MAGIONCALDA

di profonde radici liguri, vive e lavora a Genova e Gazzano. Frequenta l’accademia di Belle Arti di Genova.Negli anni ’60 entra a far parte dell’Associazione Pittori di Palazzo Rosso. Negli anni ’90 si avvicina all’acrilico trasformando il suo stile verso una linea più astratta.Numerose le esposizioni e premi. Nel 2004 riceve riconoscimenti ad Arenzano, nella Rassegna"Il trenino e il paesaggio", dove gli è attribuito il Premio Targa Provincia di Genova, per la sintetica immagine, pulizia del tratto e la sceneggiatura metafisica della composizione.
VEDUTE DI MAGIA

Carlo Aurelio Magioncalda, giunge ad Albissola come un bambino viene incontro al mare, con una gioia e trepidazione, sentimenti che non coglievo da tempo.

E’ con la stessa gioia che Bludiprussia ospiterà dodici sue opere, e la visione di queste tele, ci consentirà di trarre emozioni e indagare nella sua poesia.La costante, il filo conduttore, l’elemento univoco è la magia della sua narrazione. Come un mago, imbastisce e dipinge vedute oniriche, colora le emozioni vissute, in una sorta di diario della memoria. Prevalentemente ci parla del mare, inteso come spazio aperto e palcoscenico di una rappresentazione pittorica priva di fronzoli dove solo l’essenzialità del segno, della linea e della luce, trovano la loro esaltazione.

La "regalità" del suo nome è sicuramente proporzionale alla quantità del suo impegno, professionalità e voglia di stupire.

Benvenuto ad Albissola.....


Paola Grappiolo Presidente Centro Artistico e Culturale Bludiprussia.



A MAGION VEDUTA


Fin dall’antichità il paesaggio ha sollecitato la fantasia dell’uomo in quanto sfondo per il dipanarsi della sua attività; basti pensare alle prime testimonianze pittoriche in cui scene di caccia e di vita quotidiana erano spesso affiancate a scorci di natura. Genere autonomo nel corso del ‘600, con il Romanticismo e l’Impressionismo, lo spettacolo naturale risulta l’indiscusso protagonista di importanti cicli pittorici.

Malgrado i mutati scenari dell’arte contemporanea, il paesaggio continua, seppure seguendo diversi linguaggi interpretativi, a permanere nei repertori di quanti ad esso si ispirano, spesso non più come luogo fisico dell’accadere, ma in quanto rievocazione mentale di luoghi del sentire, del rimembrare.

Carlo Aurelio Mangioncalda è artista di natura in quanto è da essa che il suo fare pittorico trae nutrimento. Nella sua produzione realizzata in acrilico dagli anni ’90, risulta protagonista l’ambiente ligure, in cui si ispirano opere in cui la rastremazione figurale si accompagna a un paesaggio ricondotto alle sue linee essenziali, seguendo un percorso che lo conduce verso una comunicazione sempre più astraente. Il racconto ora si svolge attraverso il morbido movimento di profili collinari, più sovente attraverso le linee orizzontali di mare e cielo su cui l’unico elemento caratterizzante risulta talora la sagoma di una nave. Come l’imbarcazione diventa strumento di viaggio e metafora della vita così la vita dell’uomo diventa distacco dalla realtà, fuga, esplorazione verso nuovi e ignoti orizzonti, ricerca della propria identità. Non più rappresentazione, ma soggettiva rievocazione dunque; opera non più come riproduzione del mondo visibile, ma luogo del dispiegarsi di un ricordo, di una percezione decantata attraverso lo specchio interiore della nostra coscienza e fatta affiorare attraverso gli occhi della memoria.

Linee nette che si organizzano ordinatamente sulla tela sono le sembianze di sottili rispondenze tra il mondo interiore e l’immaginazione di una natura universale in quanto liberata del suo dettaglio.

Magioncalda evidenzia la sua "genovesità" attraverso le vedute, scorci paesaggistici a noi famigliari nei quali il mare, la nave che solca l’orizzonte, il sole che tramonta ricordano le suggestive immagini delle poesie montaliane.

Simona Poggi