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Scene
Una mostra o un’installazione ambientale è tuttavia sempre una “messa in scena” di una poetica, una visone del mondo, un affondo nelle problematiche e nei linguaggi dell’arte e dell’uomo d’oggi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo le mostre di Giulio De Mitri e Pino Casaletto, la rassegna d’arte “Scene” arriva al secondo appuntamento, presentando due artisti di Roma: Gianluca Murasecchi e Bruno Tavani
Giovedì 27 maggio, ore 18,30, si inaugurano quindi al Teatro Masciari di Catanzaro altre due “scene” d’arte contemporanea, in un contesto, quello dell’antico teatro di Catanzaro, apparentemente non deputato ad eventi espositivi. Una mostra o un’installazione ambientale è tuttavia sempre una “messa in scena” di una poetica, una visone del mondo, un affondo nelle problematiche e nei linguaggi dell’arte e dell’uomo d’oggi.
Da “palcoscenico” fungeranno due ambienti del piano superiore dell’antico Teatro Masciari, due stanze di dimensioni ridotte, precedentemente inutilizzate, le cui connotazioni spaziali costituiscono già di per sé un invito ad una loro lettura istallativa.
Mostra “Atto Primo” di Gianluca Murasecchi, estratto dal testo in catalogo di G. Gigliotti:
“ Nel momento in cui la marea segnica coincide con lo spazio prescelto, che sia una lastra di rame, un foglio di carta o una tela; nel momento in cui lo spazio-superficie è tutt’uno con il brulicame di punti, virgole e segmenti lineari, e non esiste più distinzione alcuna tra supporto e ciò che esso porta, allora l’opera è compiuta. Un’altra ne seguirà, sempre diversa, eppure figlia della precedente, perché il Luogo del segno, del segno reiterato, è una vastità che fluisce nel tempo, di opera in opera. Le opere di Gianluca Murasecchi sono una sola grande opera, della quale noi vediamo solo lo stato presente, ma non potremmo mai definire un inizio e mai ardiremmo dire dove giungerà.”
Mostra “Autoritratto - Macchina rotante” di Bruno Tavani, estratto dal testo in catalogo di G. Gigliotti:
“Dal Parmigianino a Caravaggio, da Egon Schiele a Francis Bacon, chiunque nei secoli si sia auto-ritratto non ha fatto altro che girare attorno a un se stesso, per provare a specchiarsi da qualche parte, e così vedersi e capirsi.
Ma poi la macchina del pensiero e della percezione (delle cose, di sé) gira, si muove, e si sta al punto daccapo: chi sono?”
Giovedì 27 maggio, ore 18,30, si inaugurano quindi al Teatro Masciari di Catanzaro altre due “scene” d’arte contemporanea, in un contesto, quello dell’antico teatro di Catanzaro, apparentemente non deputato ad eventi espositivi. Una mostra o un’installazione ambientale è tuttavia sempre una “messa in scena” di una poetica, una visone del mondo, un affondo nelle problematiche e nei linguaggi dell’arte e dell’uomo d’oggi.
Da “palcoscenico” fungeranno due ambienti del piano superiore dell’antico Teatro Masciari, due stanze di dimensioni ridotte, precedentemente inutilizzate, le cui connotazioni spaziali costituiscono già di per sé un invito ad una loro lettura istallativa.
Mostra “Atto Primo” di Gianluca Murasecchi, estratto dal testo in catalogo di G. Gigliotti:
“ Nel momento in cui la marea segnica coincide con lo spazio prescelto, che sia una lastra di rame, un foglio di carta o una tela; nel momento in cui lo spazio-superficie è tutt’uno con il brulicame di punti, virgole e segmenti lineari, e non esiste più distinzione alcuna tra supporto e ciò che esso porta, allora l’opera è compiuta. Un’altra ne seguirà, sempre diversa, eppure figlia della precedente, perché il Luogo del segno, del segno reiterato, è una vastità che fluisce nel tempo, di opera in opera. Le opere di Gianluca Murasecchi sono una sola grande opera, della quale noi vediamo solo lo stato presente, ma non potremmo mai definire un inizio e mai ardiremmo dire dove giungerà.”
Mostra “Autoritratto - Macchina rotante” di Bruno Tavani, estratto dal testo in catalogo di G. Gigliotti:
“Dal Parmigianino a Caravaggio, da Egon Schiele a Francis Bacon, chiunque nei secoli si sia auto-ritratto non ha fatto altro che girare attorno a un se stesso, per provare a specchiarsi da qualche parte, e così vedersi e capirsi.
Ma poi la macchina del pensiero e della percezione (delle cose, di sé) gira, si muove, e si sta al punto daccapo: chi sono?”
27
maggio 2004
Scene
Dal 27 maggio al 27 giugno 2004
arte contemporanea
Location
TEATRO MASCIARI
Catanzaro, Piazza Michele Le Pera, 6, (Catanzaro)
Catanzaro, Piazza Michele Le Pera, 6, (Catanzaro)
Orario di apertura
dal lunedì alla domenica, dalle ore 17.30 alle ore 21.00, escluso il mercoledì
Vernissage
27 Maggio 2004, ore 18,30