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Mostra Collettiva
Son quattro artisti provenienti dalle zone limitrofe di Faenza. Hanno avuto rinoscimenti e successi dalla critica nazionale. Appartengono a quella generazione cresciuta alle Accademie di Belle Arti di Bologna e Ravenna che ha saputo lasciarsi alle spalle la tradizione concettuale dell’arte d’avanguardia.
Comunicato stampa
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La loro arte è attenta bello e recupera giocattoli, cultura pop, ironia, spazi domestici e neoespressionismo.
Andrea Salvatori propone le sue statuette in terra cotta, solo in apparenza innocenti. Un’installazione di circa 250 soldatini e robottini giocattolo. Escono dal soffitto, lo invadono, si appendono in volo ai lampadari in un’invasione capillare e ludica. È il piacere del gioco che torna dall’infanzia e fa sorridere, è l’allusione alla guerra in atto.
Anna Visani lavora anche lei con l’immaginario infantile. Il punto centrale della sua poetica è quello di creare degli interventi ad hoc sui muri degli spazi espositivi. La sua installazione spaziale è un inno alla leggerezza. Come volare a bordo di areoplanini di carta.
Massimiliano Fabbri recupera la pittura per un’arte fatta di segni inquieti. I suoi riferimenti sono Anselm Kiefer, Francis Bacon, Giacometti. Esegue delle installazioni fatte di tele multiple. In genere ritratti in primo piano, turbati dalla ricerca dell’identità.
Patrizia Piccino lavora con la fotografia. Fotografie per lo più in bianco e nero presentate in sequenza una dopo all'altra come fotogrammi di un film di emozioni intime. Espone grandi fotografie di coltelli da cucina. Una dimensione della tranquillità domestica che può avere un lato oscuro . Perturbante.
I tre espongono a casa, affezionati amici del Clan-destino.
La mostra rientra nel calendario di Openstudio2004, una settimana di eventi e mostre d’arte contemporanea in rete, promosso con la collaborazione del Museo Carlo Zauli, dell’Assessorato alla cultura del Comune di Faenza e con con il coordinamento di “savoiakherlidesign”.
Andrea Salvatori propone le sue statuette in terra cotta, solo in apparenza innocenti. Un’installazione di circa 250 soldatini e robottini giocattolo. Escono dal soffitto, lo invadono, si appendono in volo ai lampadari in un’invasione capillare e ludica. È il piacere del gioco che torna dall’infanzia e fa sorridere, è l’allusione alla guerra in atto.
Anna Visani lavora anche lei con l’immaginario infantile. Il punto centrale della sua poetica è quello di creare degli interventi ad hoc sui muri degli spazi espositivi. La sua installazione spaziale è un inno alla leggerezza. Come volare a bordo di areoplanini di carta.
Massimiliano Fabbri recupera la pittura per un’arte fatta di segni inquieti. I suoi riferimenti sono Anselm Kiefer, Francis Bacon, Giacometti. Esegue delle installazioni fatte di tele multiple. In genere ritratti in primo piano, turbati dalla ricerca dell’identità.
Patrizia Piccino lavora con la fotografia. Fotografie per lo più in bianco e nero presentate in sequenza una dopo all'altra come fotogrammi di un film di emozioni intime. Espone grandi fotografie di coltelli da cucina. Una dimensione della tranquillità domestica che può avere un lato oscuro . Perturbante.
I tre espongono a casa, affezionati amici del Clan-destino.
La mostra rientra nel calendario di Openstudio2004, una settimana di eventi e mostre d’arte contemporanea in rete, promosso con la collaborazione del Museo Carlo Zauli, dell’Assessorato alla cultura del Comune di Faenza e con con il coordinamento di “savoiakherlidesign”.
28
maggio 2004
Mostra Collettiva
Dal 28 maggio al 28 giugno 2004
arte contemporanea
Location
CLANDESTINO RISTORANTE ANGUSTO
Faenza, Viale Alfredo Baccarini, 21, (Ravenna)
Faenza, Viale Alfredo Baccarini, 21, (Ravenna)
Orario di apertura
dalle 14.00 alle 2.00. Chiuso la domenica
Vernissage
28 Maggio 2004, ore 18



