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Mario Schifano – Screening
in mostra opere che ne ripercorrono l’iter artistico, dagli inizi fino alla fine degli anni Novanta
Comunicato stampa
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Dopo la recente mostra Tano Festa: citazioni da Michelangelo a Bacon, gli spazi espositivi di Palazzo Pisani ospitano una selezione di opere di Mario Schifano, artista di fama internazionale, uno dei componenti più in vista della famosa Scuola di Piazza del Popolo, affermatosi all’indomani della seconda guerra mondiale e di valore fondamentale nel movimento artistico italiano.
Screening, ovvero “schermo” e “selezione” sono i cardini della ricerca di Schifano; in mostra opere che ne ripercorrono l’iter artistico, dagli inizi fino alla fine degli anni Novanta: Monocromi, Esso, Coca Cola, Paesaggi anemici, Paesaggi TV, Futurismo rivisitato, Omaggi, Alberi, Palme, Finestre, Orti botanici, Case sole, Cuori e stelle, Gigli d’acqua, Campi di grano, Vulcani, Biciclette, Cavalli, Musa ausiliaria, oltre a una selezione di opere su carta e interventi su fotocolor.
Scrive Zanchetta in catalogo: «[...] Se Georg Simmel sosteneva che il pittore vive per vedere, mentre solitamente si vede per vivere, per Descartes ogni atto della visione è un giudizio intellettuale del soggetto pensante. Schifano tralascia quindi la cecità del mondo noumenico per il sentir vivere, meglio: il veder vivere. Sottrae elementi, rifonda la visione calamitandola nell’Io, concorda che “il vedere implica l’essere”. [...] Si mantiene in superficie, in apatica adorazione dell’immagine-cosa; replica, duplica e moltiplica il reale, ne coglie elementi isolati, li decontestualizza e cristallizza con il suo modus pingendi. Accumula soggetti, temi, cicli di lavoro, ricostruendo passo passo il mondo. Tenta cioè di incastrare i tasselli di un mosaico interminabile: il mondo. [...] Tiene in grande considerazione ogni cosa, celebra ed esalta l’esistere con la poesia del pennello. Cerca di trattenere il fuggevole, di dominare (con sentimento più che con ragione) il mare magnum dell’informazione. Nell’estenuante conflitto con il “tutto” giunge all’espansione-esplosione delle immagini prodotte dalla civiltà e dai mezzi di comunicazione di massa [...]».
Screening, ovvero “schermo” e “selezione” sono i cardini della ricerca di Schifano; in mostra opere che ne ripercorrono l’iter artistico, dagli inizi fino alla fine degli anni Novanta: Monocromi, Esso, Coca Cola, Paesaggi anemici, Paesaggi TV, Futurismo rivisitato, Omaggi, Alberi, Palme, Finestre, Orti botanici, Case sole, Cuori e stelle, Gigli d’acqua, Campi di grano, Vulcani, Biciclette, Cavalli, Musa ausiliaria, oltre a una selezione di opere su carta e interventi su fotocolor.
Scrive Zanchetta in catalogo: «[...] Se Georg Simmel sosteneva che il pittore vive per vedere, mentre solitamente si vede per vivere, per Descartes ogni atto della visione è un giudizio intellettuale del soggetto pensante. Schifano tralascia quindi la cecità del mondo noumenico per il sentir vivere, meglio: il veder vivere. Sottrae elementi, rifonda la visione calamitandola nell’Io, concorda che “il vedere implica l’essere”. [...] Si mantiene in superficie, in apatica adorazione dell’immagine-cosa; replica, duplica e moltiplica il reale, ne coglie elementi isolati, li decontestualizza e cristallizza con il suo modus pingendi. Accumula soggetti, temi, cicli di lavoro, ricostruendo passo passo il mondo. Tenta cioè di incastrare i tasselli di un mosaico interminabile: il mondo. [...] Tiene in grande considerazione ogni cosa, celebra ed esalta l’esistere con la poesia del pennello. Cerca di trattenere il fuggevole, di dominare (con sentimento più che con ragione) il mare magnum dell’informazione. Nell’estenuante conflitto con il “tutto” giunge all’espansione-esplosione delle immagini prodotte dalla civiltà e dai mezzi di comunicazione di massa [...]».
15
maggio 2005
Mario Schifano – Screening
Dal 15 al 29 maggio 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO PISANI
Lonigo, Via Giuseppe Garibaldi, (Vicenza)
Lonigo, Via Giuseppe Garibaldi, (Vicenza)
Orario di apertura
10.00 / 12.00 – 15.30 / 19.30
Vernissage
15 Maggio 2005, ore 11
Autore
Curatore



