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Jorg Schlaich
Uno dei maggiori ingegneri oggi in attività
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà inaugurata venerdì 29 aprile alle ore 18.00, presso l’area espositiva secondo piano del Centro Candiani la mostra dedicata a Jorg Schlaich, uno dei maggiori ingegneri oggi in attività.
Curata da Vita Gennaro, la mostra è organizzata dal dipartimento di costruzione dell’architettura Università IUAV di Venezia in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Venezia-Centro Culturale Candiani
L’attenzione e l’interesse del dipartimento di costruzione dell’architettura Università IUAV di Venezia nei confronti di questo studioso nasce dal fatto che gli studi all’interno della Facoltà di Ingegneria e di Architettura fatti sin dal 1953 hanno determinato in Schlaich un approccio progettuale in termini di architettura strutturale delle sue opere che rappresentano certamente quel unicum che fa di lui un grande personaggio
Le esperienze progettuali di primissimo livello che hanno caratterizzato il suo percorso , lo stretto rapporto didattico tra struttura e forma di grande attualità per le maggiori facoltà di Ingegneria e Architettura saranno oggetto di conoscenza e dibattito nell’ambito dei due seminari che si terranno sempre al Centro Candiani il 4 e 18 maggio
Jörg Schlaich nasce nel 1934 a Stetten-Ramstal, un paese ad est di Stoccarda. Dopo la fine della Seconda Guerra la prima esperienza del giovane Schlaich è come apprendista falegname. E’ probabilmente qui che in lui si sviluppa inizialmente la curiosità nei confronti del mondo delle costruzioni e una forte manualità.
Nel 1953 Jörg si iscrive alla Technische Hochschule a Stoccarda. Come molte delle persone interessate al mondo delle costruzioni, anche per lui, la scelta tra gli studi di ingegneria e architettura non è facile. Schlaich risolve questo problema iscrivendosi ad ingegneria ma frequentando al contempo anche corsi presso la facoltà di architettura.
E’ in questo periodo che la passione per l’architettura diventa sempre più forte, grazie anche alla lettura di libri su Frei Otto, Pierluigi Nervi e Robert Maillart.
Nel 1955, dopo il diploma, Schlaich si trasferisce a Berlino per completare gli studi presso al Technische Universität, famosa soprattutto per gli studi sulle volte sottili in calcestruzzo armato.
Nel decennio successivo Schlaich conosce e collabora a vario titolo con personalità del calibro di Frei Otto, Fritz Leonhardt e René Walther.
Con Leonhardt Schlaich inizia un rapporto Accademico e professionale che lo porterà ad avere la responsabilità della progettazione strutturale della copertura dello Stadio Olimpico di Monaco di Baviera con l’organizzazione di uno studio professionale sul luogo.
Ulteriori esperienze progettuali di primissimo livello di questo periodo sono ad esempio la Torre di raffreddamento a Schmehausen, il ponte strallato sul Gange ad Allahabad, l’Hooghly river bridge a Calcutta e una numerosa serie di passerelle pedonali a Stoccarda.
Nell’Ottobre del ’74 Schlaich succede a Leonhardt come professore di strutture in calcestruzzo armato all’Università di Stoccarda.
Qui organizza immediatamente un gruppo di lavoro per lo sviluppo di modelli per il comportamento del calcestruzzo armato. Il risultato di questi studi è il metodo “strut and tie”, oggi largamente diffuso e incorporato in numerosi codici.
Nel 1980 Schlaich si separa dalla partnership con Leonhardt e fonda inizialmente lo studio “Schlaich und partner”, diventato in seguito “Schlaich Bergermann und partner”, essendo Rudolf Bergermann collega di Schlaich fin dall’esperienza nello studio Leonhardt.
Dopo questa data, il nuovo studio ha l’opportunità, attraverso la collaborazione con numerosi architetti, di sviluppare soluzioni strutturali innovative applicate con particolare successo alle grandi coperture fisse e mobili e ai ponti. Notevolissimo inoltre l’impegno di Jörg Schlaich nel campo dello sviluppo sostenibile, con particolare riferimento ai problemi dei paesi non industrializzati e i conseguenti studi e realizzazioni per la conversione dell’energia solare in energia elettrica.
L’insieme di queste attività, frutto di una forte integrazione tra Ricerca, Didattica e Professione ha determinato la teorizzazione operativa del “Conceptual Design of Structures” con un memorabile convegno internazionale tenutosi a Stoccarda nel 1996.
L’anno successivo è uscito un volume a lui dedicato a cura di Alan Holgate dal titolo significativo di “The Art of Structural Engineering – The work of Jörg Schlaich and his team”.
Nel 1996 lo IUAV-DCA ha dedicato una Tesi di Laurea a Jörg Schlaich.
Nel 2003, lo IUAV ha conferito a questo straordinario interprete dell’Architettura Strutturale una meritatissima “Laurea ad Honorem” in considerazione dei fondamentali contributi dati alla concezione progettuale delle grandi strutture e dei ponti.
