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Bruno Barani – L’oro il nero
La tecnica mista delle sue opere spazia da profili e paesaggi-planimetrie urbane dalle raffinate prospettive geometriche, a vaste tele di coloristica astrazione, simil-monoliti parallelepipedi di clarke-kubrikiana memoria.
Comunicato stampa
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L’ORO IL NERO. Un titolo evocativo per una pittura di profonda suggestione: quella di Bruno Barani, di cui il prossimo 14 maggio di inaugura a Parma la personale presso la Galleria S. Ludovico.
La tecnica mista delle sue opere spazia da profili e paesaggi-planimetrie urbane dalle raffinate prospettive geometriche, a vaste tele di coloristica astrazione, simil-monoliti parallelepipedi di clarke-kubrikiana memoria in cui le ridotte aree di colore non nero costituiscono la variazione essenziale. Ovunque, le foglie d’oro, usate per ampie “campiture” o solo per particolari, fulcro tematico e visivo oppure ignoto segnale, “impreziosiscono” le opere e ne costituiscono la cifra stilistica, la vera e propria firma d’autore.
La mostra, organizzata dall’Assessorato alle attività culturali e teatrali del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma, si concluderà il successivo 13 giugno.
Bruno Barani, classe 1952, ha già al suo attivo numerose esposizioni, sia personali che collettive, ed ha illustrato pubblicazioni di opere, tra gli altri, di Primo Levi, L. F. Cèline, Folgore da S. Gimignano ed Eugenio Montale.
Omar Galliani, curatore del testo critico del catalogo, a proposito delle “architetture della vertigine” che Barani cerca da Venezia a Capri per interpretarle tra i suoi “gradini d’oro”, e i suoi “neri densi di pece, graffiati o rasati”, parla di riscatto della nobiltà della materia, di lievità e rigore fusi assieme nel gesto di questo artista-alchimista: “la materia si offre così nella sua parte nascosta, dal desiderio febbrile dell’artefice, alchimista delle sostanze dense o volatili.”
Così Barani, in questo percorso onirico tra un ineffabile “oro potabile, sogno e attrazione” e il nero profondo e materico da “notti insonni di magie disperse”, si esprime in un linguaggio simbolico e piano, visivo e mentale insieme.
La mostra, dal titolo completo “l’ORO il NERO – Opere di Bruno Barani 1995-2004” è stata realizzata grazie al contributo di Banca Monte Parma e Fondazione Monte di Parma, in collaborazione, per quanto riguarda il catalogo, con Pinna Restauri, Pro.Ges., Bertani & C. e Ceresini 1863.
La tecnica mista delle sue opere spazia da profili e paesaggi-planimetrie urbane dalle raffinate prospettive geometriche, a vaste tele di coloristica astrazione, simil-monoliti parallelepipedi di clarke-kubrikiana memoria in cui le ridotte aree di colore non nero costituiscono la variazione essenziale. Ovunque, le foglie d’oro, usate per ampie “campiture” o solo per particolari, fulcro tematico e visivo oppure ignoto segnale, “impreziosiscono” le opere e ne costituiscono la cifra stilistica, la vera e propria firma d’autore.
La mostra, organizzata dall’Assessorato alle attività culturali e teatrali del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma, si concluderà il successivo 13 giugno.
Bruno Barani, classe 1952, ha già al suo attivo numerose esposizioni, sia personali che collettive, ed ha illustrato pubblicazioni di opere, tra gli altri, di Primo Levi, L. F. Cèline, Folgore da S. Gimignano ed Eugenio Montale.
Omar Galliani, curatore del testo critico del catalogo, a proposito delle “architetture della vertigine” che Barani cerca da Venezia a Capri per interpretarle tra i suoi “gradini d’oro”, e i suoi “neri densi di pece, graffiati o rasati”, parla di riscatto della nobiltà della materia, di lievità e rigore fusi assieme nel gesto di questo artista-alchimista: “la materia si offre così nella sua parte nascosta, dal desiderio febbrile dell’artefice, alchimista delle sostanze dense o volatili.”
Così Barani, in questo percorso onirico tra un ineffabile “oro potabile, sogno e attrazione” e il nero profondo e materico da “notti insonni di magie disperse”, si esprime in un linguaggio simbolico e piano, visivo e mentale insieme.
La mostra, dal titolo completo “l’ORO il NERO – Opere di Bruno Barani 1995-2004” è stata realizzata grazie al contributo di Banca Monte Parma e Fondazione Monte di Parma, in collaborazione, per quanto riguarda il catalogo, con Pinna Restauri, Pro.Ges., Bertani & C. e Ceresini 1863.
14
maggio 2004
Bruno Barani – L’oro il nero
Dal 14 maggio al 13 giugno 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA SAN LUDOVICO
Parma, Borgo Del Parmigianino, 2/b, (Parma)
Parma, Borgo Del Parmigianino, 2/b, (Parma)
Orario di apertura
h. 10-12.30 e 16-19.30
Tutti i giorni tranne il martedì
Vernissage
14 Maggio 2004, h. 18




