Il 28 aprile in Corso Cavallotti 11 per una Novara inconsuetamente orientale nelle sale dello Spazio NAC si alzerà il Sol Levante, protagoniste le artiste Yuki Nakamura e Miyuki Yokomizo.

Il lavoro di Yuki si concentra sul dato forma, in “Vanishing” crea solidi organici in ceramica che indagano i sottili rapporti fra gli oggetti e la luce che li colora. Le sue creazioni si relazionano con l’illuminazione creata appositamente catturandola, respingendola, lasciando ombre-tracce della propria intrinseca fisicità. Mentre in “Vanishing” le strutture di Yuki comunicano con la luce in una sorta di dialogo introspettivo nella seconda opera si relazionano con Novara.
“Cardo – Decumano” è infatti la rappresentazione spazio-tridimensionale del nucleo dell’abitato. Partendo dal rilievo cartografico Yuki modella volumi in corrispondenza degli isolati del centro della città. Una riflessione dunque etnografico-antropologica che sviscera i comportamenti dell’evoluzione urbana evidenziandone interrelazioni e discordanze. Fondamentale per Yuki è l’uso dei materiali, cresciuta in una paese soffocato da prodotti sintetizzati il suo percorso artistico è sempre teso a riscoprire le qualità fisiche dei materiali naturali e delle reazioni che questi hanno agli stimoli esterni.

L’attività di Miyuki è invece concentrata sulla luce. In “Runway”, installazione effimera che per una notte illuminerà Novara e poi sarà documentata allo spazio NAC, Miyuki riprodurrà una pista di atterraggio in una via del centro cittadino. Opera di un’artista in perenne nomadismo, “Run way” ricrea l’atmosfera e le sensazioni di un luogo, l’aeroporto, di perenne passaggio, dove anime in continuo arrivo e partenza intersecano le loro esperienze.
Nell’altra opera “Rain”, letteralmente e fisicamente un cubo di perle in materiali sintetici, viene ricreata l’esperienza di una frammento istantaneo di pioggia, temporalmente bloccato e sospeso in una dimensione che sa di estasi onirica in cui luci e trasparenze vengono distorte e convogliate verso l’occhio dello spettatore.