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The Milano International Modern Arts Show – Da Morandi alla Bad Painting
Selezionatissime gallerie, di rilievo internazionale espongono le opere dei grandi maestri del Novecento: un’occasione esclusiva per appassionati, collezionisti e investitori lungimiranti.
Comunicato stampa
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The MIMAS – The MILANO International MODERN ARTS SHOW, dal 6 al 9 maggio 2004 alla Permanente, ospiterà anche quest’anno una rosa di selezionate gallerie d’arte che presenteranno le opere dei grandi maestri del Novecento, riconfermandosi come prestigioso palcoscenico indicativo della vivacità di un mercato in costante movimento.
Da cinque anni a questa parte, infatti, il trend del mercato dell’arte è positivo. In particolare il movimento al rialzo del mercato dell’arte moderna e contemporanea italiana è risultato diffuso su tutti i comparti, salendo mediamente, nel suo complesso, del 5,9% (Indice Ars Value Generale – periodo I semestre 2003) e raggiungendo i nuovi massimi degli ultimi otto anni.
Benché il trend del mercato dell’arte e di quello borsistico non appaiano ancora in stretta relazione, l’evidente diffusa incertezza del versante finanziario e borsistico internazionale, sta manifestamente orientando gli investimenti in questo mercato, qualificandoli come una tra le forme più efficaci per rendere fruttuoso un capitale.
The MIMAS, grazie a presenze qualificate tra gli espositori e alla proposta di opere dei grandi maestri del Novecento, contribuisce, quindi, ad animare questo settore, dando risalto, da un lato, al contenuto creativo e culturale dell’opera d’arte e stimolando, dall’altro, l’attenzione verso un mercato in costante rivalutazione, riproponendosi come principale crocevia dell’arte moderna e contemporanea in Italia.
Un mercato, quello dell’arte, che oggi più che mai, non si rivolge solo al collezionista pubblico e privato di tipo “tradizionale”, ma investe –sempre più- il mondo delle imprese e dei professionisti che acquistano opere d’arte, sia per valorizzare le sedi dell’attività professionale e di rappresentanza, sia per creare vere e proprie “collezioni aziendali” (per esempio banche, grandi aziende, grandi hotel). Anche nel nostro paese, infatti, l’investimento in arte nelle sue varie forme, è divenuto una costante per le aziende e, nonostante non raggiunga ancora lo standard di altri paesi -nel nord America, per esempio, si contano circa duemila “Corporate Collections” con circa cento pezzi per collezione- si sta sensibilmente consolidando.
La tendenza esiste, quindi, e si sta configurando anche un nuovo profilo di acquirente: non più il tipico collezionista che acquista solo per passione, figura di ottocentesca memoria, ma nemmeno il “freddo” esperto dei mercati finanziari, bensì una felice sintesi tra i due. E, ancora, l’attenzione degli investitori, rivolta tanto ai grandi capolavori dell’arte antica –le cui quotazioni raggiungono cifre da capogiro-, quanto al mondo e alle opere dell’arte moderna e contemporanea –con quotazioni di tutto rispetto- ha determinato l’ascesa del trend che negli ultimi cinque anni ha visto un incremento stimato intorno al 30%. Ma, se pure questo rialzo sfiora le quotazioni del “record” raggiunto dal mercato dell’arte sul finire degli anni ottanta, oggi è caratterizzato da un processo di crescita più graduale e consistente, non unicamente legato alla moda, ma generato da una nuova attenzione all’opera d’arte –al suo valore artistico ed estetico, ma anche al suo prezzo- che porta ad una maggiore stabilità del mercato.
Le opere presenti a The MIMAS sono quelle dei maggiori interpreti delle correnti figurative e astratte del Novecento: Sironi, Gentilini, Modigliani, Marini per esempio, e Tanguy, Gleizes, Exter, solo per citarne alcuni. Ma anche lavori di contemporanei affermati come Parmiggiani, Filomeno e Martin Maloney, protagonista apprezzato, quest’ultimo, della “Bad Painting” inglese. Il prestigio degli espositori, il valore e il fascino delle opere e l’importanza riconosciuta degli artisti presentati fanno di questo evento il “marketplace” più interessante sulla scena milanese, che meglio coniuga il potere culturale ed economico di Milano con la proposta artistica di elevata qualità.
Infatti, artisti come Modigliani, Sironi, per esempio (dei quali si potranno ammirare alcuni lavori a The MIMAS), sono tra quelli di maggiore liquidità (ovvero numero e frequenza di aggiudicazioni) nelle aste internazionali e che hanno raggunto, negli anni tra1996 e il 2003, indici di rivalutazione di mercato molto al di sopra della media. Ma le performances di artisti quali Gentilini e Marini –tra gli altri- non sono da meno: la loro liquidità si attesta sempre sul livello medio-alto, così come elevato è il numero delle esposizioni in mostre e musei.
Con The MIMAS si conclude la serie di eventi distinti dal marchio “La primavera milanese dell’arte” che ha proposto –esclusivamente alla Permanente- la Mostra Internazionale del Libro Antico (marzo) e The MIFAS (dal 17 al 25 aprile): i più prestigiosi eventi dedicati all’arte antica e moderna hanno trovato, nel progetto ideato da Artmedainternational, il palcoscenico ideale per la valutazione del mercato della grande produzione artistica e culturale, antica e moderna, italiana e internazionale, nonché un’opportunità sicura per la determinazione delle tendenze di valore dell’arte, e quindi, per investimenti oculati, ad alta redditività e in costante rivalutazione.
