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Un mondo possibile – Le vie dello sviluppo
150 scatti fotografici in bianco e nero, le immagini realizzate in 12 Paesi del mondo – Angola, Repubblica Domenicana, Brasile, Ecuador, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Palestina, Libano, Kossovo, Cambogia, Sri Lanka e Albania – da 4 grandi fotoreporter – Dario Mitidieri, Paolo Pellegrin, Ivo Saglietti e Paolo Verzone.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’esposizione, che ha già visto una rilevante presenza di pubblico a Roma, Milano, Venezia e Torino, resterà aperta fino al 15 giugno per raccontare, con 150 scatti fotografici in bianco e nero, le immagini realizzate in 12 Paesi del mondo - Angola, Repubblica Domenicana, Brasile, Ecuador, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Palestina, Libano, Kossovo, Cambogia, Sri Lanka e Albania - da 4 grandi fotoreporter - Dario Mitidieri, Paolo Pellegrin, Ivo Saglietti e Paolo Verzone.
In questa mostra il ritratto del disagio globale, della fame, della carestia, della sete, della siccità, delle malattie, dell’abbandono, dell’analfabetismo, dei campi profughi, della schiavitù e del lavoro minorile si confronta con un modello di sviluppo umano e con le opportunità di un futuro possibile. Una realtà di povertà, solitudine e abbandono dove allo stesso tempo esiste il lavoro di tanti operatori della cooperazione fatto di scuole professionali, di ambulatori e di centri di accoglienza diurna e notturna per i bambini e i ragazzi che vivono al margine. Luoghi in cui il VIS, l’Organismo Non Governativo promosso dalle Opere Salesiane che da circa 20 anni si occupa di Cooperazione allo Sviluppo, lavora realizzando progetti per l’alfabetizzazione, per l’inserimento professionale e l’integrazione sociale. Si occupa del recupero dei minori a rischio, dei ragazzi di strada, dei bambini coinvolti nelle guerre e di tutti coloro che non conosceranno mai l’infanzia.
“La convinzione che la disuguaglianza tra Nord e Sud del Mondo, sia di fatto un’ingiustizia e la consapevolezza che una più equa ripartizione delle risorse renderebbe il mondo più sicuro, – ha ribadito Antonio Raimondi, presidente del VIS - stanno alla base della crescita della solidarietà internazionale. È importante testimoniare l’impegno di tante persone che lavorano per garantire la dignità ad ogni essere umano e queste immagini possono aiutarci a cambiare alcuni nostri comportamenti che spesso contribuiscono ad alimentare la povertà nel Sud del mondo.”
L’esposizione “Un mondo possibile – Le vie dello sviluppo”, che ha ricevuto il contributo della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, è accompagnata da un volume fotografico, edito da Peliti Associati, che raccoglie le foto esposte: il ricavato della vendita sarà devoluto interamente ai progetti del VIS.
In questa mostra il ritratto del disagio globale, della fame, della carestia, della sete, della siccità, delle malattie, dell’abbandono, dell’analfabetismo, dei campi profughi, della schiavitù e del lavoro minorile si confronta con un modello di sviluppo umano e con le opportunità di un futuro possibile. Una realtà di povertà, solitudine e abbandono dove allo stesso tempo esiste il lavoro di tanti operatori della cooperazione fatto di scuole professionali, di ambulatori e di centri di accoglienza diurna e notturna per i bambini e i ragazzi che vivono al margine. Luoghi in cui il VIS, l’Organismo Non Governativo promosso dalle Opere Salesiane che da circa 20 anni si occupa di Cooperazione allo Sviluppo, lavora realizzando progetti per l’alfabetizzazione, per l’inserimento professionale e l’integrazione sociale. Si occupa del recupero dei minori a rischio, dei ragazzi di strada, dei bambini coinvolti nelle guerre e di tutti coloro che non conosceranno mai l’infanzia.
“La convinzione che la disuguaglianza tra Nord e Sud del Mondo, sia di fatto un’ingiustizia e la consapevolezza che una più equa ripartizione delle risorse renderebbe il mondo più sicuro, – ha ribadito Antonio Raimondi, presidente del VIS - stanno alla base della crescita della solidarietà internazionale. È importante testimoniare l’impegno di tante persone che lavorano per garantire la dignità ad ogni essere umano e queste immagini possono aiutarci a cambiare alcuni nostri comportamenti che spesso contribuiscono ad alimentare la povertà nel Sud del mondo.”
L’esposizione “Un mondo possibile – Le vie dello sviluppo”, che ha ricevuto il contributo della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, è accompagnata da un volume fotografico, edito da Peliti Associati, che raccoglie le foto esposte: il ricavato della vendita sarà devoluto interamente ai progetti del VIS.
04
maggio 2004
Un mondo possibile – Le vie dello sviluppo
Dal 04 maggio al 15 giugno 2004
fotografia
Location
ZAC – ZISA ZONA ARTI CONTEMPORANEE
Palermo, Via Paolo Gili, 4, (Palermo)
Palermo, Via Paolo Gili, 4, (Palermo)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 alle ore 19.00 – lunedì chiuso
Vernissage
4 Maggio 2004, ore 18,00




