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Gemine Muse 2004 – Giovani Artisti nei Musei d’Europa
Una serie di mostre con opere ispirate ai capolavori delle collezioni museali, un dialogo tra arte contemporanea e arte antica, un legame tra le forme espressive degli artisti di generazioni e tempi diversi: dal passato, al presente al futuro.
Comunicato stampa
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In 9 Paesi europei 36 musei aprono le porte a 106 giovani artisti: “Gemine Muse 2004” allarga gli orizzonti e valica i confini nazionali per la terza edizione della rassegna di arte contemporanea, in programma dal 27 novembre al 30 gennaio 2005. Una serie di mostre con opere ispirate ai capolavori delle collezioni museali, un dialogo tra arte contemporanea e arte antica, un legame tra le forme espressive degli artisti di generazioni e tempi diversi: dal passato, al presente al futuro.
La ormai consolidata rassegna di arte contemporanea promossa dalle associazioni GAI - Circuito Giovani Artisti Italiani, CIDAC - Città Italiane d’Arte e Cultura, in collaborazione con la DARC - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee, Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e con il sostegno di CULTURE 2000 - Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea, coinvolge quest’anno, oltre ai musei di 28 città italiane, anche 8 musei di otto Paesi europei. “Dopo il lusinghiero successo delle passate edizioni - spiega Fiorenzo Alfieri, Presidente delle Associazioni GAI e Cidac – abbiamo deciso di allargare il network artistico anche allo scenario internazionale, rafforzando comunque il nostro impegno in Italia”.
L’edizione di quest’anno sarà ospitata per Torino dal Castello di Racconigi. Tre artisti italiani e un’artista ospite da Praga si confronteranno con alcuni ambienti del Castello e del suo Parco.
Il Comune di Torino – Divisione Servizi Culturali, Ufficio Creatività e Innovazione, in collaborazione con la Regione Piemonte e con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte, all'interno del contesto degli appuntamenti di Torino Contemporanea - Luce e Arte, presenteranno due progetti a cura di Guido Curto.
Chiara Pirito animerà con una videoproiezione le sculture ellenizzanti della Sala di Diana.
Il Gruppo LP – long playing (Lorenza Boisi e Paolo Fazio), con la consulenza tecnica-progettuale dell’architetto Massimo Boffino, realizzerà presso il Parco Reale del Castello un’installazione permanente che sarà collocata sull’Isola che si affaccia direttamente sul Lago dei Cigni; il progetto selezionato è il vincitore del concorso nazionale Casa del Pescatore, prima installazione del Perscorso dell’Assenza ideato da HoldenArt nell’ambito del programma di valorizzazione 2004-2005.
Nell’ottica del progetto di scambi europei tra Paesi coinvolti nella manifestazione, invece, l’artista praghese Isabela Grosseová a cura del critico d’arte David Kulhánek rivisiterà una delle antiche Stanze Cinesi. Mentre le torinesi Marzia Migliora e Elisa Sighicelli si recheranno a Praga per una suggestiva videoinstallazione al National Museum.
La peculiarità dell’edizione 2004 di Gemine Muse, curata da un gruppo di 47 critici d’arte, coordinati da Giacinto Di Pietrantonio, è lo scambio di esperienze tra i giovani artisti italiani e quelli europei selezionati per l’iniziativa, pur mantenendo le caratteristiche di vetrina per la presentazione di lavori inediti degli artisti attraverso il rapporto diretto con le grandi opere d’arte del passato: “Anche per questa edizione – spiega Di Pietrantonio – resta il concetto di base: il confronto tra le identità del passato e quelle del presente che, in senso più ampio, è ciò da cui nasce ogni civiltà e la sua immaginazione simbolica, l’arte”.