Curata da Vita Gennaro, la mostra è organizzata dal dipartimento di costruzione dell’architettura Università IUAV di Venezia in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Venezia-Centro Culturale Candiani
L’attenzione e l’interesse del dipartimento di costruzione dell’architettura Università IUAV di Venezia nei confronti di questo studioso nasce dal fatto che gli studi all’interno della Facoltà di Ingegneria e di Architettura fatti sin dal 1953 hanno determinato in Schlaich un approccio progettuale in termini di architettura strutturale delle sue opere che rappresentano certamente quel unicum che fa di lui un grande personaggio
Le esperienze progettuali di primissimo livello che hanno caratterizzato il suo percorso , lo stretto rapporto didattico tra struttura e forma di grande attualità per le maggiori facoltà di Ingegneria e Architettura saranno oggetto di conoscenza e dibattito nell’ambito dei due seminari che si terranno sempre al Centro Candiani il 4 e 18 maggio
Jörg Schlaich nasce nel 1934 a Stetten-Ramstal, un paese ad est di Stoccarda. Dopo la fine della Seconda Guerra la prima esperienza del giovane Schlaich è come apprendista falegname. E’ probabilmente qui che in lui si sviluppa inizialmente la curiosità nei confronti del mondo delle costruzioni e una forte manualità.
Nel 1953 Jörg si iscrive alla Technische Hochschule a Stoccarda. Come molte delle persone interessate al mondo delle costruzioni, anche per lui, la scelta tra gli studi di ingegneria e architettura non è facile. Schlaich risolve questo problema iscrivendosi ad ingegneria ma frequentando al contempo anche corsi presso la facoltà di architettura.
E’ in questo periodo che la passione per l’architettura diventa sempre più forte, grazie anche alla lettura di libri su Frei Otto, Pierluigi Nervi e Robert Maillart.
Nel 1955, dopo il diploma, Schlaich si trasferisce a Berlino per completare gli studi presso al Technische Universität, famosa soprattutto per gli studi sulle volte sottili in calcestruzzo armato.
Nel decennio successivo Schlaich conosce e collabora a vario titolo con personalità del calibro di Frei Otto, Fritz Leonhardt e René Walther.
Con Leonhardt Schlaich inizia un rapporto Accademico e professionale che lo porterà ad avere la responsabilità della progettazione strutturale della copertura dello Stadio Olimpico di Monaco di Baviera con l’organizzazione di uno studio professionale sul luogo.
Ulteriori esperienze progettuali di primissimo livello di questo periodo sono ad esempio la Torre di raffreddamento a Schmehausen, il ponte strallato sul Gange ad Allahabad, l’Hooghly river bridge a Calcutta e una numerosa serie di passerelle pedonali a Stoccarda.
Nell’Ottobre del ’74 Schlaich succede a Leonhardt come professore di strutture in calcestruzzo armato all’Università di Stoccarda.
Qui organizza immediatamente un gruppo di lavoro per lo sviluppo di modelli per il comportamento del calcestruzzo armato. Il risultato di questi studi è il metodo “strut and tie”, oggi largamente diffuso e incorporato in numerosi codici.
Nel 1980 Schlaich si separa dalla partnership con Leonhardt e fonda inizialmente lo studio “Schlaich und partner”, diventato in seguito “Schlaich Bergermann und partner”, essendo Rudolf Bergermann collega di Schlaich fin dall’esperienza nello studio Leonhardt.
Dopo questa data, il nuovo studio ha l’opportunità, attraverso la collaborazione con numerosi architetti, di sviluppare soluzioni strutturali innovative applicate con particolare successo alle grandi coperture fisse e mobili e ai ponti. Notevolissimo inoltre l’impegno di Jörg Schlaich nel campo dello sviluppo sostenibile, con particolare riferimento ai problemi dei paesi non industrializzati e i conseguenti studi e realizzazioni per la conversione dell’energia solare in energia elettrica.
L’insieme di queste attività, frutto di una forte integrazione tra Ricerca, Didattica e Professione ha determinato la teorizzazione operativa del “Conceptual Design of Structures” con un memorabile convegno internazionale tenutosi a Stoccarda nel 1996.
L’anno successivo è uscito un volume a lui dedicato a cura di Alan Holgate dal titolo significativo di “The Art of Structural Engineering – The work of Jörg Schlaich and his team”.
Nel 1996 lo IUAV-DCA ha dedicato una Tesi di Laurea a Jörg Schlaich.
Nel 2003, lo IUAV ha conferito a questo straordinario interprete dell’Architettura Strutturale una meritatissima “Laurea ad Honorem” in considerazione dei fondamentali contributi dati alla concezione progettuale delle grandi strutture e dei ponti.
29
aprile 2005
Jorg Schlaich
Dal 29 aprile al 27 maggio 2005
architettura
Location
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Orario di apertura
Dal martedì alla domenica 10 – 13 / 16 – 20
Vernissage
29 Aprile 2005, ore 18
Autore
Curatore



