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George Tatge – Human>Nature. Roadside Works (2002-2005)
Le venticinque fotografie in bianco e nero realizzate da George Tatge tra il 2002 e il 2005 – e da lui stesso sapientemente stampate – sono il racconto di uno sguardo itinerante nel paesaggio italiano
Comunicato stampa
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^ Le venticinque fotografie in bianco e nero realizzate da George Tatge tra il 2002 e il 2005 – e da lui stesso sapientemente stampate – sono il racconto di uno sguardo itinerante nel paesaggio italiano, inteso come territorio di confine tra civiltà e natura. In questo luogo di confine (fisico e concettuale) Tatge conduce la sua ricerca, muovendosi per rintracciare le possibili testimonianze del rapporto dialettico tra le due forze.
^ L’albero che sbuca prepotentemente dal cemento, davanti a un muro dipinto con immagini di piante e l’area pic-nic, in cui le erbacce hanno finito col sovrastare tavoli e panche, sono la rappresentazione forse più esemplificativa di quel rapporto dialettico. Ma numerosi e vari sono gli oggetti e le strutture che – vero e proprio museo aperto di segni e simboli dell’uomo – cadono nell’inquadratura ampia e narrativa di Tatge: le recinzioni degli orti di periferia, fantasiose e provvisorie; i silos vuoti, sinistre presenze su campi incolti; la scala di cemento addossata a un muro di contenimento, che pare condurre verso il nulla.
Questo fitto repertorio di segni e presenze delinea una topografia del surreale che richiama la città immaginaria descritta da Guido Morselli in Dissipatio H.G.: dopo l’improvvisa e misteriosa sparizione del genere umano, “il mondo è ora popolato da oggetti vicini e irraggiungibili, noti e irriconoscibili, sfigurati”.
^ George Tatge è nato a Istanbul nel 1951 da madre italiana e padre americano. Ha trascorso l’adolescenza tra l’Europa ed il Medio Oriente prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Laureato in letteratura inglese, comincia a studiare la fotografia con l’ungherese Michael Simon. Si trasferisce in Italia nel 1973. Ha presentato mostre in America e in Europa, e le sue opere fanno parte di diverse collezioni tra cui quella del Metropolitan Museum di New York, della George Eastman House di Rochester, dell’Houston Museum of Fine Arts, della Bibliothèque
Nazionale e della Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Dal 1986 a 2003 è stato dirigente tecnico-fotografico della Fratelli Alinari di Firenze, per cui ha condotto campagne fotografiche su tutto il territorio italiano pubblicate in numerosi volumi. Vive e lavora a Firenze.
Tra le numerose mostre personali e collettive dell’artista: The American Academy of Rome, 1981; Archivio dello spazio, Palazzo Isimbardi, Milano, nelle sei edizioni dal 1988 al 1997; Centre Canadien d’Architecture, Montreal,1999; Site seeing:photographic excursion, George Eastman House, Rochester, N.Y., 2004.
^ L’albero che sbuca prepotentemente dal cemento, davanti a un muro dipinto con immagini di piante e l’area pic-nic, in cui le erbacce hanno finito col sovrastare tavoli e panche, sono la rappresentazione forse più esemplificativa di quel rapporto dialettico. Ma numerosi e vari sono gli oggetti e le strutture che – vero e proprio museo aperto di segni e simboli dell’uomo – cadono nell’inquadratura ampia e narrativa di Tatge: le recinzioni degli orti di periferia, fantasiose e provvisorie; i silos vuoti, sinistre presenze su campi incolti; la scala di cemento addossata a un muro di contenimento, che pare condurre verso il nulla.
Questo fitto repertorio di segni e presenze delinea una topografia del surreale che richiama la città immaginaria descritta da Guido Morselli in Dissipatio H.G.: dopo l’improvvisa e misteriosa sparizione del genere umano, “il mondo è ora popolato da oggetti vicini e irraggiungibili, noti e irriconoscibili, sfigurati”.
^ George Tatge è nato a Istanbul nel 1951 da madre italiana e padre americano. Ha trascorso l’adolescenza tra l’Europa ed il Medio Oriente prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Laureato in letteratura inglese, comincia a studiare la fotografia con l’ungherese Michael Simon. Si trasferisce in Italia nel 1973. Ha presentato mostre in America e in Europa, e le sue opere fanno parte di diverse collezioni tra cui quella del Metropolitan Museum di New York, della George Eastman House di Rochester, dell’Houston Museum of Fine Arts, della Bibliothèque
Nazionale e della Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Dal 1986 a 2003 è stato dirigente tecnico-fotografico della Fratelli Alinari di Firenze, per cui ha condotto campagne fotografiche su tutto il territorio italiano pubblicate in numerosi volumi. Vive e lavora a Firenze.
Tra le numerose mostre personali e collettive dell’artista: The American Academy of Rome, 1981; Archivio dello spazio, Palazzo Isimbardi, Milano, nelle sei edizioni dal 1988 al 1997; Centre Canadien d’Architecture, Montreal,1999; Site seeing:photographic excursion, George Eastman House, Rochester, N.Y., 2004.
19
marzo 2005
George Tatge – Human>Nature. Roadside Works (2002-2005)
Dal 19 marzo al 16 aprile 2005
fotografia
Location
FONDAZIONE STUDIO MARANGONI
Firenze, Via San Zanobi, 32r, (Firenze)
Firenze, Via San Zanobi, 32r, (Firenze)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 10-13 e 15,30-18, sabato 10-13, anche su appuntamento
Vernissage
19 Marzo 2005, ore 19
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