Gemine Muse – progetto nato da una idea di Virginia Baradel e Giuliano Pisani della città di Padova - rappresenta una sorta di ponte virtuale tra passato, presente e futuro dell’arte. Gli artisti entrano nei musei, esplorano i segreti dei capolavori antichi e propongono produzioni contemporanee ispirate alle opere esposte. I risultati sono sorprendenti poiché gli artisti lavorano in un contesto museale realizzando progetti originali e allo stesso tempo contribuiscono a fornire rinnovata energia agli ambienti del passato. Tra gli obiettivi dell’iniziativa vi sono infatti la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico europeo, l’apertura ai giovani di nuovi orizzonti tramite la mobilità e gli scambi tra Paesi, il sostegno alla produzione di lavori inediti e la collaborazione tra istituzioni e soggetti anche di natura diversa, come musei di arte antica, enti pubblici, artisti emergenti e critici internazionali.
A testimonianza dell’interesse suscitato dalla manifestazione, l’edizione 2004 di Gemine Muse concretizzerà il coinvolgimento di alcune tra le principali realtà produttive italiane che si affiancheranno alle istituzioni pubbliche nella comune valorizzazione della vita socio culturale del nostro Paese. Hanno infatti accordato il loro sostegno all’evento: Seat Pagine Gialle in qualità di Main Sponsor, Gruppo Alpitour e Touring Club Italiano come Contributor, Centostazioni per il supporto promozionale.
Per esplorare il pianeta Gemine Muse è stato realizzato un catalogo multilingue che costituisce lo strumento ideale anche per riscoprire i tanti musei che ospitano la manifestazione; inoltre sul sito www.giovaniartisti.it approfondimenti, news, schede, database e molte altre curiosità.
-------------------------
Il Castello di Racconigi, sorto come luogo fortificato al confine tra le terre dei Savoia-Acaja e il marchesato di Saluzzo, divenne appannaggio nel 1620 del ramo cadetto Savoia-Carignano. Con Emanuele Filiberto vennero operati ristrutturazioni e ampliamenti ad opera di importanti architetti e giardinieri: da Guarino Guarini e André Le Notre nel XVII secolo a Giovanni Battista Borra e G. Bolina nel secolo XVIII. Nel 1831, con Carlo Alberto, il castello divenne sede delle “Reali Villeggiature”: Ernest Melano e Pelagio Palagi gli conferirono l’aspetto odierno. Il parco fu progettato per Carlo Alberto, a partire dal 1820, da Xavier Kurten e venne ampliato dopo il 1831. Il Castello e il parco, dal 1980, appartengono al Demanio dello Stato Ramo Storico e Artistico e sono in consegna alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte che ne cura i restauri e l’amministrazione.
LAGO DEI MUSCARI
Il Lago dei Muscari è la risultante del Lago dei Cigni
che Giuseppina di Lorena fece creare dall’architetto Giacomo Pregliasco alla fine del Settecento.
Nell’alveo del lago sono stati piantati 350.000 bulbi di “muscari”,
fiori azzurri che ogni aprile spuntano insieme a ricreare l’effetto “acqua”.
Gruppo LP (Lorenza Boisi e Paolo Fazio)
in collaborazione con Massimo Boffino
Lorenza Boisi
Nata a Milano, 1972 - Vive e lavora a Milano
lorenzaboisi@hotmail.com
Paolo Fazio
Nato a Borgomanero (NO), 1977 - Vive e lavora a Borgomanero (NO)
peradesso_arte@hotmail.com
La casa del pescatore, 2004
installazione in materiali edili
Consulenza tecnica-progettuale dell’architetto Massimo Boffino
I due artisti, che si firmano a nome collettivo come LP - Long Playing, hanno realizzato una casetta trasparente di ferro e vetro, rilevata da terra come una palafitta. All’interno della Casa del Pescatore s’intravede una barca con dimensioni pari al vero e l’installazione ci appare da lontano come una gigantesca teca da museo. Una vetrina che documenta un’attività praticata in passato sul lago artificiale situato al centro del Parco della Reggia di Racconigi. In questo modo una “storia minore”1 di un passato ormai dimenticato, rivive in un’opera d’arte contemporanea.
