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Mikele Ceppi – L’artista nella vita moderna
Un’estetica cupa unita a un linguaggio crudo e pungente è ciò di cui l’artista si serve per mostrarci la vita moderna, piena di contraddizioni e ipocrisia, di opportunismo e apparenza.
Comunicato stampa
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Contesta Rock Hair, continuando il suo percorso di lancio di giovani artisti, presenta dal 23 febbraio “l’artista della vita moderna”, mostra fotografica in tre atti ,tratta dal libro omonimo di Mikele Ceppi. L’esposizione va avanti fino al 5 aprile , ogni quindici giorni la mostra rappresenterà uno dei tre capitoli del libro.
L’artista, Mikele Ceppi, ha frequentato il DAMS di Bologna e ha alle spalle già varie esperienze nel mondo del cinema e della videoarte in qualità di director e scrittore, come l’organizzazione di un festival di cinema indipendente, “l’indipendentemente Moie film festival”, patrocinato da Abel Ferrara o il cortometraggio “il suono del silenzio” premiato in più di un’occasione.
I racconti sono raccolti in un libro e illustrati con immagini intriganti, gotiche, misteriose, realizzate con la tecnica del fotoritocco digitale, alcune delle quali stampate in grande formato su tela. Con questo progetto editoriale e visivo l’artista intende parlare di sè, delle sue esperienze, della sua visione della società contemporanea. Lo fa attraverso suggestioni che richiamano a Baudelaire, il primo ad aver indagato la vita moderna nei panni del “flaneur” che vaga per le strade di Parigi e di cui Ceppi segue le orme ne “i miei tre giorni a Parigi con una prostituta” rileggendo il poeta in chiave attuale e underground. Altro ispiratore è Blake, da cui prende in prestito l’immaginario fiabesco per dire la sua sulla religione e i suoi peccati in “morte di una fata”. Allucinazioni cyber accompagnano invece “l’androgino in riva al lago” in cui sesso e perversione, amore e lotta, corpo e macchina si compenetrano tra scenari industriali e tetre paludi. Un racconto della propria sessualità, ma anche una visione pessimistica del futuro che attende l’umanità, dove l’androginia è metafora dell’indistinzione e dell’indifferenza che serpeggia tra gli individui.
Un’estetica cupa unita a un linguaggio crudo e pungente è ciò di cui l’artista si serve per mostrarci la vita moderna, piena di contraddizioni e ipocrisia, di opportunismo e apparenza, dal punto di vista di chi esperisce e poi critica, tirando giù la maschera al perbenismo e ai “benpensanti”.
“Non ce l’ho col potere dei pochi ma con l’ignoranza dei molti, allora prendo la penna e inizio a insultare tutti. E’ questo l’artista della vita moderna”.
L’artista, Mikele Ceppi, ha frequentato il DAMS di Bologna e ha alle spalle già varie esperienze nel mondo del cinema e della videoarte in qualità di director e scrittore, come l’organizzazione di un festival di cinema indipendente, “l’indipendentemente Moie film festival”, patrocinato da Abel Ferrara o il cortometraggio “il suono del silenzio” premiato in più di un’occasione.
I racconti sono raccolti in un libro e illustrati con immagini intriganti, gotiche, misteriose, realizzate con la tecnica del fotoritocco digitale, alcune delle quali stampate in grande formato su tela. Con questo progetto editoriale e visivo l’artista intende parlare di sè, delle sue esperienze, della sua visione della società contemporanea. Lo fa attraverso suggestioni che richiamano a Baudelaire, il primo ad aver indagato la vita moderna nei panni del “flaneur” che vaga per le strade di Parigi e di cui Ceppi segue le orme ne “i miei tre giorni a Parigi con una prostituta” rileggendo il poeta in chiave attuale e underground. Altro ispiratore è Blake, da cui prende in prestito l’immaginario fiabesco per dire la sua sulla religione e i suoi peccati in “morte di una fata”. Allucinazioni cyber accompagnano invece “l’androgino in riva al lago” in cui sesso e perversione, amore e lotta, corpo e macchina si compenetrano tra scenari industriali e tetre paludi. Un racconto della propria sessualità, ma anche una visione pessimistica del futuro che attende l’umanità, dove l’androginia è metafora dell’indistinzione e dell’indifferenza che serpeggia tra gli individui.
Un’estetica cupa unita a un linguaggio crudo e pungente è ciò di cui l’artista si serve per mostrarci la vita moderna, piena di contraddizioni e ipocrisia, di opportunismo e apparenza, dal punto di vista di chi esperisce e poi critica, tirando giù la maschera al perbenismo e ai “benpensanti”.
“Non ce l’ho col potere dei pochi ma con l’ignoranza dei molti, allora prendo la penna e inizio a insultare tutti. E’ questo l’artista della vita moderna”.
23
febbraio 2005
Mikele Ceppi – L’artista nella vita moderna
Dal 23 febbraio al 05 aprile 2005
fotografia
Location
CONTESTA ROCK HAIR
Roma, Via Degli Zingari, 9, (Roma)
Roma, Via Degli Zingari, 9, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10–19
Vernissage
23 Febbraio 2005, ore 19
Sito web
www.newfactorystudios.com
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