Da cinque anni a questa parte, infatti, il trend del mercato dell’arte è positivo. In particolare il movimento al rialzo del mercato dell’arte moderna e contemporanea italiana è risultato diffuso su tutti i comparti, salendo mediamente, nel suo complesso, del 5,9% (Indice Ars Value Generale – periodo I semestre 2003) e raggiungendo i nuovi massimi degli ultimi otto anni.
Benché il trend del mercato dell’arte e di quello borsistico non appaiano ancora in stretta relazione, l’evidente diffusa incertezza del versante finanziario e borsistico internazionale, sta manifestamente orientando gli investimenti in questo mercato, qualificandoli come una tra le forme più efficaci per rendere fruttuoso un capitale.
The MIMAS, grazie a presenze qualificate tra gli espositori e alla proposta di opere dei grandi maestri del Novecento, contribuisce, quindi, ad animare questo settore, dando risalto, da un lato, al contenuto creativo e culturale dell’opera d’arte e stimolando, dall’altro, l’attenzione verso un mercato in costante rivalutazione, riproponendosi come principale crocevia dell’arte moderna e contemporanea in Italia.
Un mercato, quello dell’arte, che oggi più che mai, non si rivolge solo al collezionista pubblico e privato di tipo “tradizionale”, ma investe –sempre più- il mondo delle imprese e dei professionisti che acquistano opere d’arte, sia per valorizzare le sedi dell’attività professionale e di rappresentanza, sia per creare vere e proprie “collezioni aziendali” (per esempio banche, grandi aziende, grandi hotel). Anche nel nostro paese, infatti, l’investimento in arte nelle sue varie forme, è divenuto una costante per le aziende e, nonostante non raggiunga ancora lo standard di altri paesi -nel nord America, per esempio, si contano circa duemila “Corporate Collections” con circa cento pezzi per collezione- si sta sensibilmente consolidando.
La tendenza esiste, quindi, e si sta configurando anche un nuovo profilo di acquirente: non più il tipico collezionista che acquista solo per passione, figura di ottocentesca memoria, ma nemmeno il “freddo” esperto dei mercati finanziari, bensì una felice sintesi tra i due. E, ancora, l’attenzione degli investitori, rivolta tanto ai grandi capolavori dell’arte antica –le cui quotazioni raggiungono cifre da capogiro-, quanto al mondo e alle opere dell’arte moderna e contemporanea –con quotazioni di tutto rispetto- ha determinato l’ascesa del trend che negli ultimi cinque anni ha visto un incremento stimato intorno al 30%. Ma, se pure questo rialzo sfiora le quotazioni del “record” raggiunto dal mercato dell’arte sul finire degli anni ottanta, oggi è caratterizzato da un processo di crescita più graduale e consistente, non unicamente legato alla moda, ma generato da una nuova attenzione all’opera d’arte –al suo valore artistico ed estetico, ma anche al suo prezzo- che porta ad una maggiore stabilità del mercato.
Le opere presenti a The MIMAS sono quelle dei maggiori interpreti delle correnti figurative e astratte del Novecento: Sironi, Gentilini, Modigliani, Marini per esempio, e Tanguy, Gleizes, Exter, solo per citarne alcuni. Ma anche lavori di contemporanei affermati come Parmiggiani, Filomeno e Martin Maloney, protagonista apprezzato, quest’ultimo, della “Bad Painting” inglese. Il prestigio degli espositori, il valore e il fascino delle opere e l’importanza riconosciuta degli artisti presentati fanno di questo evento il “marketplace” più interessante sulla scena milanese, che meglio coniuga il potere culturale ed economico di Milano con la proposta artistica di elevata qualità.
Infatti, artisti come Modigliani, Sironi, per esempio (dei quali si potranno ammirare alcuni lavori a The MIMAS), sono tra quelli di maggiore liquidità (ovvero numero e frequenza di aggiudicazioni) nelle aste internazionali e che hanno raggunto, negli anni tra1996 e il 2003, indici di rivalutazione di mercato molto al di sopra della media. Ma le performances di artisti quali Gentilini e Marini –tra gli altri- non sono da meno: la loro liquidità si attesta sempre sul livello medio-alto, così come elevato è il numero delle esposizioni in mostre e musei.
Con The MIMAS si conclude la serie di eventi distinti dal marchio “La primavera milanese dell’arte” che ha proposto –esclusivamente alla Permanente- la Mostra Internazionale del Libro Antico (marzo) e The MIFAS (dal 17 al 25 aprile): i più prestigiosi eventi dedicati all’arte antica e moderna hanno trovato, nel progetto ideato da Artmedainternational, il palcoscenico ideale per la valutazione del mercato della grande produzione artistica e culturale, antica e moderna, italiana e internazionale, nonché un’opportunità sicura per la determinazione delle tendenze di valore dell’arte, e quindi, per investimenti oculati, ad alta redditività e in costante rivalutazione.
05
maggio 2004
The Milano International Modern Arts Show – Da Morandi alla Bad Painting
Dal 05 al 09 maggio 2004
fiera
Location
MUSEO DELLA PERMANENTE
Milano, Via Filippo Turati, 34, (Milano)
Milano, Via Filippo Turati, 34, (Milano)
Biglietti
Euro 15,00
Orario di apertura
Giorni feriali 14.00 – 21.00
Sabato e Domenica 10.00 – 20.00
Sito web
www.the-mimas.com