L’opera può avere una fruizione Relazionale2 ed essere lo spunto per un coinvolgimento diretto di chi visita il parco, attraverso momenti di animazione, quali la realizzazione di un quaderno con disegni e racconti incentrati sulla vita dell’ignoto abitante della Casa del Pescatore.
Guido Curto
(1) Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi, Einaudi, Torino, 1999
(2) Nicolas Bourriaud, Esthétique relationnelle, Parigi, 2001
L’opera è il progetto vincitore del concorso nazionale Casa del Pescatore, istituito per iniziativa congiunta di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte e Castello di Racconigi,
in collaborazione con GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, Città di Torino, Regione Piemonte, HoldenArt, Fondazioni Crt e Crc.
SALA DI DIANA
La Sala di Diana si apre sulla facciata a settentrione, costituisce una sorta di continuazione con il
salone d’Ercole ed è l’ingresso di rappresentanza del castello. Come il salone d’Ercole, la sala è
opera dell’architetto Borra e dello stuccatore Bolina (1757) che creano un ciclo di altorilievi raffiguranti
il mito di Diana, Dea della caccia.
Notevoli i due camini guariniani ai lati della stanza.
Chiara Pirito
Nata a Torino, 1977
Vive e lavora a Torino
chiarapirito@hotmail.com
Dansità, 2004
video installazione
Nella Sala di Diana, decorata con stucchi tardo barocchi, Chiara Pirito proietta un video, usando come schermo gli altorilievi raffiguranti scene mitologiche di caccia. Così quelle immagini elettroniche, ideate in sintonia con i settecenteschi medaglioni, riescono ad animare quelle sculture ellenizzanti, trasformando un’opera d’arte antica in un’installazione d’arte contemporanea.
L’intento del progetto è quello di far emergere un progressivo cambiamento di approccio filosofico* al mondo animale, avvenuto dall’antichità ai nostri giorni. Mentre nel passato l’animale era identificato come creatura selvaggia e aveva mansioni di caccia, nella contemporaneità gli attribuiamo, attraverso una sorta di contagio, la psicologia e il linguaggio umani.
*Jacques Derrida, E se l’animale rispondesse (Finte e tracce), Aut-Aut 310-311, La Nuova Italia, Milano, 2002
Luisella Battaglia, Etica e diritti degli animali, Laterza, Bari, 1997
J.M. Coetzee, La vita degli animali, Adelphi, Milano, 2000
Guido Curto
APPARTAMENTI CINESI
Gli Appartamenti Cinesi risalgono alla seconda meta del Settecento e riflettono il gusto per le
cosiddette cineserie. In questo ambiente è presente un camino su disegno guariniano e un lampadario
in latta policroma. Le pareti sono rivestite in carta di riso dipinta. Il soffitto è stato fatto
ridipingere all’inizio del Novecento in occasione della visita dello Zar Nicola II Romanoff.
Isabela Grosseová
Nata a Praga, 1976
Vive e lavora Praga
isgrosse@yahoo.com
Autumn plot, 2004
stampa a colori su carta
5 m² circa
Isabela Grosseová è un’artista con esperienza architettonica. Nei suoi progetti “residenziali” dà forma all’antitesi dell’architettura, percepita come composizione o progettazione di interni il cui valore estetico spesso oscura la sua funzione non-decorativa. I “quadri residenziali” di Isabela Grosseová sono semplici astrazioni, forse rilievi di pianterreni diposti verticalmente, e tuttavia abitabili, come è evidente nelle sue fotografie. Le “sculture residenziali”, che hanno origine a New York, impiegano rifiuti di interni di abitazioni in cemento e la loro disposizione è un commento sociale, accentuato dalla componente fotografica del progetto. Per il Castello di Racconigi, Isabela Grosseová ha realizzato un progetto che offre nuove interpretazioni ai motivi decorativi degli arredi interni del museo.
