria sono componenti fondamentali della sua complessa ricerca pittorica che confluisce in una sintesi espressiva di rara sospensione. Le opere di Modica, risultato di una lunga elaborazione e sedimentazione, sono nella produzione di un anno veramente poche; a tale parsimonia corrisponde una qualità formale ed espressiva altissima che coniuga sentimento emozionale e rigore dell’intelletto.
Emerge negli anni Ottanta con mostre personali in prestigiose gallerie di Firenze, Palermo, Roma, Milano, Torino, Genova, Brescia, Brindisi, Trieste, Messina, Bologna, Piacenza.
Dagli anni Novanta è invitato con mostre antologiche nei musei di Aosta, Tour Fromage (1991); Ferrara, Palazzo dei Diamanti (1993); Treviso, Casa dei Carraresi (1997); Scicli, Palazzo Spadaro (1998); Mazara del Vallo, Palazzo del Seminario (2002); Roma, Complesso del Vittoriano (2004); Arezzo, Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea (2004).
Hanno scritto di lui: D. Micacchi, B. Caruso, L. Sciascia, M. Venturoli, L. Barbera, R. Civello, V. Sgarbi, Janus, G. Soavi, A. Tabucchi, D. Guzzi, M. Vallora, F. De Santi, M. Fagiolo Dell’Arco, C. Vivaldi, G. Giuffrè, M. Onofri, M. Goldin, , M. Di Capua, G. Bonanno, G. Quatriglio, N. De Vita, A. Cusumano, L. Mattarella, A. Gerbino, G. Giordano, M. T. Benedetti, G. Simongini, C. Strinati, P. Nifosì, G. Traina, S. Troisi, , M. A. Spadaro, A. M. Ruta, F. Matitti, S. Ferlito, R. Gramiccia, S. Grasso, E. Krumm, M. Corgnati, F. Castelli Gattinara, D. Trombadori, G. Faccenda, G. Antonucci, A. Romani Brizzi e molti altri.
Fra le rassegne più significative: Sesta Triennale dell’Incisione, Milano (1990); Tredicesima Quadriennale d’Arte, Roma (1999); Leonardo Sciascia e la bella pittura, Racalmuto (1999), Palermo (2000); Ottava Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea, Il Cairo (2001); Novecento Siciliano, Minsk (2003), Mosca (2003), Barcellona (2004), Palermo (2004); Da De Chirico a Ferroni, San Sepolcro (2004).
Significative le presenze all’estero in gallerie e musei: Basilea, Parigi, Colonia, Utrecht, il Cairo, Alessandria d’Egitto.
La mostra, realizzata con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Palermo, a cura di Aldo Gerbino, presenta una selezione di quarantacinque opere particolarmente significative dal 1989 al 2005. Il catalogo, casa editrice Eidos, si apre con il testo critico di Aldo Gerbino; segue una selezione di saggi e frammenti di scrittura che si snodano fra le opere in sintonia con esse e accompagnano il fruitore nella comprensione dello sviluppo della ricerca artistica di Modica:V. Sgarbi, B. Caruso, G. Modica, M. Fagiolo Dell’Arco, G. Soavi, M. Goldin, M. Onofri, I. Calvino, L. Sciascia, C. Strinati, G. Faccenda.
Giuseppe Modica nasce a Mazara del Vallo nel 1953; studia a Firenze, dal 1973 al 1978, dove frequenta la facoltà di Architettura e l’Accademia di Belle Arti. Dal 1987 vive e lavora a Roma.
Modica coniuga la classicità e la “misura” della grande tradizione con le inquietudini dell’avanguardia e della ricerca contemporanea. Lungi dalla riproposizione e ripetizione acritica della “classicità”, la pittura di Modica si pone in continuità con la tradizione che è memoria storica. Ma tale continuità è possibile a patto che venga reinventata dall’interno, con vivo senso dell’avventura, della ricerca e della sperimentazione. La classicità di Modica va vista dunque alla luce di un’incessante tensione e inquietudine dello sguardo, alla costante ricerca di ciò che va oltre la prevedibilità del vedere.
Pittore di rarefatta essenzialità, si è conquistato, come sottolinea Maurizio Fagiolo Dell’Arco, “ un suo circoscritto ma preciso luogo nella cultura pittorica contemporanea: un pittore…di nicchia”. La luce, il tempo, la memoria e la sua rievocazione immaginaria sono componenti fondamentali della sua complessa ricerca pittorica che confluisce in una sintesi espressiva di rara sospensione. Le opere di Modica, risultato di una lunga elaborazione e sedimentazione, sono nella produzione di un anno veramente poche; a tale parsimonia corrisponde una qualità formale ed espressiva altissima che coniuga sentimento emozionale e rigore dell’intelletto.
Emerge negli anni Ottanta con mostre personali in prestigiose gallerie di Firenze, Palermo, Roma, Milano, Torino, Genova, Brescia, Brindisi, Trieste, Messina, Bologna, Piacenza.
Dagli anni Novanta è invitato con mostre antologiche nei musei di Aosta, Tour Fromage (1991); Ferrara, Palazzo dei Diamanti (1993); Treviso, Casa dei Carraresi (1997); Scicli, Palazzo Spadaro (1998); Mazara del Vallo, Palazzo del Seminario (2002); Roma, Complesso del Vittoriano (2004); Arezzo, Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea (2004).
Hanno scritto di lui: D. Micacchi, B. Caruso, L. Sciascia, M. Venturoli, L. Barbera, R. Civello, V. Sgarbi, Janus, G. Soavi, A. Tabucchi, D. Guzzi, M. Vallora, F. De Santi, M. Fagiolo Dell’Arco, C. Vivaldi, G. Giuffrè, M. Onofri, M. Goldin, , M. Di Capua, G. Bonanno, G. Quatriglio, N. De Vita, A. Cusumano, L. Mattarella, A. Gerbino, G. Giordano, M. T. Benedetti, G. Simongini, C. Strinati, P. Nifosì, G. Traina, S. Troisi, , M. A. Spadaro, A. M. Ruta, F. Matitti, S. Ferlito, R. Gramiccia, S. Grasso, E. Krumm, M. Corgnati, F. Castelli Gattinara, D. Trombadori, G. Faccenda, G. Antonucci, A. Romani Brizzi e molti altri.
Fra le rassegne più significative: Sesta Triennale dell’Incisione, Milano (1990); Tredicesima Quadriennale d’Arte, Roma (1999); Leonardo Sciascia e la bella pittura, Racalmuto (1999), Palermo (2000); Ottava Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea, Il Cairo (2001); Novecento Siciliano, Minsk (2003), Mosca (2003), Barcellona (2004), Palermo (2004); Da De Chirico a Ferroni, San Sepolcro (2004).
Significative le presenze all’estero in gallerie e musei: Basilea, Parigi, Colonia, Utrecht, il Cairo, Alessandria d’Egitto.
06
maggio 2005
Giuseppe Modica – L’enigma del tempo e l’alchimia della luce
Dal 06 maggio al 05 giugno 2005
arte contemporanea
Location
LOGGIATO DI SAN BARTOLOMEO
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 25, (Palermo)
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 25, (Palermo)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30
La domenica dalle 10.00 alle 13
Autore
Curatore




