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Sulle tracce di Tex
L’esposizione ripercorre attraverso una puntuale ricostruzione filologica la grande avventura di Tex Willer, icona del fumetto del Novecento, simbolo e riferimento nell’immaginario collettivo di almeno tre generazioni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Esiste un Tex del terzo millennio? E se esiste, quale immagine lo contraddistingue
a cinquantasei anni dall’esordio in edicola? Quanto è rimasto dell’impostazione che gli
autori – Gianluigi Bonelli per i testi e Aurelio Galleppini per i disegni – seppero assegnargli
nel lontano 1948? A questa e ad altre domande cerca di dare una risposta la
mostra “Sulle tracce di Tex”, curata da Roberto Festi, che prosegue il suo tour italiano
negli spazi del Complesso Museale di Santa Maria della Scala di Siena. La rassegna
- organizzata da esaExpo e dal Comune di Siena, Assessorato alle Attività Culturali, in
collaborazione con Sergio Bonelli Editore e con Studio Universal, e con il sostegno
della Fondazione Monte dei Paschi di Siena - resterà aperta tutti i giorni dal 25 settembre
al 31 ottobre, dalle 10.30 alle 18.30. Il biglietto, che permette la visita all’intero
Complesso Museale, è in vendita a 6 euro (intero), 4,50 euro (ridotto gruppi) e 3,50
euro (ridotto studenti). Informazioni agli uffici dell’Assessorato alle Attività Culturali
(tel. 0577-292226) e alla segreteria del Complesso Museale di Santa Maria della
Scala (tel. 0577-224811/224835) www.infoscala.comune.siena.it.
L’esposizione ripercorre attraverso una puntuale ricostruzione filologica la grande
avventura di Tex Willer, icona del fumetto del Novecento, simbolo e riferimento nell’immaginario
collettivo di almeno tre generazioni. Fuorilegge e capo indiano, ranger
“raddrizzatore di torti” – più attento però alla giustizia che alle leggi – Tex è riuscito ad
affascinare, cavalcando i tempi e le mode, un vastissimo pubblico di lettori (non solo
giovani) per trasformarsi – assieme alla Casa editrice che lo produce – da piccola e quasi
improvvisata realtà artigianale, in una “macchina” supportata da uno staff creativo e tecnico
degno di una grande impresa.
Tex è un eroe vero, capace di tener saldo ancora oggi il mito western, fenomeno
cinematografico dilagante negli anni Cinquanta ma in totale abbandono dopo la fortunata,
e ultima, stagione del western all’italiana (1964-1978). Egli interpreta sogni, simboli
e mito della frontiera, metafore della vita e dell’avventura con racconti da manuale, nati
dalla fantasia e dall’estro creativo di Gianluigi Bonelli (1908-2001), il papà di Tex, che
lo ha condotto per mano per oltre quarant’anni.
La mostra – suddivisa in più sezioni – offre la possibilità di rileggere, attraverso i
molti materiali originali, tutto l’iter dell’avventura texiana. Dai creatori – Bonelli e Galep
– alla vicenda editoriale (ricostruita con la presentazione delle collane), complessa solo
come può esserlo un piccolo fenomeno “in progress” a cui arrise, sin dagli anni Sessanta,
un successo sempre crescente.
Sezioni specifiche sono dedicate ad Aurelio Galleppini (1917-1994), il creatore
grafico, analizzato attraverso la mutazione del segno del “suo” Tex, disegnato senza
soluzione di continuità per quasi cinquant’anni e agli altri disegnatori che lo affiancatex
foglio lettera comunicato 9-09-2004 9:06 Pagina 1
rono: un gruppo di trenta professionisti tra i quali spicca Giovanni Ticci, senese, uno
degli autori maggiormente amati dal pubblico texiano. A lui, e alla sua arte, è idealmente
dedicata la tappa toscana dell’esposizione. Un capitolo ulteriore analizza l’“Albo speciale”,
il Tex annuale, affidato da Sergio Bonelli ad artisti internazionali che per la prima
volta sono chiamati, con il loro stile e la loro bravura grafica, ad interpretare le avventure
del Ranger. Un brano affascinante (sono ormai 18 i disegnatori che lo hanno realizzato)
che mostra come interventi specifici non alterino il fascino e il pathos narrativo dei
nuovi episodi ma anzi siano in grado di aggiungervi un’ulteriore peculiare chiave di lettura.
Con “Tex nel mondo”, sezione dedicata alle edizioni internazionali, si ricostruisce
il successo editoriale del fumetto bonelliano, esportato in oltre venti paesi e presente
nelle edicole di mezzo mondo fin dai primi anni Cinquanta (dal Brasile alla Francia,
dai paesi del Nord alla Spagna, dagli USA alla Turchia, sino alle versioni in lingua ebraica,
tamil, tedesca e slovena).
