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Alberto Spadolini – Bolero-Spadò
In anteprima assoluta sono esposti al pubblico oltre 200 reperti relativi ad Alberto Spadolini (Ancona 1907 – Parigi 1972): quadri, fotografie, sculture, depliant degli spettacoli di danza e delle esposizioni di pittura e filmati dell’epoca
Comunicato stampa
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BOLERO-SPADO’ :
IL CINEMA, LA DANZA, LA MUSICA, LA PITTURA
NELLA PARIGI DEGLI ANNI ‘30
Anni fa il prof. Marco Travaglini, docente presso l’Istituto Statale d’Arte “F.Fellini” di Riccione, ha rinvenuto in una soffitta uno scatolone contenente quelle che sembrano delle vecchie cartacce. Al suo interno egli scopre l’archivio di Alberto Spadolini (Ancona 1907 – Parigi 1972), un tesoro composto da centinaia di articoli provenienti da tutto il mondo, documenti, depliant, manifesti e una straordinaria raccolta fotografica sulla danza degli anni ’30.
Un po’ alla volta si ricompone la storia di un apprendista scenografo del Teatro degli Indipendenti di Roma che alla fine degli anni ’20 emigra a Parigi. Qui Spadolini lavora come decoratore nell’atelier di Paul Colin; pochi mesi dopo diventa misteriosamente danzatore con Mistinguett e Joséphine Baker (con cui sembra abbia avuto una tempestosa relazione); è coreografo amato da Cécile Sorel, da Paul Valery, da Maurice Ravel (dopo averlo diretto nel “Bolero” Ravel dichiara che la coreografia di Spadolini è in perfetta armonia con la sua musica); è attore con Charles Boyer, Jean Gabin, Jean Marais, e protagonista di un documentario sulla danza (commento e costumi di Jean Cocteau); regista di una serie di cortometraggi sulla danza con il jazzista Jango Reinhart; adattatore di dialoghi per sir Alexander Korda (il film “I racconti di Hoffman”, a cui collabora, vince il premio per la Miglior Produzione al Festival di Cannes del 1951); negli anni ’40 è cantante ed incide un disco; scultore capace di dare un’anima alle sue opere; restauratore di ville, castelli e discoteche fra cui quella del Grand Hotel di Rimini; per tutta la vita pittore geniale apprezzato da Jean Cocteau, da Max Jacob, da Anton Giulio Bragaglia…
Oggi Spadolini è ricordato solo all’estero. Nei cataloghi d’arte svedesi è considerato un pittore scandinavo, mentre a Parigi, insignito della Croce di Commendatore nel 1955, è annoverato fra gli artisti francesi.
Il prof. Travaglini ha rintracciato e catalogato una quarantina di quadri, cinquanta fotografie e manifesti di grandi fotografi degli anni ’30, sculture, documenti, depliant degli spettacoli di danza e delle esposizioni di pittura.
Nell’archivio sono stati ritrovati anche alcuni reperti relativi ad un carissimo amico di Spadolini, il principe Felix Yussupov, l’uomo che uccise Rasputin.
La Rassegna “Bolero-Spadò” si svolgerà dal 7 al 29 maggio a Riccione presso il Castello degli Agolanti, a dicembre a Fermo presso il Museo Comunale Villa Conti Vitali, e nel 2006 ad Ancona, presso la Mole Vanvitelliana.
La manifestazione ha avuto il patrocinio dell’Ambasciata di Francia, dell’Ambasciata di Svezia, ed i complimenti dell’Ambasciatore d’Italia in Svezia conte Gigliucci.
Inaspettata è giunta proprio in questi giorni una medaglia inviata dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
IL CINEMA, LA DANZA, LA MUSICA, LA PITTURA
NELLA PARIGI DEGLI ANNI ‘30
Anni fa il prof. Marco Travaglini, docente presso l’Istituto Statale d’Arte “F.Fellini” di Riccione, ha rinvenuto in una soffitta uno scatolone contenente quelle che sembrano delle vecchie cartacce. Al suo interno egli scopre l’archivio di Alberto Spadolini (Ancona 1907 – Parigi 1972), un tesoro composto da centinaia di articoli provenienti da tutto il mondo, documenti, depliant, manifesti e una straordinaria raccolta fotografica sulla danza degli anni ’30.
Un po’ alla volta si ricompone la storia di un apprendista scenografo del Teatro degli Indipendenti di Roma che alla fine degli anni ’20 emigra a Parigi. Qui Spadolini lavora come decoratore nell’atelier di Paul Colin; pochi mesi dopo diventa misteriosamente danzatore con Mistinguett e Joséphine Baker (con cui sembra abbia avuto una tempestosa relazione); è coreografo amato da Cécile Sorel, da Paul Valery, da Maurice Ravel (dopo averlo diretto nel “Bolero” Ravel dichiara che la coreografia di Spadolini è in perfetta armonia con la sua musica); è attore con Charles Boyer, Jean Gabin, Jean Marais, e protagonista di un documentario sulla danza (commento e costumi di Jean Cocteau); regista di una serie di cortometraggi sulla danza con il jazzista Jango Reinhart; adattatore di dialoghi per sir Alexander Korda (il film “I racconti di Hoffman”, a cui collabora, vince il premio per la Miglior Produzione al Festival di Cannes del 1951); negli anni ’40 è cantante ed incide un disco; scultore capace di dare un’anima alle sue opere; restauratore di ville, castelli e discoteche fra cui quella del Grand Hotel di Rimini; per tutta la vita pittore geniale apprezzato da Jean Cocteau, da Max Jacob, da Anton Giulio Bragaglia…
Oggi Spadolini è ricordato solo all’estero. Nei cataloghi d’arte svedesi è considerato un pittore scandinavo, mentre a Parigi, insignito della Croce di Commendatore nel 1955, è annoverato fra gli artisti francesi.
Il prof. Travaglini ha rintracciato e catalogato una quarantina di quadri, cinquanta fotografie e manifesti di grandi fotografi degli anni ’30, sculture, documenti, depliant degli spettacoli di danza e delle esposizioni di pittura.
Nell’archivio sono stati ritrovati anche alcuni reperti relativi ad un carissimo amico di Spadolini, il principe Felix Yussupov, l’uomo che uccise Rasputin.
La Rassegna “Bolero-Spadò” si svolgerà dal 7 al 29 maggio a Riccione presso il Castello degli Agolanti, a dicembre a Fermo presso il Museo Comunale Villa Conti Vitali, e nel 2006 ad Ancona, presso la Mole Vanvitelliana.
La manifestazione ha avuto il patrocinio dell’Ambasciata di Francia, dell’Ambasciata di Svezia, ed i complimenti dell’Ambasciatore d’Italia in Svezia conte Gigliucci.
Inaspettata è giunta proprio in questi giorni una medaglia inviata dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
07
maggio 2005
Alberto Spadolini – Bolero-Spadò
Dal 07 al 29 maggio 2005
arte contemporanea
Location
CASTELLO DEGLI AGOLANTI
Riccione, Via Caprera, 27, (Rimini)
Riccione, Via Caprera, 27, (Rimini)
Vernissage
7 Maggio 2005, ore 18
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