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Ana Grasset
Grandi tele esprimono attraverso un iperrealismo estremo la vita comune, le strade innevate, i pranzi e le barche di pescatori, linee di confine impercettibili, spazi aperti e infiniti, o dettagli preziosi, spiati, raccontati a bassa voce
Comunicato stampa
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Ana ha un modo semplice e romantico di rappresentare la realtà, un modo che rende tutta l’ambiente più opaco, più morbido, come se il mondo fosse visto attraverso una lacrima di commozione, di speranza…
“Azul” è un’opera sequenziale, ma il tempo è una dimensione personale, a volte impercettibile, a volte denso e precario, Ana ce lo descrive con semplicità atmosferica, con animosità che dà all’acqua ed al cielo uno spessore unitario, quasi indescrivibile.
Per poi passare ad un’altra opera, a mio parere dolcissima, “Luisete” tecnica mista, espressone di tranquillità, dolcezza e stupore di questo piccolo che gioca assorto nei suoi pensieri, l’artista si espone in tutta tranquillità in queste opere in tutta la sua bravura, non accademica come la sua formazione, ma sentimentale, libera, emozionale.
Ana Grasset è una giovane artista spagnola, che ha deciso che oltre all’Erasmus in Italia, a Venezia, voleva farsi un po’ assorbire dalla lagunare atmosfera, e quindi frequenta qui il Dottorato all’Accademia di Belle Arti, ha alle spalle un ampio curriculum di mostre, concorsi ed esposizioni d’arte.
Il suo tocco pittorico si fa ricordare, rimane incancellabile negli occhi e nel cuore, la dolcezza rimane impressa, conficcata nel cuore, il colore, sempre tracciato sapientemente, come nella miglior tradizione impressionista, lascia quell’alone di meraviglia, di attimi trasognanti, una specie di visione traslucida.
Grandi tele esprimono attraverso un iperrealismo estremo la vita comune, le strade innevate, i pranzi e le barche di pescatori, linee di confine impercettibili, spazi aperti e infiniti, o dettagli preziosi, spiati, raccontati a bassa voce….come le vecchie storie, sussurrate alle orecchie…chi lo sa forse al piccolo Luisete…
“Azul” è un’opera sequenziale, ma il tempo è una dimensione personale, a volte impercettibile, a volte denso e precario, Ana ce lo descrive con semplicità atmosferica, con animosità che dà all’acqua ed al cielo uno spessore unitario, quasi indescrivibile.
Per poi passare ad un’altra opera, a mio parere dolcissima, “Luisete” tecnica mista, espressone di tranquillità, dolcezza e stupore di questo piccolo che gioca assorto nei suoi pensieri, l’artista si espone in tutta tranquillità in queste opere in tutta la sua bravura, non accademica come la sua formazione, ma sentimentale, libera, emozionale.
Ana Grasset è una giovane artista spagnola, che ha deciso che oltre all’Erasmus in Italia, a Venezia, voleva farsi un po’ assorbire dalla lagunare atmosfera, e quindi frequenta qui il Dottorato all’Accademia di Belle Arti, ha alle spalle un ampio curriculum di mostre, concorsi ed esposizioni d’arte.
Il suo tocco pittorico si fa ricordare, rimane incancellabile negli occhi e nel cuore, la dolcezza rimane impressa, conficcata nel cuore, il colore, sempre tracciato sapientemente, come nella miglior tradizione impressionista, lascia quell’alone di meraviglia, di attimi trasognanti, una specie di visione traslucida.
Grandi tele esprimono attraverso un iperrealismo estremo la vita comune, le strade innevate, i pranzi e le barche di pescatori, linee di confine impercettibili, spazi aperti e infiniti, o dettagli preziosi, spiati, raccontati a bassa voce….come le vecchie storie, sussurrate alle orecchie…chi lo sa forse al piccolo Luisete…
07
maggio 2005
Ana Grasset
Dal 07 maggio al 03 giugno 2005
arte contemporanea
Location
ANTICA OSTARIA RUGA RIALTO
Venezia, San Polo, 692, (Venezia)
Venezia, San Polo, 692, (Venezia)
Orario di apertura
11-13 e 16-02
Vernissage
7 Maggio 2005, ore 19
Autore
Curatore