Il nuovo Tex nasce dalla penna di Claudio Nizzi, Mauro Boselli e di altri pochi
selezionati autori, compreso Guido Nolitta – alias Sergio Bonelli – figlio di Gianluigi e
proprietario della Casa Editrice milanese. Oggi Tex appare più che mai una realtà granitica,
sceneggiato e disegnato con regole ferree e riproposto nei suoi episodi storici dalle
ristampe organiche delle vecchie storie, apprezzatissime dai lettori. Una ricca e inedita
sezione della mostra (“Dal soggetto all’edicola”) analizza proprio questo aspetto indagando
in modo approfondito la nascita e lo sviluppo di una singola storia, mettendo in
evidenza i ruoli di soggettista, autore dei testi e disegnatore, passando attraverso il lavoro
redazionale e di controllo sino alla fase di stampa e alla distribuzione in edicola: un
periodo che occupa mediamente da due a tre anni. Un approfondimento storico confronta
i metodi di lavorazione del passato con i sistemi attuali.
Conclude l’esposizione la sezione “Tex e il western made in Italy” – realizzata
in collaborazione con il Canale di Cinema Studio Universal (SKY) – che propone un percorso
video, attraverso speciali, interviste, filmati e curiosità sul personaggio di Tex e sul
mondo del cinema western prodotto in Italia dal periodo che va dal 1960 alla fine degli
anni Settanta.
Oltre duecento i pezzi in mostra, con un centinaio di tavole originali, molte delle
quali – a firma Galleppini – esposte per la prima volta, accompagnate dagli albi originali,
veri e propri oggetti culto del collezionismo texiano, e da suggestive scenografie.
La mostra è corredata da un ricco catalogo a firma di prestigiosi autori (Giulio
Giorello, Brunetto Salvarani, Roberto Festi, Moreno Burattini, Maurizio Scudiero,
Odoardo Semellini e Stefano della Casa) che, “sulle tracce di Tex”, traducono in commenti
critici e analisi storiche le tematiche dell’esposizione. Il catalogo è arricchito dall’episodio
“Un caldo pomeriggio”, una storia breve di Tex scritta da Guido Nolitta e
disegnata da Giovanni Ticci.
a cinquantasei anni dall’esordio in edicola? Quanto è rimasto dell’impostazione che gli
autori – Gianluigi Bonelli per i testi e Aurelio Galleppini per i disegni – seppero assegnargli
nel lontano 1948? A questa e ad altre domande cerca di dare una risposta la
mostra “Sulle tracce di Tex”, curata da Roberto Festi, che prosegue il suo tour italiano
negli spazi del Complesso Museale di Santa Maria della Scala di Siena. La rassegna
- organizzata da esaExpo e dal Comune di Siena, Assessorato alle Attività Culturali, in
collaborazione con Sergio Bonelli Editore e con Studio Universal, e con il sostegno
della Fondazione Monte dei Paschi di Siena - resterà aperta tutti i giorni dal 25 settembre
al 31 ottobre, dalle 10.30 alle 18.30. Il biglietto, che permette la visita all’intero
Complesso Museale, è in vendita a 6 euro (intero), 4,50 euro (ridotto gruppi) e 3,50
euro (ridotto studenti). Informazioni agli uffici dell’Assessorato alle Attività Culturali
(tel. 0577-292226) e alla segreteria del Complesso Museale di Santa Maria della
Scala (tel. 0577-224811/224835) www.infoscala.comune.siena.it.
L’esposizione ripercorre attraverso una puntuale ricostruzione filologica la grande
avventura di Tex Willer, icona del fumetto del Novecento, simbolo e riferimento nell’immaginario
collettivo di almeno tre generazioni. Fuorilegge e capo indiano, ranger
“raddrizzatore di torti” – più attento però alla giustizia che alle leggi – Tex è riuscito ad
affascinare, cavalcando i tempi e le mode, un vastissimo pubblico di lettori (non solo
giovani) per trasformarsi – assieme alla Casa editrice che lo produce – da piccola e quasi
improvvisata realtà artigianale, in una “macchina” supportata da uno staff creativo e tecnico
degno di una grande impresa.
Tex è un eroe vero, capace di tener saldo ancora oggi il mito western, fenomeno
cinematografico dilagante negli anni Cinquanta ma in totale abbandono dopo la fortunata,
e ultima, stagione del western all’italiana (1964-1978). Egli interpreta sogni, simboli
e mito della frontiera, metafore della vita e dell’avventura con racconti da manuale, nati
dalla fantasia e dall’estro creativo di Gianluigi Bonelli (1908-2001), il papà di Tex, che
lo ha condotto per mano per oltre quarant’anni.
