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Barbara Patrizia Mori – Luci, colori e forme del Sud
quaranta opere ca., tra chine acquerellate, oli su tela, pitture su ceramica e batik su stoffa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
BARBARA PATRIZIA MORI
?Luci, colori e forme del Sud ?
in collaborazione con il Comune di Taranto ? Assessorato alla Cultura.
Barbara Patrizia Mori espone quaranta opere ca., tra chine acquerellate,
oli su tela, pitture su ceramica e batik su stoffa.
L?artista fiorentina, ma da anni residente a Taranto, intende proporre al
visitatore un viaggio per il Sud ed in particolare la Puglia.
Le sue opere sembrano appunti di un viaggio compiuto nei secoli: i Dolmen
di Bisceglie; i templi di Metaponto; le antiche cattedrali, come quelle
di Trani e Acquaviva; gli imponenti castelli tra cui spiccano il Castello
Aragonese e Castel del Monte; le coste frastagliate e torri abbandonate;
vicoli e piazzette dei centri antichi; particolari ma anche interi monumenti.
Scrive di lei il giornalista e critico Arturo Tuzzi: «Il tratto realmente
originale di Barbara Mori e della sua pittura è un?impalpabile componente
che si ha oppure no: l?anima. Che viene fuori, evidente, da tenui svirgolature
d?azzurro, da caldi toni ocra, da particolari che riassumono in sé un insieme
noto e radicato nel profondo di ognuno di noi.
Il rosone di un?antica chiesa, la visione prospettica di un vicolo che lascia
immaginare un altro orizzonte al di là di una volta, torre e castelli disseminati
tra le campagne, testimonianze di civiltà passate: sono, queste, diapositive
di un vissuto comune che potrebbero appartenere ad ogni luogo e ad ogni
uomo.
Quello che balza subito agli occhi, nelle rappresentazioni pittoriche dell?artista,
è l?assenza di figure umane: decontestualizzate, evinte dal paesaggio e
sottratte allo sguardo, eppure percepibili.
Una presenza/assenza discreta che non turba l?armonia e l?equilibrio della
scena ma ne testimonia l?opera e la vita.
Non sono, le opere di Barbara Mori, semplici rappresentazioni di luoghi,
fedeli riproposizioni di particolari architettonici e paesaggistici.
Sono evocazioni, stati dell?anima trasmessi con la leggerezza di colori
che attengono più al cuore che alla tecnica, trasposizioni di emozioni mutuate
da un suo segno particolare che coinvolge e rapisce.
Una sorta di sindrome di Stendhal, quella da cui si è presi guardando gli
oli e le chine dell?autrice, che mette in perfetta sintonia l?artista e
lo spettatore.
Se ci si lascia trasportare dalle stesse emozioni che hanno guidato la mano
dell?autrice, questi borghi, questi castelli e paesaggi, così rappresentati
da Barbara Mori, non sono solo terre amate ma sicuramente delle porzioni
di mondo da amare.»
?Luci, colori e forme del Sud ?
in collaborazione con il Comune di Taranto ? Assessorato alla Cultura.
Barbara Patrizia Mori espone quaranta opere ca., tra chine acquerellate,
oli su tela, pitture su ceramica e batik su stoffa.
L?artista fiorentina, ma da anni residente a Taranto, intende proporre al
visitatore un viaggio per il Sud ed in particolare la Puglia.
Le sue opere sembrano appunti di un viaggio compiuto nei secoli: i Dolmen
di Bisceglie; i templi di Metaponto; le antiche cattedrali, come quelle
di Trani e Acquaviva; gli imponenti castelli tra cui spiccano il Castello
Aragonese e Castel del Monte; le coste frastagliate e torri abbandonate;
vicoli e piazzette dei centri antichi; particolari ma anche interi monumenti.
Scrive di lei il giornalista e critico Arturo Tuzzi: «Il tratto realmente
originale di Barbara Mori e della sua pittura è un?impalpabile componente
che si ha oppure no: l?anima. Che viene fuori, evidente, da tenui svirgolature
d?azzurro, da caldi toni ocra, da particolari che riassumono in sé un insieme
noto e radicato nel profondo di ognuno di noi.
Il rosone di un?antica chiesa, la visione prospettica di un vicolo che lascia
immaginare un altro orizzonte al di là di una volta, torre e castelli disseminati
tra le campagne, testimonianze di civiltà passate: sono, queste, diapositive
di un vissuto comune che potrebbero appartenere ad ogni luogo e ad ogni
uomo.
Quello che balza subito agli occhi, nelle rappresentazioni pittoriche dell?artista,
è l?assenza di figure umane: decontestualizzate, evinte dal paesaggio e
sottratte allo sguardo, eppure percepibili.
Una presenza/assenza discreta che non turba l?armonia e l?equilibrio della
scena ma ne testimonia l?opera e la vita.
Non sono, le opere di Barbara Mori, semplici rappresentazioni di luoghi,
fedeli riproposizioni di particolari architettonici e paesaggistici.
Sono evocazioni, stati dell?anima trasmessi con la leggerezza di colori
che attengono più al cuore che alla tecnica, trasposizioni di emozioni mutuate
da un suo segno particolare che coinvolge e rapisce.
Una sorta di sindrome di Stendhal, quella da cui si è presi guardando gli
oli e le chine dell?autrice, che mette in perfetta sintonia l?artista e
lo spettatore.
Se ci si lascia trasportare dalle stesse emozioni che hanno guidato la mano
dell?autrice, questi borghi, questi castelli e paesaggi, così rappresentati
da Barbara Mori, non sono solo terre amate ma sicuramente delle porzioni
di mondo da amare.»
19
marzo 2005
Barbara Patrizia Mori – Luci, colori e forme del Sud
Dal 19 al 29 marzo 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA COMUNALE – CASTELLO ARAGONESE
Taranto, Piazza Castello, (TARANTO)
Taranto, Piazza Castello, (TARANTO)
Orario di apertura
10-12.30 e 17-20
Vernissage
19 Marzo 2005, ore 18
Autore



