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Presentazione del volume di Fabio Benzi, “Eccentricità”
Ne parleranno con l’autore Benedetta Bini, Fabio Mauri, Claudio Strinati
Comunicato stampa
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Eccentricità
AUTORE: Fabio Benzi
EDITORE: Electa
COLLANA: Arte contemporanea
ANNO EDIZIONE: 2004
PAGINE: 190
ILLUSTRAZIONI: 100
PREZZO: € 40
Dalle origini dell’arte contemporanea alla Transavanguardia attraverso dieci saggi su altrettanti argomenti, dieci percorsi alternativi che cercano di “decentrare” il punto di vista acquisito e di scardinare i punti di riferimento tradizionali. Si è eccentrici rispetto a qualcosa che ha una posizione preminente, centrale. Ma chi ha posto la centralità come tale? Con che diritto e con che riflessione?
Alcuni saggi sono “eccentrici” per il contenuto, altri per la forma, altri per l’impostazione. Talvolta sono posizioni artistiche eccentriche rispetto a linee considerate dominanti nella storia dell’arte; talvolta sono grandi artisti riletti da prospettive inconsuete ma rivelatrici di contenuti che rimarrebbero altrimenti indistinti; oppure posizioni critiche che si allontanano dalla norma consolidata.
In ogni saggio prevale, pur non rimanendo esclusivo, un metodo interpretativo: estetico, tematico, semantico, filologico, iconologico, stilistico, storico, socio-culturale. Per ricordare che ogni opera d’arte si può – e si deve – leggere sotto infinite angolature, di cui ognuna suggerisce una verità speciale.
A che cosa serve tutta questa eccentricità? All’inizio di un secolo a rifare i conti con quanto è ormai distante, a smuovere concetti acquisiti e recuperare contesti dimenticati. Pur senza la pretesa di tracciare una storia nuova e organica dell’arte contemporanea, i saggi di Benzi propongono una lettura alternativa che riconsidera il ruolo dell’arte francese nella cultura europea tra fine Settecento e primo Novecento. In questa rinnovata prospettiva “policentrica” l’arte francese, perdendo la sua posizione centrale, viene indagata come episodio di storia della critica e parte dialettica di un dibattito più articolato.
Da Walpole e Piranesi come fondatori della contemporaneità ai Preraffaeliti in Italia, dal terremoto materico di Seurat, Van Gogh e Marées alla nascita del monumentalismo nell’arte moderna, da Balla e de Chirico alla Scuola Romana, da Balthus alle correnti impressioniste novecentesche, fino all’Anacronismo e alla Transavanguardia.
Fabio Benzi offre un panorama eterogeneo e originale, fondato su uno sguardo privo di pregiudizi e luoghi comuni.
Fabio Benzi è professore di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti e direttore artistico del Chiostro del Bramante a Roma.
I suoi studi si sono concentrati sull’arte europea dal XIX al XX secolo, con particolare attenzione al periodo tra le due guerre mondiali. Si è occupato anche di arte rinascimentale e barocca: tra i contributi più rilevanti, si ricorda il volume sull’architettura a Roma all’epoca di Sisto IV, i lavori sullo studiolo ligneo di Urbino e sul Codex Escurialensis (che hanno portato a scoperte innovative anche sotto il profilo metodologico e scientifico), sull’architettura dei palazzi romani dal Rinascimento al barocco, su Gaspare Vanvitelli. In campo contemporaneo sono fondamentali i suoi studi su Balla e il futurismo, su Sironi, de Chirico, Martini, Severini, Chini, sul liberty e sul déco italiano, sugli artisti romani tra le due guerre e il rapporto tra fascismo e arti figurative. Ha curato numerose mostre in Italia e all’estero.
Sommario
Introduzione
1. Walpole e Piranesi: le origini settecentesche
dei “ritorni” al passato. Storicismo e romanticismo
tra neogotico e neoclassico
2. L’idea dell’Italia, il medioevo e il naturalismo
pittorico nell’estetica dei preraffaelliti
3. 1885-95: lo sconvolgimento della materia
e le origini dell’arte del XX secolo
4. La nascita dei giganti: appunti sulle origini
del monumentalismo novecentesco
5. Balla e la fotografia. Lo sguardo della modernità
6. I luoghi di de Chirico
7. Eredità dell’impressionismo: la realtà interiore
8. Gli artisti italiani e Parigi tra le due guerre: appunti
sulla dialettica degli scambi Italia-Francia
9. Le “scuole romane” degli anni trenta: storia,
microstoria, iconologia esoterica e poetiche
10. Roma 1978: “Cronos sommozzatore”
e gli “artisti secchi”
AUTORE: Fabio Benzi
EDITORE: Electa
COLLANA: Arte contemporanea
ANNO EDIZIONE: 2004
PAGINE: 190
ILLUSTRAZIONI: 100
PREZZO: € 40
Dalle origini dell’arte contemporanea alla Transavanguardia attraverso dieci saggi su altrettanti argomenti, dieci percorsi alternativi che cercano di “decentrare” il punto di vista acquisito e di scardinare i punti di riferimento tradizionali. Si è eccentrici rispetto a qualcosa che ha una posizione preminente, centrale. Ma chi ha posto la centralità come tale? Con che diritto e con che riflessione?
