Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Alberto Ghinzani – La libertà del racconto
La mostra di disegni recenti di Alberto Ghinzani, curata da Flavio Arensi e Marcello Riccioni per conto della Civica Raccolto del Disegno di Salò, raccoglie un corpo inedito di oltre 30 disegni e una decina di bozzetti per sculture.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Essa intende raccontare il percorso che dall’idea conduce alla realizzazione dell’opera scultorea, tuttavia individuando nella fase disegnata un’autonoma intenzione linguistica che l’autore, nel corso degli anni, sviluppa come materia autonoma. Il legame fra il disegno e Ghinzani, d’altronde, conduce lontano e si sviluppa parallelamente alla produzione delle più note sculture.
Questa esposizione, inoltre, rinnova il legame fra il maestro lombardo e la Civica Raccolta che, già a partire dagli anni Ottanta, contava in collezione alcuni disegni dell’artista, inseriti nel corpus ragguardevole di oltre seicento carte di autori del calibro di Sironi, Capogrossi, Licini, Fontana, Gnoli, Afro, De Pisis, Romolo Romani, e una lunga serie di artisti degli anni Sessanta sino alle più giovani realtà degli ultimi tempi; tutte le opere sono consultabili on line sul moderno ed efficace sito internet www.civicaraccoltadisegno.com, all’interno del quale, oltre ad una corretta ricostruzione cronologica della collezione, sono inserite le schede tecniche dei disegni e le biografie degli artisti.
Come scrive Marcello Riccioni nel suo testo in catalogo, «Nel disegno di Ghinzani si respira la completa riflessione sulle forme perfette dettate dall’equilibrio, oltre la ricerca della staticità nello spazio, le linee condotte in tutta la loro spinta verso tutte le tensioni. Sembra l’attesa di un momento, in cui il palcoscenico respira l’eccitazione dell’evento che sta per accadere. L’hic et nunc che diviene equilibrio e, come nel mondo del mito classico, attraverso la perfezione ferma il tempo cessandolo nello spazio».
Insieme all’intervento di Riccioni, il catalogo edito da Silvana Editoriale presenta anche i testi critici di Ermanno Krumm e Flavio Arensi.
Alberto Ghinzani nasce nel 1939 a Valle Lomellina (Pavia); frequenta all’Accademia di Brera il corso di scultura di Marino Marini e nel 1962 dopo aver conseguito il diploma e il premio dell’accademia inizia a esporre alla Biennale internazionale di Carrara. La sua opera appare da subito indirizzata verso un attento rinnovamento del linguaggio. Protagonista dello stimolante clima milanese degli anni Sessanta, l’artista in quegli anni è attento al portato delle nuove materie artificiali e alle nuove esperienze formali internazionali ma anche al recupero della grande tradizione scultorea italiana che nel 1970 trova riscontro nella ripresa dell’uso del bronzo: la tecnica a “cera persa” gli permette di realizzare pezzi unici e di utilizzare nella fusione anche legno, carta e cordame. In seguito anche altri materiali desunti dal paesaggio della sua terra entrano a far parte dell’universo scultoreo dell’artista che alla fine degli anni Ottanta approda ad esiti formalmente più sintetici e astratti. Fin dai primi anni espone anche l’interessante produzione di disegni che accompagna la progettazione delle sculture. Nel 1997 pubblica la prima raccolta di poesie “Sul margine del foglio” seguita nel 2001 da “Per dopo / Sette inediti”. Dal 1992 è stato docente di Anatomia Artistica presso l’ Accademia di Belle Arti di Brera. Presente nelle più importanti rassegne della scultura europea e in numerosissime personali la sua opera è stata oggetto di attenta riflessione e premi da parte della critica internazionale. Vive e lavora a Milano e a Valle Lomellina.
Questa esposizione, inoltre, rinnova il legame fra il maestro lombardo e la Civica Raccolta che, già a partire dagli anni Ottanta, contava in collezione alcuni disegni dell’artista, inseriti nel corpus ragguardevole di oltre seicento carte di autori del calibro di Sironi, Capogrossi, Licini, Fontana, Gnoli, Afro, De Pisis, Romolo Romani, e una lunga serie di artisti degli anni Sessanta sino alle più giovani realtà degli ultimi tempi; tutte le opere sono consultabili on line sul moderno ed efficace sito internet www.civicaraccoltadisegno.com, all’interno del quale, oltre ad una corretta ricostruzione cronologica della collezione, sono inserite le schede tecniche dei disegni e le biografie degli artisti.
Come scrive Marcello Riccioni nel suo testo in catalogo, «Nel disegno di Ghinzani si respira la completa riflessione sulle forme perfette dettate dall’equilibrio, oltre la ricerca della staticità nello spazio, le linee condotte in tutta la loro spinta verso tutte le tensioni. Sembra l’attesa di un momento, in cui il palcoscenico respira l’eccitazione dell’evento che sta per accadere. L’hic et nunc che diviene equilibrio e, come nel mondo del mito classico, attraverso la perfezione ferma il tempo cessandolo nello spazio».
Insieme all’intervento di Riccioni, il catalogo edito da Silvana Editoriale presenta anche i testi critici di Ermanno Krumm e Flavio Arensi.
Alberto Ghinzani nasce nel 1939 a Valle Lomellina (Pavia); frequenta all’Accademia di Brera il corso di scultura di Marino Marini e nel 1962 dopo aver conseguito il diploma e il premio dell’accademia inizia a esporre alla Biennale internazionale di Carrara. La sua opera appare da subito indirizzata verso un attento rinnovamento del linguaggio. Protagonista dello stimolante clima milanese degli anni Sessanta, l’artista in quegli anni è attento al portato delle nuove materie artificiali e alle nuove esperienze formali internazionali ma anche al recupero della grande tradizione scultorea italiana che nel 1970 trova riscontro nella ripresa dell’uso del bronzo: la tecnica a “cera persa” gli permette di realizzare pezzi unici e di utilizzare nella fusione anche legno, carta e cordame. In seguito anche altri materiali desunti dal paesaggio della sua terra entrano a far parte dell’universo scultoreo dell’artista che alla fine degli anni Ottanta approda ad esiti formalmente più sintetici e astratti. Fin dai primi anni espone anche l’interessante produzione di disegni che accompagna la progettazione delle sculture. Nel 1997 pubblica la prima raccolta di poesie “Sul margine del foglio” seguita nel 2001 da “Per dopo / Sette inediti”. Dal 1992 è stato docente di Anatomia Artistica presso l’ Accademia di Belle Arti di Brera. Presente nelle più importanti rassegne della scultura europea e in numerosissime personali la sua opera è stata oggetto di attenta riflessione e premi da parte della critica internazionale. Vive e lavora a Milano e a Valle Lomellina.
04
settembre 2004
Alberto Ghinzani – La libertà del racconto
Dal 04 al 27 settembre 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO MUNICIPALE
Salò, Lungolago Giuseppe Zanardelli, 55, (Brescia)
Salò, Lungolago Giuseppe Zanardelli, 55, (Brescia)
Orario di apertura
dalle 9.00 alle 12.30 dalle 15.00 alle 19.30
Sito web
www.civicaraccoltadisegno.com
Curatore



