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Periferica
Bordi, angoli, perimetri, margini. le periferie dei luoghi reali diventano il centro propulsivo dello sguardo contemporaneo. Gli estremi laterali destano l’attenzione collettiva, appartenendo alla storia di una comunità sociale e al suo futuro espansivo.
Comunicato stampa
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Periferie, ormai, come ulteriori centri dove lo sconfinamento nella perdita si sente dietro l'ultimo muro, quello che separa lo sguardo dall'orizzonte di un altro nulla da riempire.
Città così simili alle nostre, luoghi che ci appartengono nel profondo, dimensioni evocative del quotidiano prosaico. Lo sguardo pittorico dilaga dentro la superficie del realismo apparente. Palazzi e strutture che sentiamo plausibili ma che non sono mai un solo posto tra tanti. La vera astrazione vive qui, dentro gli archetipi dello sguardo, nelle periferie che chiedono tipicità poetica e l'intensa pulsazione dei protagonisti anonimi.
LUCA PIOVACCARI conferma la sua contaminazione tra acetato fotografico e radici pittoriche della materia stampabile. Ci racconta alcuni palazzi di un'Italia irriconoscibile, scrutando cieli che spingono sul cemento armato, strade che distendono la tensione verticale della periferia. Le sue opere, morbide al tocco del vento, scivolano nei grigi, dentro bianconeri in cui tutto diviene silenzioso, muto come l'acquario nebbioso della civiltà stanca.
MASSIMO ROSSETTI adatta il suo olio alla carta tesa. Ammorbidisce la visione, dilata il colore nella liquida atmosfera dei campi lunghi. I palazzi si trasformano in dentature armoniche dentro la paura del vuoto residenziale. L'anonimato edilizio grida la propria poesia sotto cieli che incombono come densi soffitti. La visione panoramica mostra la strana normalità che circonda, la deriva della comunità umana, il confine nascosto tra verità e follia.
SANTO TOMAINO sottolinea il vigore lancinante dell'olio su tela. Invoca il potere taumaturgico della pittura mastodontica. Grida come una fiera preveggente che vede il futuro nel motore della comune memoria. La sua periferia è, in fondo, la storia cerebrale del novecento selvaggio. Dove ogni quadro si trasforma nel superamento delle retoriche stilistiche. Con una periferia che incarna la consapevolezza dei guerrieri giusti ma soli.
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Perifericamente, anche se tutto si "centralizza" nella logica del singolo sguardo, la sala Romberg Arte Club presenta alcuni recenti lavori e il nuovo catalogo di BENEDETTO DI FRANCESCO. Che, come racconta Gianluca Marziani in catalogo, " rappresenta un rinsaldamento tra storia geografica, innovazione mentale e qualità estetica dell'immaginario figurativo. La sua pittura coglie fermenti che ribaltano le tradizioni forti del singolo territorio, le memorie arcaiche da rievocare con eventi collettivi in cui le generazioni sentono la qualità filtrata della Storia."
Città così simili alle nostre, luoghi che ci appartengono nel profondo, dimensioni evocative del quotidiano prosaico. Lo sguardo pittorico dilaga dentro la superficie del realismo apparente. Palazzi e strutture che sentiamo plausibili ma che non sono mai un solo posto tra tanti. La vera astrazione vive qui, dentro gli archetipi dello sguardo, nelle periferie che chiedono tipicità poetica e l'intensa pulsazione dei protagonisti anonimi.
LUCA PIOVACCARI conferma la sua contaminazione tra acetato fotografico e radici pittoriche della materia stampabile. Ci racconta alcuni palazzi di un'Italia irriconoscibile, scrutando cieli che spingono sul cemento armato, strade che distendono la tensione verticale della periferia. Le sue opere, morbide al tocco del vento, scivolano nei grigi, dentro bianconeri in cui tutto diviene silenzioso, muto come l'acquario nebbioso della civiltà stanca.
MASSIMO ROSSETTI adatta il suo olio alla carta tesa. Ammorbidisce la visione, dilata il colore nella liquida atmosfera dei campi lunghi. I palazzi si trasformano in dentature armoniche dentro la paura del vuoto residenziale. L'anonimato edilizio grida la propria poesia sotto cieli che incombono come densi soffitti. La visione panoramica mostra la strana normalità che circonda, la deriva della comunità umana, il confine nascosto tra verità e follia.
SANTO TOMAINO sottolinea il vigore lancinante dell'olio su tela. Invoca il potere taumaturgico della pittura mastodontica. Grida come una fiera preveggente che vede il futuro nel motore della comune memoria. La sua periferia è, in fondo, la storia cerebrale del novecento selvaggio. Dove ogni quadro si trasforma nel superamento delle retoriche stilistiche. Con una periferia che incarna la consapevolezza dei guerrieri giusti ma soli.
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Perifericamente, anche se tutto si "centralizza" nella logica del singolo sguardo, la sala Romberg Arte Club presenta alcuni recenti lavori e il nuovo catalogo di BENEDETTO DI FRANCESCO. Che, come racconta Gianluca Marziani in catalogo, " rappresenta un rinsaldamento tra storia geografica, innovazione mentale e qualità estetica dell'immaginario figurativo. La sua pittura coglie fermenti che ribaltano le tradizioni forti del singolo territorio, le memorie arcaiche da rievocare con eventi collettivi in cui le generazioni sentono la qualità filtrata della Storia."
18
settembre 2004
Periferica
Dal 18 settembre al 18 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA [vecchia sede]
Latina, Via San Carlo Da Sezze, 18, (Latina)
Latina, Via San Carlo Da Sezze, 18, (Latina)
Orario di apertura
10,00/13,00 – 16,00/19,30
Vernissage
18 Settembre 2004, ore 18:00
Curatore




