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Giulio Paolini – Promemoria
Mostra personale di Giulio Paolini. L’artista presenta il suo ultimo libro d’artista “Promemoria” (2017), insieme ad una scelta di opere appositamente selezionate per la mostra.
Comunicato stampa
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Dopo oltre quarant’anni di amicizia e sodalizio professionale tra Giulio Paolini e Marco Noire, l’artista presenta – negli spazi della Noire Gallery – il libro recentemente realizzato dal titolo Promemoria (2017), unitamente ad una selezione di opere riunite in occasione di questa mostra.
Nelle parole di Paolini Promemoria si compone di nove tavole, ovvero “Nove apparizioni, visioni memorabili dalle stanze del Castello di Rivoli, museo d’arte contemporanea”. L’osservatore viene condotto in visita a un museo immaginario, teatro di inaspettati incontri con protagonisti dell’arte e della letteratura di diverse epoche. Un cortocircuito temporale che riunisce nelle sale del Museo figure da sempre care all’autore, lui stesso discreta apparizione a fianco di tanto illustri “ospiti”.
Luigi Pirandello è il primo personaggio a essere evocato in quanto figura ispiratrice del primo progetto espositivo (mai realizzato) di Paolini dal titolo Ipotesi per una mostra (1963), in cui l’artista avrebbe affrontato per la prima volta il tema dell’identità dello spettatore quale parte integrante dell’opera.
Le altre otto tavole presentano in ordine di apparizione: Raymond Roussel, Marcel Duchamp, Lucio Fontana, Fausto Melotti, Giorgio de Chirico, Italo Calvino, Salvador Dalì e infine Fernando Pessoa, figure che ci conducono in una speciale “visita guidata” sulle tracce dell’opera paoliniana.
A rendere omaggio a Promemoria viene presentata in mostra una scelta di opere, una sorta di racconto per immagini che si estende su un arco cronologico di oltre quarant’anni: da Ciò che non ha limiti e che per la sua stessa natura non ammette limitazioni di sorta (1968), volume costituito dalla trascrizione di tutte le lettere, spaziate sul bianco della pagina, dei nomi contenuti all’epoca sul taccuino dell’artista a Galleria (1974), cinque collages di ritratti di musicisti la cui identità è celata alla vista dell’osservatore; fino a Quattro illustrazioni per “L’Arte e lo spazio” (1983-2009), tavole che riflettono sullo scritto del filosofo tedesco Martin Heidegger; a Aula di disegno (2005) celebrazione della pratica del disegno come momento originario di ogni rappresentazione e, infine, Niente e subito (2006), opera in cui matita e foglio, strumenti primari del fare artistico, sono sospesi nell’attesa di porsi in contatto.
Tutte le opere in mostra riflettono sull'enigma dell’atto creativo, sia evocando protagonisti dell’arte, della musica, del teatro e della letteratura sia celebrandone gli strumenti: la scrittura e il disegno.
Un ringraziamento speciale a Bettina Della Casa per la sua preziosa collaborazione.
Nelle parole di Paolini Promemoria si compone di nove tavole, ovvero “Nove apparizioni, visioni memorabili dalle stanze del Castello di Rivoli, museo d’arte contemporanea”. L’osservatore viene condotto in visita a un museo immaginario, teatro di inaspettati incontri con protagonisti dell’arte e della letteratura di diverse epoche. Un cortocircuito temporale che riunisce nelle sale del Museo figure da sempre care all’autore, lui stesso discreta apparizione a fianco di tanto illustri “ospiti”.
Luigi Pirandello è il primo personaggio a essere evocato in quanto figura ispiratrice del primo progetto espositivo (mai realizzato) di Paolini dal titolo Ipotesi per una mostra (1963), in cui l’artista avrebbe affrontato per la prima volta il tema dell’identità dello spettatore quale parte integrante dell’opera.
Le altre otto tavole presentano in ordine di apparizione: Raymond Roussel, Marcel Duchamp, Lucio Fontana, Fausto Melotti, Giorgio de Chirico, Italo Calvino, Salvador Dalì e infine Fernando Pessoa, figure che ci conducono in una speciale “visita guidata” sulle tracce dell’opera paoliniana.
A rendere omaggio a Promemoria viene presentata in mostra una scelta di opere, una sorta di racconto per immagini che si estende su un arco cronologico di oltre quarant’anni: da Ciò che non ha limiti e che per la sua stessa natura non ammette limitazioni di sorta (1968), volume costituito dalla trascrizione di tutte le lettere, spaziate sul bianco della pagina, dei nomi contenuti all’epoca sul taccuino dell’artista a Galleria (1974), cinque collages di ritratti di musicisti la cui identità è celata alla vista dell’osservatore; fino a Quattro illustrazioni per “L’Arte e lo spazio” (1983-2009), tavole che riflettono sullo scritto del filosofo tedesco Martin Heidegger; a Aula di disegno (2005) celebrazione della pratica del disegno come momento originario di ogni rappresentazione e, infine, Niente e subito (2006), opera in cui matita e foglio, strumenti primari del fare artistico, sono sospesi nell’attesa di porsi in contatto.
Tutte le opere in mostra riflettono sull'enigma dell’atto creativo, sia evocando protagonisti dell’arte, della musica, del teatro e della letteratura sia celebrandone gli strumenti: la scrittura e il disegno.
Un ringraziamento speciale a Bettina Della Casa per la sua preziosa collaborazione.
11
aprile 2019
Giulio Paolini – Promemoria
Dall'undici aprile al 10 maggio 2019
arte contemporanea
Location
NOIRE GALLERY – VIA PIOSSASCO
Torino, Via Piossasco, 29, (Torino)
Torino, Via Piossasco, 29, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10-18
Vernissage
11 Aprile 2019, h 18.00 - 20.30
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