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Andrea Sala – Mairea
Sala crea oggetti e installazioni scomponendo e reinterpretando progetti di architettura o design, depurandoli da tutto ciò che conduce alla loro funzione
Comunicato stampa
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Nella Project Room presentiamo il giovane artista italiano Andrea Sala.
Sala crea oggetti e installazioni scomponendo e reinterpretando progetti di architettura o design, depurandoli da tutto ciò che conduce alla loro funzione. La forma che ne deriva, sottoposta dall’artista ad una variazione di scala e volume, viene in seguito rimodellata con materiali comunemente usati per realizzare prototipi e plastici architettonici, come legno, il pvc pressato, plaster o polvere di marmo. L’oggetto ottenuto da questo processo di sublimazione è pronto a suggerire nuove e inaspettate possibilità di dialogo con lo spazio.
Il progetto ideato da Sala per la galleria si intitola Mairea ed è dedicato alla poetica di Alvar Aalto. L’intervento reinterpreta e trasforma sottilmente lo spazio espositivo e gli uffici della galleria ed è al contempo una riflessione sull’estetica dell’architetto finlandese, la sua passione per il piano ondulato e le sue possibili fonti d’ispirazione, dai laghi della Finlandia alla sezione di un albero. In alcuni disegni, Sala sviluppa il profilo del vaso Savoy con la stessa libertà con cui, di fronte ad un paesaggio, si disegna con immediatezza un particolare profilo montuoso.
Nel 2004 Andrea Sala ha presentato una grande installazione alla IX Biennale di Architettura di Venezia, in cui ha ricoperto il soffitto di uno spazio del Padiglione Italia di bianche forme organiche irregolari e luminose. Il punto di partenza in questo caso era dato dall’allestimento dei fratelli Castiglioni per la X Triennale del 1954, composto da 21 lampade in tessuto di forma circolare. Concentrandosi sull’aspetto luminoso dell’intervento e trasformando le forme regolari in forme irregolari, Sala ha creato una sorta di paesaggio luminoso diverso dall’originale di cinquant’anni fa.
Alla mostra “Exit” curata da Bonami alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, Sala ha presentato un modello della Villa Savoye di Le Corbusier in scala 1:17 trasformato in libreria in legno di betulla. Cambia così la funzione senza perdere la qualità dello spazio architettonico dell’oggetto e riutilizza concretamente il concetto di modulo alla base della produzione di Le Corbusier.
Andrea Sala è nato a Como nel 1976. Vive e lavora a Mariano Comense.
Principale mostre colletive: 2004: Notizie dall’interno, IX Biennale di Architettura, Venezia; 2003: (F)art in dreams, Centro Culturale la Rada, Locarno; Ratio, Galleria Comunale, Monfalcone (Go); Fragments d’un discours italien, Mamco, Ginevra; Prototipi 02, Fondazione Olivetti, Roma; 2002: Exit, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; 2001: Almost famous, Castel San Pietro (Bo); 2000: Emporio, Via Farini, Milano; Junge Kunst aus Italien, Documenta Halle, Kassel; Mind the Gap, Akademie Galerie, Monaco.
Sala crea oggetti e installazioni scomponendo e reinterpretando progetti di architettura o design, depurandoli da tutto ciò che conduce alla loro funzione. La forma che ne deriva, sottoposta dall’artista ad una variazione di scala e volume, viene in seguito rimodellata con materiali comunemente usati per realizzare prototipi e plastici architettonici, come legno, il pvc pressato, plaster o polvere di marmo. L’oggetto ottenuto da questo processo di sublimazione è pronto a suggerire nuove e inaspettate possibilità di dialogo con lo spazio.
Il progetto ideato da Sala per la galleria si intitola Mairea ed è dedicato alla poetica di Alvar Aalto. L’intervento reinterpreta e trasforma sottilmente lo spazio espositivo e gli uffici della galleria ed è al contempo una riflessione sull’estetica dell’architetto finlandese, la sua passione per il piano ondulato e le sue possibili fonti d’ispirazione, dai laghi della Finlandia alla sezione di un albero. In alcuni disegni, Sala sviluppa il profilo del vaso Savoy con la stessa libertà con cui, di fronte ad un paesaggio, si disegna con immediatezza un particolare profilo montuoso.
Nel 2004 Andrea Sala ha presentato una grande installazione alla IX Biennale di Architettura di Venezia, in cui ha ricoperto il soffitto di uno spazio del Padiglione Italia di bianche forme organiche irregolari e luminose. Il punto di partenza in questo caso era dato dall’allestimento dei fratelli Castiglioni per la X Triennale del 1954, composto da 21 lampade in tessuto di forma circolare. Concentrandosi sull’aspetto luminoso dell’intervento e trasformando le forme regolari in forme irregolari, Sala ha creato una sorta di paesaggio luminoso diverso dall’originale di cinquant’anni fa.
Alla mostra “Exit” curata da Bonami alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, Sala ha presentato un modello della Villa Savoye di Le Corbusier in scala 1:17 trasformato in libreria in legno di betulla. Cambia così la funzione senza perdere la qualità dello spazio architettonico dell’oggetto e riutilizza concretamente il concetto di modulo alla base della produzione di Le Corbusier.
Andrea Sala è nato a Como nel 1976. Vive e lavora a Mariano Comense.
Principale mostre colletive: 2004: Notizie dall’interno, IX Biennale di Architettura, Venezia; 2003: (F)art in dreams, Centro Culturale la Rada, Locarno; Ratio, Galleria Comunale, Monfalcone (Go); Fragments d’un discours italien, Mamco, Ginevra; Prototipi 02, Fondazione Olivetti, Roma; 2002: Exit, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; 2001: Almost famous, Castel San Pietro (Bo); 2000: Emporio, Via Farini, Milano; Junge Kunst aus Italien, Documenta Halle, Kassel; Mind the Gap, Akademie Galerie, Monaco.
25
maggio 2005
Andrea Sala – Mairea
Dal 25 maggio al 24 settembre 2005
giovane arte
Location
GALLERIA MONICA DE CARDENAS
Milano, Via Francesco Viganò, 4, (Milano)
Milano, Via Francesco Viganò, 4, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-19
Vernissage
25 Maggio 2005, ore 19
Autore



