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Gli uccisori del chiaro di luna
cantata non intonata per F.T. Marinetti e V. Majakovskij – studio #1
Comunicato stampa
Segnala l'evento
GLI UCCISORI DEL CHIARO DI LUNA
cantata non intonata per F.T. Marinetti e V. Majakovskij - studio #1
liberamente tratto da diverse opere di
F.T. Marinetti e V. Majakovskij
con Valentina Cannizzaro e Francesca La Scala
e Natale Romolo e Daniele Timpano
musiche originali dal vivo di
Natale Romolo (clarinetto)
disegno luci di
Marco Fumarola
registrazioni effettuate presso il
Nowhere Studio di Simone De Filippis
missaggio di
Marzio Venuti Mazzi
organizzazione di
Maria Rita Parisi
drammaturgia e regia di
Daniele Timpano
una produzione di
amnesiA vivacE
info 338.7674196 - 347.0069645
Liberamente tratto da diverse opere di F. T. Marinetti e V. Majakovskij, Gli uccisori del chiaro di luna è una cantata a quattro voci (un attore, due attrici, un musicista) dedicata al Futurismo e ai futuristi ed all’Italia e agli italiani: una cantata dove non si canta perché non c’è più niente da cantare.
Spunto di partenza del lavoro è il riconoscimento di una condizione comune di marginalità, tanto del movimento futurista, quanto del teatro di cento anni dopo, specie quello di ricerca, quello precario ed "abusivo" dei tanti gruppi autoprodotti. I primi, di là dalla sempre roboante propaganda marinettiana sui continui successi del movimento, hanno dovuto fare i conti con la propria marginalità in una Italia che non li voleva. Per i secondi, si tratta di una marginalità che corrisponde ad una più generale esclusione delle nuove generazioni in seno alla società italiana. Gli Uccisori del chiaro di luna è dunque anche un lavoro sulla precarietà, uno spettacolo che per il tramite del futurismo parla della nostra debolezza.
Nel tentativo di capire perché il futurismo non aveva futuro.
Gli uccisori del chiaro di luna - spunti letterario per uno spettacolo
V. Majakovskij
- La nuvola in calzoni
- Splendide assurdità
- La rivoluzione, una cronaca poetica
- Troppo presto per cantar vittoria
- A quell'altra parte
- La straordinaria avventura vissuta da Vladimir Majakovskij d'estate in villa
- Io stesso
- Ordinanza n.2 all'armata delle arti
- Primo maggio
- Amo
F. T. Marinetti
- Zang Tumb tumb
- Scatole d'amore in conserva
- 8 anime in 1 bomba
- Mafarka il futurista
- Poesie a Beny
- Manifesto del partito futurista
E. Settimelli
- Inchiesta sulla vita italiana
L. Altomare
- Incontri con Marinetti e il futurismo
Un ringraziamento particolare a Costantino Belmonte e Victoria Fonari e Simona Mastrantonio
cantata non intonata per F.T. Marinetti e V. Majakovskij - studio #1
liberamente tratto da diverse opere di
F.T. Marinetti e V. Majakovskij
con Valentina Cannizzaro e Francesca La Scala
e Natale Romolo e Daniele Timpano
musiche originali dal vivo di
Natale Romolo (clarinetto)
disegno luci di
Marco Fumarola
registrazioni effettuate presso il
Nowhere Studio di Simone De Filippis
missaggio di
Marzio Venuti Mazzi
organizzazione di
Maria Rita Parisi
drammaturgia e regia di
Daniele Timpano
una produzione di
amnesiA vivacE
info 338.7674196 - 347.0069645
Liberamente tratto da diverse opere di F. T. Marinetti e V. Majakovskij, Gli uccisori del chiaro di luna è una cantata a quattro voci (un attore, due attrici, un musicista) dedicata al Futurismo e ai futuristi ed all’Italia e agli italiani: una cantata dove non si canta perché non c’è più niente da cantare.
Spunto di partenza del lavoro è il riconoscimento di una condizione comune di marginalità, tanto del movimento futurista, quanto del teatro di cento anni dopo, specie quello di ricerca, quello precario ed "abusivo" dei tanti gruppi autoprodotti. I primi, di là dalla sempre roboante propaganda marinettiana sui continui successi del movimento, hanno dovuto fare i conti con la propria marginalità in una Italia che non li voleva. Per i secondi, si tratta di una marginalità che corrisponde ad una più generale esclusione delle nuove generazioni in seno alla società italiana. Gli Uccisori del chiaro di luna è dunque anche un lavoro sulla precarietà, uno spettacolo che per il tramite del futurismo parla della nostra debolezza.
Nel tentativo di capire perché il futurismo non aveva futuro.
Gli uccisori del chiaro di luna - spunti letterario per uno spettacolo
V. Majakovskij
- La nuvola in calzoni
- Splendide assurdità
- La rivoluzione, una cronaca poetica
- Troppo presto per cantar vittoria
- A quell'altra parte
- La straordinaria avventura vissuta da Vladimir Majakovskij d'estate in villa
- Io stesso
- Ordinanza n.2 all'armata delle arti
- Primo maggio
- Amo
F. T. Marinetti
- Zang Tumb tumb
- Scatole d'amore in conserva
- 8 anime in 1 bomba
- Mafarka il futurista
- Poesie a Beny
- Manifesto del partito futurista
E. Settimelli
- Inchiesta sulla vita italiana
L. Altomare
- Incontri con Marinetti e il futurismo
Un ringraziamento particolare a Costantino Belmonte e Victoria Fonari e Simona Mastrantonio
14
aprile 2005
Gli uccisori del chiaro di luna
Dal 14 al 17 aprile 2005
serata - evento
Location
RIALTOSANTAMBROGIO
Roma, Via Di Sant'ambrogio, 4, (Roma)
Roma, Via Di Sant'ambrogio, 4, (Roma)
Vernissage
14 Aprile 2005, ore 21



