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Elio Marchegiani – Ventuno grammi. Le grammature dell’anima
Nei primi anni ‘70 é a Milano e con le “Grammature di colore” su intonaco e lavagna, presentate anche in questa occasione, Marchegiani si propone di elaborare una sintesi astratto-geometrica dell’affresco italiano
Comunicato stampa
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Alla presenza dell’Assessore alla Cultura Dott.ssa Daniela Pampaloni e del critico Riccardo Ferrucci, si inaugura lo spazio, con una personalità artistica d’eccezione: il Maestro Elio Marchegiani.
Marchegiani nasce a Siracusa nel 1929; si trasferisce con la famiglia a Livorno nel 1934, dove ancora giovanissimo inizia a muovere i primi passi nella pittura, da autodidatta. Intorno alla metà degli anni ‘50, realizza opere informali con l’ausilio di smalti, tempere, ori e argenti. La sua prima personale è alla Galleria Giraldi di Livorno nel 1958. Negli anni successivi si infittiscono le occasioni espositive in Italia e all’estero. Nei primi anni ’60 le esperienze informali lasciano posto a una ricerca compositiva fondata sulle tecniche del collage e successivamente del ready–made, che conduce l’artista alla realizzazione delle prime opere oggettuali. Trasferitosi a Roma a metà degli anni ’60, approfondisce il rapporto luce-forma-colore. L’incontro con matematici e scienziati lo porta al concetto di tecnologia come poesia, dove la materia sarà totalmente strumentalizzata all’Idea. Nei primi anni ‘70 é a Milano e con le “Grammature di colore” su intonaco e lavagna, presentate anche in questa occasione, Marchegiani si propone di elaborare una sintesi astratto-geometrica dell’affresco italiano: l’intonaco rimarrà sempre la materia privilegiata dall’artista in tutta la sua ricerca. Partecipa varie volte alla Biennale di Venezia, ottiene numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero accompagnato, nel suo “fare per far pensare” dagli scritti della migliore critica italiana. Marchegiani è stato docente della Cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino per oltre un ventennio e l’ha diretta dal 1983 al 1988. Attualmente vive ed opera a Pianoro sui colli bolognesi.
PERSONALI in ITALIA
Livorno – Firenze – Milano – Roma – Bologna – Genova – Verona –Lecco – Pesaro – Bolzano – Bari – Verona – Venezia – Salò – Parma – Pescara – Falconara – Ferrara – Modena – Alessandria – Trieste – Salerno – Urbino – Bergamo – Reggio Emilia –Macerata- Mantova – Marsala – Sciacca Terme – Trapani – Capua –Conegliano Veneto-Bergamo.
HANNO SCRITTO DI LUI, TRA GLI ALTRI:
Giulio Carlo Argan, Vicente Aguilera Cerni, Umbro Apollonio, Eugenio Battisti, Massimo Bignardi, Alberto Boatto, Achille Bonito Oliva, Rossana Bossaglia, Palma Bucarelli, Sylvano Bussotti, Maurizio Calvesi, Luciano Caramel, Flavio Caroli, Toti Carpentieri, Germano Celant, Giorgio Celli, Claudio Cerritelli, Laura Cherubini, Vittoria Coen, Giorgio Cortenova, Bruno D’Amore, Robert Delevoy, Gian Alberto Dell’Acqua, Giorgio Di Genova, Gillo Dorfles, Maurizio Fagiolo Dell’Arco, Vittorio Fagone, Francesco Gallo, Armando Ginesi, Flaminio Guardoni, Udo Kultermann, Luigi Lambertini, Giuseppe Marchiori, Elverio Maurizi, Filiberto Menna, Italo Mussa, Michéle Moutashar, Lorella Pagnucco Salvemini, Daniela Palazzoli, Demetrio Paparoni, Roberto Pasini, Ludovico Pratesi, Carlo Arturo Quintavalle, Pierre Restany, Arnaldo Romani Brizzi, Franco Russoli, Leonardo Sinisgalli, Italo Tomassoni, Toni Toniato, Tommaso Trini, Sergio Troisi, Miklos Varga, Lea Vergine, Marisa Vescovo, Lara Vinca Masini, Francesco Vincitorio.
OPERE PRESENTI IN SPAZI PUBBLICI TRA I PIU’ SIGNIFICATIVI:
Museum di Bagheria, Museo di Bat Jam (Israele), GAM di Bologna, Museion di Bolzano, Galleria Civica di Erice e di Gallarate, Museo Civico di Gibellina, Museo Fattori, Livorno, Pinacoteca di Macerata e di Marsala, Museo del ‘900 di Monsummano Terme, Museo di Osaka e Tokio (Giappone), Galleria Nazionale di Parma, Museo Bargellini di Pieve di Cento, Museo del Parco a Portofino, GNAM di Roma, Centro Pio Manzù a Verrucchio, Galleria Civica di Torino.
