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Il destino della scultura
Un convegno” – sottolinea Riccardo Cordero, scultore e presidente APA – “che vuole essere un momento di riflessione sulla situazione della scultura contemporanea, sulla sua realtà e come dice il titolo dare indicazioni sul suo destino.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Promossa dalla Regione Piemonte e organizzata dall'APA Associazione Piemontese Arte, si terrà mercoledì 15 settembre, alle ore 16,30, nella Sala Conferenze della GAM, la conferenza dibattito su «Il destino della scultura».
Proposto in occasione della mostra «Scultura Inernazionale ad Agliè, 2004», che nei 3 mesi dall’inaugurazione ha già visto la presenza di oltre 25.000 visitatori, e della grande retrospettiva «Medardo Rosso. Le origini della scultura moderna», che si aprirà il 9 settembre nella Sala Mostre Temporanee della GAM-Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, questo incontro rappresenta l'ideale proseguimento del Convegno sui parchi scultura, che aveva avuto luogo nel 2000 nelle sale della Villa dei Laghi nel parco de La Mandria alla Venaria Reale, in occasione della mostra «The eye of the storm», curata dal critico inglese Victor de Circasia.
“Un convegno” - sottolinea Riccardo Cordero, scultore e presidente APA - “che vuole essere un momento di riflessione sulla situazione della scultura contemporanea, sulla sua realtà e come dice il titolo dare indicazioni sul suo destino”.
A questo nuovo appuntamento con gli aspetti, i destini e l'evoluzione del linguaggio della scultura nel nuovo millennio, hanno aderito Giampiero Leo, Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, e i relatori:
Pier Giovanni Castagnoli «Singolare e/o Plurale»;
Luciano Caramel «La scultura si mette in discussione da Rosso a Rodin alle ultime tendenze»;
Fabrizio D'Amico «Scultura fuori strada»;
Carlo Olmo «Arte pubblica»;
Francesco Tedeschi «Scultura come «antiscultura»»;
Mauro Staccioli «La misura dell'ulivo»
Massimo Kaufmann «La mia ultima scultura».
La scultura appare, in ogni caso, il segno di una ricerca che va al di là del modellato o della materia, per affidare alla tensione espressionistica della forma il senso profondo dell'umana esistenza, del rapporto tra l'opera e l'ambiente circostante, tra gli elementi che caratterizzano la composizione e l'interiore poetica dell'artista.
“Il successo decretato dal pubblico alle mostre di scultura nei parchi” afferma l'Assessore regionale Giampiero Leo “ed ancor più alle opere eseguite e collocate sul territorio regionale, con il premio di scultura della Regione Piemonte, ci spingono alla prosecuzione ed al consolidamento del percorso intrapreso verso la fruizione pubblica dell'opera d'arte, confermando che spesso la scultura può essere veicolo fondamentale di riqualificazione di aree urbane e periferie”.
Proposto in occasione della mostra «Scultura Inernazionale ad Agliè, 2004», che nei 3 mesi dall’inaugurazione ha già visto la presenza di oltre 25.000 visitatori, e della grande retrospettiva «Medardo Rosso. Le origini della scultura moderna», che si aprirà il 9 settembre nella Sala Mostre Temporanee della GAM-Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, questo incontro rappresenta l'ideale proseguimento del Convegno sui parchi scultura, che aveva avuto luogo nel 2000 nelle sale della Villa dei Laghi nel parco de La Mandria alla Venaria Reale, in occasione della mostra «The eye of the storm», curata dal critico inglese Victor de Circasia.
“Un convegno” - sottolinea Riccardo Cordero, scultore e presidente APA - “che vuole essere un momento di riflessione sulla situazione della scultura contemporanea, sulla sua realtà e come dice il titolo dare indicazioni sul suo destino”.
A questo nuovo appuntamento con gli aspetti, i destini e l'evoluzione del linguaggio della scultura nel nuovo millennio, hanno aderito Giampiero Leo, Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, e i relatori:
Pier Giovanni Castagnoli «Singolare e/o Plurale»;
Luciano Caramel «La scultura si mette in discussione da Rosso a Rodin alle ultime tendenze»;
Fabrizio D'Amico «Scultura fuori strada»;
Carlo Olmo «Arte pubblica»;
Francesco Tedeschi «Scultura come «antiscultura»»;
Mauro Staccioli «La misura dell'ulivo»
Massimo Kaufmann «La mia ultima scultura».
La scultura appare, in ogni caso, il segno di una ricerca che va al di là del modellato o della materia, per affidare alla tensione espressionistica della forma il senso profondo dell'umana esistenza, del rapporto tra l'opera e l'ambiente circostante, tra gli elementi che caratterizzano la composizione e l'interiore poetica dell'artista.
“Il successo decretato dal pubblico alle mostre di scultura nei parchi” afferma l'Assessore regionale Giampiero Leo “ed ancor più alle opere eseguite e collocate sul territorio regionale, con il premio di scultura della Regione Piemonte, ci spingono alla prosecuzione ed al consolidamento del percorso intrapreso verso la fruizione pubblica dell'opera d'arte, confermando che spesso la scultura può essere veicolo fondamentale di riqualificazione di aree urbane e periferie”.
15
settembre 2004
Il destino della scultura
15 settembre 2004
incontro - conferenza
Location
GAM – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Torino, Via Magenta, 31, (Torino)
Torino, Via Magenta, 31, (Torino)
Vernissage
15 Settembre 2004, ore 16,30



