"?Ma in che modo Vittorio Mascalchi attualizza il suo ripercorrere la memoria? Cioè: in quale situazione e con quali intenzioni alcune costanti del passato vengono rese l'oggi del nostro sguardo? Utilizzare il termine installazione può essere opportuno, e spesso vien fatto per didattica comprensione di ciò che si sta dicendo. Ma credo più adeguato, pur avendo l'artista curiosamente e con entusiasmo saggiato il percorso dalle installazioni anni Settanta a molti aspetti della video arte, parlare di messa in scena. La sensazione, cioè, è quella della raccolta, o della comunione e riconciliazione degli opposti, di diverse esperienze in un complesso ma unitario proscenio: dagli elementi della natura, prima definiti nel quadro con puntigliosa e luminosa reminiscenza fiamminga, allo scandire e ritmare elementi scenografici veri e propri che ripropongono il dato pittorico-pittorico, ma che lo dilatano in simbolo."



(Franco Patruno)