David Kulhánek
La ormai consolidata rassegna di arte contemporanea promossa dalle associazioni GAI - Circuito Giovani Artisti Italiani, CIDAC - Città Italiane d’Arte e Cultura, in collaborazione con la DARC - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee, Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e con il sostegno di CULTURE 2000 - Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea, coinvolge quest’anno, oltre ai musei di 28 città italiane, anche 8 musei di otto Paesi europei. “Dopo il lusinghiero successo delle passate edizioni - spiega Fiorenzo Alfieri, Presidente delle Associazioni GAI e Cidac – abbiamo deciso di allargare il network artistico anche allo scenario internazionale, rafforzando comunque il nostro impegno in Italia”.
L’edizione di quest’anno sarà ospitata per Torino dal Castello di Racconigi. Tre artisti italiani e un’artista ospite da Praga si confronteranno con alcuni ambienti del Castello e del suo Parco.
Il Comune di Torino – Divisione Servizi Culturali, Ufficio Creatività e Innovazione, in collaborazione con la Regione Piemonte e con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte, all'interno del contesto degli appuntamenti di Torino Contemporanea - Luce e Arte, presenteranno due progetti a cura di Guido Curto.
Chiara Pirito animerà con una videoproiezione le sculture ellenizzanti della Sala di Diana.
Il Gruppo LP – long playing (Lorenza Boisi e Paolo Fazio), con la consulenza tecnica-progettuale dell’architetto Massimo Boffino, realizzerà presso il Parco Reale del Castello un’installazione permanente che sarà collocata sull’Isola che si affaccia direttamente sul Lago dei Cigni; il progetto selezionato è il vincitore del concorso nazionale Casa del Pescatore, prima installazione del Perscorso dell’Assenza ideato da HoldenArt nell’ambito del programma di valorizzazione 2004-2005.
Nell’ottica del progetto di scambi europei tra Paesi coinvolti nella manifestazione, invece, l’artista praghese Isabela Grosseová a cura del critico d’arte David Kulhánek rivisiterà una delle antiche Stanze Cinesi. Mentre le torinesi Marzia Migliora e Elisa Sighicelli si recheranno a Praga per una suggestiva videoinstallazione al National Museum.
La peculiarità dell’edizione 2004 di Gemine Muse, curata da un gruppo di 47 critici d’arte, coordinati da Giacinto Di Pietrantonio, è lo scambio di esperienze tra i giovani artisti italiani e quelli europei selezionati per l’iniziativa, pur mantenendo le caratteristiche di vetrina per la presentazione di lavori inediti degli artisti attraverso il rapporto diretto con le grandi opere d’arte del passato: “Anche per questa edizione – spiega Di Pietrantonio – resta il concetto di base: il confronto tra le identità del passato e quelle del presente che, in senso più ampio, è ciò da cui nasce ogni civiltà e la sua immaginazione simbolica, l’arte”.
Gemine Muse – progetto nato da una idea di Virginia Baradel e Giuliano Pisani della città di Padova - rappresenta una sorta di ponte virtuale tra passato, presente e futuro dell’arte. Gli artisti entrano nei musei, esplorano i segreti dei capolavori antichi e propongono produzioni contemporanee ispirate alle opere esposte. I risultati sono sorprendenti poiché gli artisti lavorano in un contesto museale realizzando progetti originali e allo stesso tempo contribuiscono a fornire rinnovata energia agli ambienti del passato. Tra gli obiettivi dell’iniziativa vi sono infatti la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico europeo, l’apertura ai giovani di nuovi orizzonti tramite la mobilità e gli scambi tra Paesi, il sostegno alla produzione di lavori inediti e la collaborazione tra istituzioni e soggetti anche di natura diversa, come musei di arte antica, enti pubblici, artisti emergenti e critici internazionali.
