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Silvio Casagrande 1884-1972 – Antologica
Dopo le fortunate mostre dedicate a Felisati, Carrer, Candiani e Miotello il Centro Candiani ospita una mostra che rende omaggio alla figura di Silvio Casagrande ormai entrata, a buon diritto, tra quelle dei maestri veneti del ‘900.
Comunicato stampa
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Organizzata dalla figlia, Lucia Casagrande, la mostra conferma la qualità di questo pittore che pur in vita è stato appartato e schivo, alieno da ogni manifestazione di esteriorità.
Come spiega Paolo Rizzi "Casagrande nasce, artisticamente, da una matrice nobile: la fucina veronese attorno agli anni Dieci, quando sotto l'esempio di Casorati si formavano alcuni dei più vivaci ingegni nuovi dell'arte italiana: i Trentini, Zamboni, Pitturi, Pigato, ecc. In stretto collegamento con l'avanguardia capesarina, questi artisti (e tra essi Casagrande) portavano una ventata di aria fresca nello stantio panorama nazionale, collegandosi soprattutto con le Secessioni di Vienna e Monaco. Alcune opere giovanili di Casagrande testimoniano il fervore di quel momento, oggi sottoposto ad una rivalutazione critica.
Più tardi, verso la metà degli anni venti e negli anni Trenta, la pittura si fa formalmente più solida, essenziale e successivamente assorbe la luce veneziana e diventa lieve aerea. In sostanza Casagrande entra nel clima del post-impressionismo lagunare: un percorso che proseguirà negli anni Quaranta e Cinquanta. In sostanza si avverte, lungo più di mezzo secolo, il cammino di un artista che pur risentendo della temperie storica, conserva quel "canto" del colore che gli è sempre stato peculiare"
Come spiega Paolo Rizzi "Casagrande nasce, artisticamente, da una matrice nobile: la fucina veronese attorno agli anni Dieci, quando sotto l'esempio di Casorati si formavano alcuni dei più vivaci ingegni nuovi dell'arte italiana: i Trentini, Zamboni, Pitturi, Pigato, ecc. In stretto collegamento con l'avanguardia capesarina, questi artisti (e tra essi Casagrande) portavano una ventata di aria fresca nello stantio panorama nazionale, collegandosi soprattutto con le Secessioni di Vienna e Monaco. Alcune opere giovanili di Casagrande testimoniano il fervore di quel momento, oggi sottoposto ad una rivalutazione critica.
Più tardi, verso la metà degli anni venti e negli anni Trenta, la pittura si fa formalmente più solida, essenziale e successivamente assorbe la luce veneziana e diventa lieve aerea. In sostanza Casagrande entra nel clima del post-impressionismo lagunare: un percorso che proseguirà negli anni Quaranta e Cinquanta. In sostanza si avverte, lungo più di mezzo secolo, il cammino di un artista che pur risentendo della temperie storica, conserva quel "canto" del colore che gli è sempre stato peculiare"
02
ottobre 2004
Silvio Casagrande 1884-1972 – Antologica
Dal 02 al 31 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Orario di apertura
martedì/venerdì 15.30/20; sabato e domenica 10.30/12.30 -15.30/19.30; lunedì chiuso
Vernissage
2 Ottobre 2004, ore 18,30




