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Karin Davie
Originaria del Canada ma trapiantata a New York all’inizio degli anni Novanta, Davie si è subito distinta grazie ad una pittura inedita e conflittuale, in cui astrazione e rappresentazione si fondono nel seducente tentativo di nascondere e rivelare al tempo stesso i soggetti delle sue opere.
Comunicato stampa
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La Galleria Il Capricorno è lieta di annunciare la prima personale italiana dell’artista newyorkese Karin Davie.
Originaria del Canada ma trapiantata a New York all’inizio degli anni Novanta, Davie si è subito distinta grazie ad una pittura inedita e conflittuale, in cui astrazione e rappresentazione si fondono nel seducente tentativo di nascondere e rivelare al tempo stesso i soggetti delle sue opere. La matrice di tal modo di concepire la pittura è eclettica e trova le sue origini sia nell’Action Painting di Jackson Pollock che nei giochi visivi dell’Optical Art. Il lavoro di Davie non è però frutto di procedimenti istintivi o scientifici, ma di una precisa traduzione astratta di un vocabolario ispirato principalmente al corpo umano – sia dell’artista che dello spettatore – e al suo rapporto con la tela.
Se nelle prime opere era la tensione gestuale dell’artista ad essere espressa in un carnevalesco gioco di figure in movimento, negli ultimi lavori è il corpo stesso a conquistarsi il ruolo di soggetto, riproponendosi in un caleidoscopio insieme di forme e colori che il formato della tela sembra riuscire a trattenere a stento, creando un effetto non dissimile a quello di uno specchio deformante che riflette non solo la fisicità ma anche la psicologia dello spettatore.
In occasione della mostra veneziana, l’artista presenterà dieci oli su tela della serie “Heart’s Guest”, realizzata negli ultimi due anni.
Karin Davie è nata a Toronto nel 1965. Vive e lavora a New York.
Ha partecipato a Project 63 al Museum of Modern Art di New York (1998), a Hypermental alla Kunsthaus di Zurigo e a Against the Wall: Painting Against the Grid, Surface, Frame all’Institute of Contemporary Art di Filadelfia.
Ha inoltre tenuto esposizioni personali in numerose gallerie e istituzioni, tra cui la Mary Boone Gallery (1999 e 2002) e la Marianne Boesky Gallery di New York (1999), White Cube a Londra (2001) e Site Santa Fe in New Mexico (2003).
Un’esaudiente retrospettiva sugli ultimi dieci anni del suo lavoro verrà presto pubblicata da Rizzoli.
Originaria del Canada ma trapiantata a New York all’inizio degli anni Novanta, Davie si è subito distinta grazie ad una pittura inedita e conflittuale, in cui astrazione e rappresentazione si fondono nel seducente tentativo di nascondere e rivelare al tempo stesso i soggetti delle sue opere. La matrice di tal modo di concepire la pittura è eclettica e trova le sue origini sia nell’Action Painting di Jackson Pollock che nei giochi visivi dell’Optical Art. Il lavoro di Davie non è però frutto di procedimenti istintivi o scientifici, ma di una precisa traduzione astratta di un vocabolario ispirato principalmente al corpo umano – sia dell’artista che dello spettatore – e al suo rapporto con la tela.
Se nelle prime opere era la tensione gestuale dell’artista ad essere espressa in un carnevalesco gioco di figure in movimento, negli ultimi lavori è il corpo stesso a conquistarsi il ruolo di soggetto, riproponendosi in un caleidoscopio insieme di forme e colori che il formato della tela sembra riuscire a trattenere a stento, creando un effetto non dissimile a quello di uno specchio deformante che riflette non solo la fisicità ma anche la psicologia dello spettatore.
In occasione della mostra veneziana, l’artista presenterà dieci oli su tela della serie “Heart’s Guest”, realizzata negli ultimi due anni.
Karin Davie è nata a Toronto nel 1965. Vive e lavora a New York.
Ha partecipato a Project 63 al Museum of Modern Art di New York (1998), a Hypermental alla Kunsthaus di Zurigo e a Against the Wall: Painting Against the Grid, Surface, Frame all’Institute of Contemporary Art di Filadelfia.
Ha inoltre tenuto esposizioni personali in numerose gallerie e istituzioni, tra cui la Mary Boone Gallery (1999 e 2002) e la Marianne Boesky Gallery di New York (1999), White Cube a Londra (2001) e Site Santa Fe in New Mexico (2003).
Un’esaudiente retrospettiva sugli ultimi dieci anni del suo lavoro verrà presto pubblicata da Rizzoli.
25
settembre 2004
Karin Davie
Dal 25 settembre al 25 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL CAPRICORNO
Venezia, San Marco, 1994, (Venezia)
Venezia, San Marco, 1994, (Venezia)
Orario di apertura
11.00-13.00 e 17.30-20.00
Vernissage
25 Settembre 2004, ore 18.00
Autore