A testimonianza dell’interesse suscitato dalla manifestazione, l’edizione 2004 di Gemine Muse concretizzerà il coinvolgimento di alcune tra le principali realtà produttive italiane che si affiancheranno alle istituzioni pubbliche nella comune valorizzazione della vita socio culturale del nostro Paese. Hanno infatti accordato il loro sostegno all’evento: Seat Pagine Gialle in qualità di Main Sponsor, Gruppo Alpitour e Touring Club Italiano come Contributor, Centostazioni per il supporto promozionale.
Per esplorare il pianeta Gemine Muse è stato realizzato un catalogo multilingue che costituisce lo strumento ideale anche per riscoprire i tanti musei che ospitano la manifestazione; inoltre sul sito www.giovaniartisti.it approfondimenti, news, schede, database e molte altre curiosità.
-------------------------
Il Castello di Racconigi, sorto come luogo fortificato al confine tra le terre dei Savoia-Acaja e il marchesato di Saluzzo, divenne appannaggio nel 1620 del ramo cadetto Savoia-Carignano. Con Emanuele Filiberto vennero operati ristrutturazioni e ampliamenti ad opera di importanti architetti e giardinieri: da Guarino Guarini e André Le Notre nel XVII secolo a Giovanni Battista Borra e G. Bolina nel secolo XVIII. Nel 1831, con Carlo Alberto, il castello divenne sede delle “Reali Villeggiature”: Ernest Melano e Pelagio Palagi gli conferirono l’aspetto odierno. Il parco fu progettato per Carlo Alberto, a partire dal 1820, da Xavier Kurten e venne ampliato dopo il 1831. Il Castello e il parco, dal 1980, appartengono al Demanio dello Stato Ramo Storico e Artistico e sono in consegna alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte che ne cura i restauri e l’amministrazione.
LAGO DEI MUSCARI
Il Lago dei Muscari è la risultante del Lago dei Cigni
che Giuseppina di Lorena fece creare dall’architetto Giacomo Pregliasco alla fine del Settecento.
Nell’alveo del lago sono stati piantati 350.000 bulbi di “muscari”,
fiori azzurri che ogni aprile spuntano insieme a ricreare l’effetto “acqua”.
Gruppo LP (Lorenza Boisi e Paolo Fazio)
in collaborazione con Massimo Boffino
Lorenza Boisi
Nata a Milano, 1972 - Vive e lavora a Milano
lorenzaboisi@hotmail.com
Paolo Fazio
Nato a Borgomanero (NO), 1977 - Vive e lavora a Borgomanero (NO)
peradesso_arte@hotmail.com
La casa del pescatore, 2004
installazione in materiali edili
Consulenza tecnica-progettuale dell’architetto Massimo Boffino
I due artisti, che si firmano a nome collettivo come LP - Long Playing, hanno realizzato una casetta trasparente di ferro e vetro, rilevata da terra come una palafitta. All’interno della Casa del Pescatore s’intravede una barca con dimensioni pari al vero e l’installazione ci appare da lontano come una gigantesca teca da museo. Una vetrina che documenta un’attività praticata in passato sul lago artificiale situato al centro del Parco della Reggia di Racconigi. In questo modo una “storia minore”1 di un passato ormai dimenticato, rivive in un’opera d’arte contemporanea.
L’opera può avere una fruizione Relazionale2 ed essere lo spunto per un coinvolgimento diretto di chi visita il parco, attraverso momenti di animazione, quali la realizzazione di un quaderno con disegni e racconti incentrati sulla vita dell’ignoto abitante della Casa del Pescatore.
Guido Curto
(1) Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi, Einaudi, Torino, 1999
(2) Nicolas Bourriaud, Esthétique relationnelle, Parigi, 2001
L’opera è il progetto vincitore del concorso nazionale Casa del Pescatore, istituito per iniziativa congiunta di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte e Castello di Racconigi,
in collaborazione con GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, Città di Torino, Regione Piemonte, HoldenArt, Fondazioni Crt e Crc.