La mostra – suddivisa in più sezioni – offre la possibilità di rileggere, attraverso i
molti materiali originali, tutto l’iter dell’avventura texiana. Dai creatori – Bonelli e Galep
– alla vicenda editoriale (ricostruita con la presentazione delle collane), complessa solo
come può esserlo un piccolo fenomeno “in progress” a cui arrise, sin dagli anni Sessanta,
un successo sempre crescente.
Sezioni specifiche sono dedicate ad Aurelio Galleppini (1917-1994), il creatore
grafico, analizzato attraverso la mutazione del segno del “suo” Tex, disegnato senza
soluzione di continuità per quasi cinquant’anni e agli altri disegnatori che lo affiancatex
foglio lettera comunicato 9-09-2004 9:06 Pagina 1
rono: un gruppo di trenta professionisti tra i quali spicca Giovanni Ticci, senese, uno
degli autori maggiormente amati dal pubblico texiano. A lui, e alla sua arte, è idealmente
dedicata la tappa toscana dell’esposizione. Un capitolo ulteriore analizza l’“Albo speciale”,
il Tex annuale, affidato da Sergio Bonelli ad artisti internazionali che per la prima
volta sono chiamati, con il loro stile e la loro bravura grafica, ad interpretare le avventure
del Ranger. Un brano affascinante (sono ormai 18 i disegnatori che lo hanno realizzato)
che mostra come interventi specifici non alterino il fascino e il pathos narrativo dei
nuovi episodi ma anzi siano in grado di aggiungervi un’ulteriore peculiare chiave di lettura.
Con “Tex nel mondo”, sezione dedicata alle edizioni internazionali, si ricostruisce
il successo editoriale del fumetto bonelliano, esportato in oltre venti paesi e presente
nelle edicole di mezzo mondo fin dai primi anni Cinquanta (dal Brasile alla Francia,
dai paesi del Nord alla Spagna, dagli USA alla Turchia, sino alle versioni in lingua ebraica,
tamil, tedesca e slovena).
Il nuovo Tex nasce dalla penna di Claudio Nizzi, Mauro Boselli e di altri pochi
selezionati autori, compreso Guido Nolitta – alias Sergio Bonelli – figlio di Gianluigi e
proprietario della Casa Editrice milanese. Oggi Tex appare più che mai una realtà granitica,
sceneggiato e disegnato con regole ferree e riproposto nei suoi episodi storici dalle
ristampe organiche delle vecchie storie, apprezzatissime dai lettori. Una ricca e inedita
sezione della mostra (“Dal soggetto all’edicola”) analizza proprio questo aspetto indagando
in modo approfondito la nascita e lo sviluppo di una singola storia, mettendo in
evidenza i ruoli di soggettista, autore dei testi e disegnatore, passando attraverso il lavoro
redazionale e di controllo sino alla fase di stampa e alla distribuzione in edicola: un
periodo che occupa mediamente da due a tre anni. Un approfondimento storico confronta
i metodi di lavorazione del passato con i sistemi attuali.
Conclude l’esposizione la sezione “Tex e il western made in Italy” – realizzata
in collaborazione con il Canale di Cinema Studio Universal (SKY) – che propone un percorso
video, attraverso speciali, interviste, filmati e curiosità sul personaggio di Tex e sul
mondo del cinema western prodotto in Italia dal periodo che va dal 1960 alla fine degli
anni Settanta.
Oltre duecento i pezzi in mostra, con un centinaio di tavole originali, molte delle
quali – a firma Galleppini – esposte per la prima volta, accompagnate dagli albi originali,
veri e propri oggetti culto del collezionismo texiano, e da suggestive scenografie.
La mostra è corredata da un ricco catalogo a firma di prestigiosi autori (Giulio
Giorello, Brunetto Salvarani, Roberto Festi, Moreno Burattini, Maurizio Scudiero,
Odoardo Semellini e Stefano della Casa) che, “sulle tracce di Tex”, traducono in commenti
critici e analisi storiche le tematiche dell’esposizione. Il catalogo è arricchito dall’episodio
“Un caldo pomeriggio”, una storia breve di Tex scritta da Guido Nolitta e
disegnata da Giovanni Ticci.
25
settembre 2004
Sulle tracce di Tex
Dal 25 settembre al 31 ottobre 2004
disegno e grafica
Location
SANTA MARIA DELLA SCALA
Siena, Piazza Del Duomo, 2, (Siena)
Siena, Piazza Del Duomo, 2, (Siena)
Biglietti
Il biglietto, che permette la visita all’intero
Complesso Museale, è in vendita a 6 euro (intero), 4,50 euro (ridotto gruppi) e 3,50
euro (ridotto studenti)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.30 alle 18.30