Alcuni saggi sono “eccentrici” per il contenuto, altri per la forma, altri per l’impostazione. Talvolta sono posizioni artistiche eccentriche rispetto a linee considerate dominanti nella storia dell’arte; talvolta sono grandi artisti riletti da prospettive inconsuete ma rivelatrici di contenuti che rimarrebbero altrimenti indistinti; oppure posizioni critiche che si allontanano dalla norma consolidata.
In ogni saggio prevale, pur non rimanendo esclusivo, un metodo interpretativo: estetico, tematico, semantico, filologico, iconologico, stilistico, storico, socio-culturale. Per ricordare che ogni opera d’arte si può – e si deve – leggere sotto infinite angolature, di cui ognuna suggerisce una verità speciale.
A che cosa serve tutta questa eccentricità? All’inizio di un secolo a rifare i conti con quanto è ormai distante, a smuovere concetti acquisiti e recuperare contesti dimenticati. Pur senza la pretesa di tracciare una storia nuova e organica dell’arte contemporanea, i saggi di Benzi propongono una lettura alternativa che riconsidera il ruolo dell’arte francese nella cultura europea tra fine Settecento e primo Novecento. In questa rinnovata prospettiva “policentrica” l’arte francese, perdendo la sua posizione centrale, viene indagata come episodio di storia della critica e parte dialettica di un dibattito più articolato.
Da Walpole e Piranesi come fondatori della contemporaneità ai Preraffaeliti in Italia, dal terremoto materico di Seurat, Van Gogh e Marées alla nascita del monumentalismo nell’arte moderna, da Balla e de Chirico alla Scuola Romana, da Balthus alle correnti impressioniste novecentesche, fino all’Anacronismo e alla Transavanguardia.
Fabio Benzi offre un panorama eterogeneo e originale, fondato su uno sguardo privo di pregiudizi e luoghi comuni.
Fabio Benzi è professore di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti e direttore artistico del Chiostro del Bramante a Roma.
I suoi studi si sono concentrati sull’arte europea dal XIX al XX secolo, con particolare attenzione al periodo tra le due guerre mondiali. Si è occupato anche di arte rinascimentale e barocca: tra i contributi più rilevanti, si ricorda il volume sull’architettura a Roma all’epoca di Sisto IV, i lavori sullo studiolo ligneo di Urbino e sul Codex Escurialensis (che hanno portato a scoperte innovative anche sotto il profilo metodologico e scientifico), sull’architettura dei palazzi romani dal Rinascimento al barocco, su Gaspare Vanvitelli. In campo contemporaneo sono fondamentali i suoi studi su Balla e il futurismo, su Sironi, de Chirico, Martini, Severini, Chini, sul liberty e sul déco italiano, sugli artisti romani tra le due guerre e il rapporto tra fascismo e arti figurative. Ha curato numerose mostre in Italia e all’estero.
Sommario
Introduzione
1. Walpole e Piranesi: le origini settecentesche
dei “ritorni” al passato. Storicismo e romanticismo
tra neogotico e neoclassico
2. L’idea dell’Italia, il medioevo e il naturalismo
pittorico nell’estetica dei preraffaelliti
3. 1885-95: lo sconvolgimento della materia
e le origini dell’arte del XX secolo
4. La nascita dei giganti: appunti sulle origini
del monumentalismo novecentesco
5. Balla e la fotografia. Lo sguardo della modernità
6. I luoghi di de Chirico
7. Eredità dell’impressionismo: la realtà interiore
8. Gli artisti italiani e Parigi tra le due guerre: appunti
sulla dialettica degli scambi Italia-Francia
9. Le “scuole romane” degli anni trenta: storia,
microstoria, iconologia esoterica e poetiche
10. Roma 1978: “Cronos sommozzatore”
e gli “artisti secchi”



