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Greg Rook – Honyocker
Il corpus dei lavori che Rook presenta in Honyocker – la prima indagine completa dedicata al suo lavoro – diventa l’occasione per confrontarsi con le problematiche e le complessità che accompagnano il desiderio di un “ritorno alla terra”
Comunicato stampa
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Lo spazio V&A presso la Fabbrica del Vapore presenta, per la prima volta in Italia, la mostra dedicata all’artista britannico Greg Rook, mettendo di nuovo l’Inghilterra sotto la lente d’ingrandimento, nella sua missione di ricerca e apertura rivolta alle arti visive dei cinque continenti. La Mostra Honyocker segue una serie di esposizioni dedicate ad artisti internazionali quali Axis London–Milano (2017) di Alan Rankle, Emblemes du Pouvoir (2018) di Mourtala Diop, Alphatype (2019) di Lorenzo Marini, Amami (2019) di Bios Vincent.
Il corpus dei lavori che Rook presenta in Honyocker – la prima indagine completa dedicata al suo lavoro – diventa l'occasione per confrontarsi con le problematiche e le complessità che accompagnano il desiderio di un "ritorno alla terra". Il titolo della mostra si deve alla parola Honyocker che – come scrive Michele Robecchi nell'introduzione al catalogo della mostra
coprodotto da V&A e Anomie – «È un termine gergale peggiorativo ed insultante comunemente usato in America nel diciannovesimo e all'inizio del ventesimo secolo per riferirsi a coloni e nuovi arrivati che lottavano e riuscivano a lavorare correttamente la terra». Nei suoi lavori sono sempre presenti le idee relative a temi dell'emigrazione, dell'esodo, a come le persone trasformano le proprie vite o ne creano di completamente nuove. E, in particolare, a come le persone attraverso il tempo, lo spazio, le culture, le ideologie hanno esplorato, e continuano ad esplorare, modi alternativi di vivere.
Il corpus dei lavori che Rook presenta in Honyocker – la prima indagine completa dedicata al suo lavoro – diventa l'occasione per confrontarsi con le problematiche e le complessità che accompagnano il desiderio di un "ritorno alla terra". Il titolo della mostra si deve alla parola Honyocker che – come scrive Michele Robecchi nell'introduzione al catalogo della mostra
coprodotto da V&A e Anomie – «È un termine gergale peggiorativo ed insultante comunemente usato in America nel diciannovesimo e all'inizio del ventesimo secolo per riferirsi a coloni e nuovi arrivati che lottavano e riuscivano a lavorare correttamente la terra». Nei suoi lavori sono sempre presenti le idee relative a temi dell'emigrazione, dell'esodo, a come le persone trasformano le proprie vite o ne creano di completamente nuove. E, in particolare, a come le persone attraverso il tempo, lo spazio, le culture, le ideologie hanno esplorato, e continuano ad esplorare, modi alternativi di vivere.
04
aprile 2019
Greg Rook – Honyocker
Dal 04 aprile al 05 maggio 2019
arte contemporanea
Location
FABBRICA DEL VAPORE
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Vernissage
4 Aprile 2019, ore 18.30
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