Dal 1 ottobre al 6 novembre presso le sale di via Camperio 9 si potranno ammirare i lavori di Henk Helmantel, Maurizio Bottoni, Arnout van Albada, Agostino Arrivabene, Mark Lijftogt, Gianluca Corona, Jaap Roose, Giorgio Salmoiraghi, Eric De Vree e Doriano Scazz osi, che rappresentano indubbiamente, in tutte le loro sfaccettature, il vertice della pittura neoralista.

Nei loro lavori, tutti oli su tela o tavola, gli elementi essenziali degli antichi maestri quale il senso di rigore, la sobrietà, la precisione, lo spiccato gusto descrittivo e la trasparenza, vengono interpretati da un nuovo vissuto contemporaneo, capace di trasmettere la magia del silenzio, fil rouge dell’intera esposizione e premessa necessaria per comprendere il messaggio simbolico e allegorico delle loro opere.

Gli autori ripercorrono la più classica delle tradizioni legate alla pittura di soggetti inanimati, ma ognuno di loro cerca, attraverso i colori, la forza delle pennellate, il gioco delle ombre e una costruzione spaziale rigorosa, di imprimere una osservazione viva e penetrante della realtà.

Fra gli artisti che espongono spiccano i nomi di Henk Helmantel, maestro nella delicata resa cromatica della luce e uno dei più illustri esponenti del realismo nordico, e del milanese Maurizio Bottoni, pittore raffinato ed esponente principale del realismo italiano, che ha fatto propri gli aspetti tecnici dei maestri del passato acquisendo l’abilità antica della stesura del colore.