Marchegiani nasce a Siracusa nel 1929; si trasferisce con la famiglia a Livorno nel 1934, dove ancora giovanissimo inizia a muovere i primi passi nella pittura, da autodidatta. Intorno alla metà degli anni ‘50, realizza opere informali con l’ausilio di smalti, tempere, ori e argenti. La sua prima personale è alla Galleria Giraldi di Livorno nel 1958. Negli anni successivi si infittiscono le occasioni espositive in Italia e all’estero. Nei primi anni ’60 le esperienze informali lasciano posto a una ricerca compositiva fondata sulle tecniche del collage e successivamente del ready–made, che conduce l’artista alla realizzazione delle prime opere oggettuali. Trasferitosi a Roma a metà degli anni ’60, approfondisce il rapporto luce-forma-colore. L’incontro con matematici e scienziati lo porta al concetto di tecnologia come poesia, dove la materia sarà totalmente strumentalizzata all’Idea. Nei primi anni ‘70 é a Milano e con le “Grammature di colore” su intonaco e lavagna, presentate anche in questa occasione, Marchegiani si propone di elaborare una sintesi astratto-geometrica dell’affresco italiano: l’intonaco rimarrà sempre la materia privilegiata dall’artista in tutta la sua ricerca. Partecipa varie volte alla Biennale di Venezia, ottiene numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero accompagnato, nel suo “fare per far pensare” dagli scritti della migliore critica italiana. Marchegiani è stato docente della Cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino per oltre un ventennio e l’ha diretta dal 1983 al 1988. Attualmente vive ed opera a Pianoro sui colli bolognesi.
PERSONALI in ITALIA
Livorno – Firenze – Milano – Roma – Bologna – Genova – Verona –Lecco – Pesaro – Bolzano – Bari – Verona – Venezia – Salò – Parma – Pescara – Falconara – Ferrara – Modena – Alessandria – Trieste – Salerno – Urbino – Bergamo – Reggio Emilia –Macerata- Mantova – Marsala – Sciacca Terme – Trapani – Capua –Conegliano Veneto-Bergamo.
HANNO SCRITTO DI LUI, TRA GLI ALTRI:
Giulio Carlo Argan, Vicente Aguilera Cerni, Umbro Apollonio, Eugenio Battisti, Massimo Bignardi, Alberto Boatto, Achille Bonito Oliva, Rossana Bossaglia, Palma Bucarelli, Sylvano Bussotti, Maurizio Calvesi, Luciano Caramel, Flavio Caroli, Toti Carpentieri, Germano Celant, Giorgio Celli, Claudio Cerritelli, Laura Cherubini, Vittoria Coen, Giorgio Cortenova, Bruno D’Amore, Robert Delevoy, Gian Alberto Dell’Acqua, Giorgio Di Genova, Gillo Dorfles, Maurizio Fagiolo Dell’Arco, Vittorio Fagone, Francesco Gallo, Armando Ginesi, Flaminio Guardoni, Udo Kultermann, Luigi Lambertini, Giuseppe Marchiori, Elverio Maurizi, Filiberto Menna, Italo Mussa, Michéle Moutashar, Lorella Pagnucco Salvemini, Daniela Palazzoli, Demetrio Paparoni, Roberto Pasini, Ludovico Pratesi, Carlo Arturo Quintavalle, Pierre Restany, Arnaldo Romani Brizzi, Franco Russoli, Leonardo Sinisgalli, Italo Tomassoni, Toni Toniato, Tommaso Trini, Sergio Troisi, Miklos Varga, Lea Vergine, Marisa Vescovo, Lara Vinca Masini, Francesco Vincitorio.
OPERE PRESENTI IN SPAZI PUBBLICI TRA I PIU’ SIGNIFICATIVI:
Museum di Bagheria, Museo di Bat Jam (Israele), GAM di Bologna, Museion di Bolzano, Galleria Civica di Erice e di Gallarate, Museo Civico di Gibellina, Museo Fattori, Livorno, Pinacoteca di Macerata e di Marsala, Museo del ‘900 di Monsummano Terme, Museo di Osaka e Tokio (Giappone), Galleria Nazionale di Parma, Museo Bargellini di Pieve di Cento, Museo del Parco a Portofino, GNAM di Roma, Centro Pio Manzù a Verrucchio, Galleria Civica di Torino.
09
aprile 2005
Elio Marchegiani – Ventuno grammi. Le grammature dell’anima
Dal 09 aprile al 28 maggio 2005
arte contemporanea
Location
FUORI LUOGO – MATITHYAH
Pontedera, Via Della Misericordia, 22, (Pisa)
Pontedera, Via Della Misericordia, 22, (Pisa)
Orario di apertura
10-12 e 17-19, sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
9 Aprile 2005, ore 17,30
Autore