SALA DI DIANA
La Sala di Diana si apre sulla facciata a settentrione, costituisce una sorta di continuazione con il
salone d’Ercole ed è l’ingresso di rappresentanza del castello. Come il salone d’Ercole, la sala è
opera dell’architetto Borra e dello stuccatore Bolina (1757) che creano un ciclo di altorilievi raffiguranti
il mito di Diana, Dea della caccia.
Notevoli i due camini guariniani ai lati della stanza.
Chiara Pirito
Nata a Torino, 1977
Vive e lavora a Torino
chiarapirito@hotmail.com
Dansità, 2004
video installazione
Nella Sala di Diana, decorata con stucchi tardo barocchi, Chiara Pirito proietta un video, usando come schermo gli altorilievi raffiguranti scene mitologiche di caccia. Così quelle immagini elettroniche, ideate in sintonia con i settecenteschi medaglioni, riescono ad animare quelle sculture ellenizzanti, trasformando un’opera d’arte antica in un’installazione d’arte contemporanea.
L’intento del progetto è quello di far emergere un progressivo cambiamento di approccio filosofico* al mondo animale, avvenuto dall’antichità ai nostri giorni. Mentre nel passato l’animale era identificato come creatura selvaggia e aveva mansioni di caccia, nella contemporaneità gli attribuiamo, attraverso una sorta di contagio, la psicologia e il linguaggio umani.
*Jacques Derrida, E se l’animale rispondesse (Finte e tracce), Aut-Aut 310-311, La Nuova Italia, Milano, 2002
Luisella Battaglia, Etica e diritti degli animali, Laterza, Bari, 1997
J.M. Coetzee, La vita degli animali, Adelphi, Milano, 2000
Guido Curto
APPARTAMENTI CINESI
Gli Appartamenti Cinesi risalgono alla seconda meta del Settecento e riflettono il gusto per le
cosiddette cineserie. In questo ambiente è presente un camino su disegno guariniano e un lampadario
in latta policroma. Le pareti sono rivestite in carta di riso dipinta. Il soffitto è stato fatto
ridipingere all’inizio del Novecento in occasione della visita dello Zar Nicola II Romanoff.
Isabela Grosseová
Nata a Praga, 1976
Vive e lavora Praga
isgrosse@yahoo.com
Autumn plot, 2004
stampa a colori su carta
5 m² circa
Isabela Grosseová è un’artista con esperienza architettonica. Nei suoi progetti “residenziali” dà forma all’antitesi dell’architettura, percepita come composizione o progettazione di interni il cui valore estetico spesso oscura la sua funzione non-decorativa. I “quadri residenziali” di Isabela Grosseová sono semplici astrazioni, forse rilievi di pianterreni diposti verticalmente, e tuttavia abitabili, come è evidente nelle sue fotografie. Le “sculture residenziali”, che hanno origine a New York, impiegano rifiuti di interni di abitazioni in cemento e la loro disposizione è un commento sociale, accentuato dalla componente fotografica del progetto. Per il Castello di Racconigi, Isabela Grosseová ha realizzato un progetto che offre nuove interpretazioni ai motivi decorativi degli arredi interni del museo.
David Kulhánek
27
novembre 2004
Gemine Muse 2004 – Giovani Artisti nei Musei d’Europa
Dal 27 novembre 2004 al 30 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
CASTELLO DI RACCONIGI
Racconigi, Piazza Carlo Alberto, 1, (Cuneo)
Racconigi, Piazza Carlo Alberto, 1, (Cuneo)
Orario di apertura
Apertura Castello dal martedì alla domenica dalle 09.00 alle 18.30
Apertura Parco tutti i giorni escluso il lunedì dalle 10.00 alle 18.30 (chiusura in caso di maltempo)
chiusura invernale dal 14 novembre al 20 marzo (tempo permettendo)
Vernissage
27 Novembre 2004, ore 16.00
Curatore




