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Paola Nasso
Molteplici sono i modi espressivi dell’arte di Paola Nasso, molte e molto dissimili tra loro le tecniche, i temi, le creazioni. Mai l’artista è stata sfiorata dal proposito d’essere univocamente riconoscibile come è prerogativa di chi cerca un pubblico o una redditizia fruibilità delle opere.
Comunicato stampa
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Venerdì 1 ottobre prossimo, alle ore 18.00, presso la galleria aRtelier di Milano, inaugura la personale di Paola Nasso. In esposizione quaranta incisioni dell’artista milanese.
“Molteplici sono i modi espressivi dell’arte di Paola Nasso, molte e molto dissimili tra loro le tecniche, i temi, le creazioni. Mai l’artista è stata sfiorata dal proposito d’essere univocamente riconoscibile come è prerogativa di chi cerca un pubblico o una redditizia fruibilità delle opere.
Difficile sarebbe considerare la sua arte prescindendo dalla coerente sobrietà del suo vivere. Ha la forza, la disincantata lucidità per esprimere una nobile leggerezza, come determinazione a discernere, accogliere ed affermare strenuamente una positività che sa sopportare e tacere le amare e dolorose difficoltà dell’esistere. L’inno alla levità non è solo simbolicamente racchiuso nelle piume di una pur deliziosa ciotola, ma è trasposto con delicata ironia in un uomo che conduce un accorato dialogo con piume quasi antropomorfizzate, capaci di evocare leggerezza o patimento, gioia o mestizia. E l’artista non sa resistere alla tentazione di riportare l’uomo nella sua dimensione minima, di recidere il legame che trattiene la piuma restituendole l’innata propensione alla libertà di volare.
Le figure degli acrobati, nuotatori, tuffatori, atleti e giocolieri, nella loro garbata eleganza, sono sintesi ed espressione di una visione simile in cui ancora la riduzione all’essenziale, al momento culminante dell’azione, al tratto che con più semplice immediatezza lo sintetizza, è tensione a una felice semplicità.
Paola poi taglia il metallo: la lastra incisa è sezionata, scomposta e reinventata in una ancor sospesa tensione all’astrazione, alla libera interpretazione di una precedente descrittività.
E’ una reinvenzione di nuovi equilibri, è una provocante esortazione a riconsiderare un frammento, la parte di un insieme che muta genera un’opera nuova, originale, diversa. Esortazione a non tener nulla come definitivo e ad aprirsi incessantemente al nuovo. E’ la provocazione colta di occhi di matura esperienza e ancora capaci di sincera meraviglia, di giovanile curiosità, e questa sapienza unita a questa freschezza creano il presupposto di un’arte tanto toccante” (Vittorio Calore)
“Molteplici sono i modi espressivi dell’arte di Paola Nasso, molte e molto dissimili tra loro le tecniche, i temi, le creazioni. Mai l’artista è stata sfiorata dal proposito d’essere univocamente riconoscibile come è prerogativa di chi cerca un pubblico o una redditizia fruibilità delle opere.
Difficile sarebbe considerare la sua arte prescindendo dalla coerente sobrietà del suo vivere. Ha la forza, la disincantata lucidità per esprimere una nobile leggerezza, come determinazione a discernere, accogliere ed affermare strenuamente una positività che sa sopportare e tacere le amare e dolorose difficoltà dell’esistere. L’inno alla levità non è solo simbolicamente racchiuso nelle piume di una pur deliziosa ciotola, ma è trasposto con delicata ironia in un uomo che conduce un accorato dialogo con piume quasi antropomorfizzate, capaci di evocare leggerezza o patimento, gioia o mestizia. E l’artista non sa resistere alla tentazione di riportare l’uomo nella sua dimensione minima, di recidere il legame che trattiene la piuma restituendole l’innata propensione alla libertà di volare.
Le figure degli acrobati, nuotatori, tuffatori, atleti e giocolieri, nella loro garbata eleganza, sono sintesi ed espressione di una visione simile in cui ancora la riduzione all’essenziale, al momento culminante dell’azione, al tratto che con più semplice immediatezza lo sintetizza, è tensione a una felice semplicità.
Paola poi taglia il metallo: la lastra incisa è sezionata, scomposta e reinventata in una ancor sospesa tensione all’astrazione, alla libera interpretazione di una precedente descrittività.
E’ una reinvenzione di nuovi equilibri, è una provocante esortazione a riconsiderare un frammento, la parte di un insieme che muta genera un’opera nuova, originale, diversa. Esortazione a non tener nulla come definitivo e ad aprirsi incessantemente al nuovo. E’ la provocazione colta di occhi di matura esperienza e ancora capaci di sincera meraviglia, di giovanile curiosità, e questa sapienza unita a questa freschezza creano il presupposto di un’arte tanto toccante” (Vittorio Calore)
01
ottobre 2004
Paola Nasso
Dal primo al 22 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTELIER
Milano, Via Paolo Frisi, 12, (Milano)
Milano, Via Paolo Frisi, 12, (Milano)
Orario di apertura
martedì - sabato ore 15.30-19.30
Vernissage
1 Ottobre 2004, ore 18.00



