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Sonia De Franceschi – Anywhere out of the world
Le mie opere si ispirano prevalentemente ai miti celtici ed alle saghe di re Artù: questo lavoro si inscrive in un percorso formativo che prende il suo avvio con lo studio approfondito e meditato dell’arte del secolo diciannovesimo.
Comunicato stampa
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Poetica dell’opera grafica di
Sonia De Franceschi
Le mie opere si ispirano prevalentemente ai miti celtici ed alle saghe di re Artù: questo lavoro si inscrive in un percorso formativo che prende il suo avvio con lo studio approfondito e meditato dell’arte del secolo diciannovesimo, con particolare riguardo per l’arte preraffaellita e il simbolismo (Rossetti, Burne-Jones, Moreau, Redon, solo per citare alcuni nomi, senza per questo trascurare i fenomeni artistici paralleli), per concentrarsi sull’opera grafica di Aubrey Beardsley che si svilupperà nell’Art Nouveau, e dei suoi innumerevoli e valenti seguaci, quali Clarke, Alastair, Egan. Le opere letterarie di Wilde, Swinbune, Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, fino a risalire al romanzo gotico tardo-settecentesco del Lewis e della Radcliffe, sono parte tutt’altro che irrilevante di tale cammino.
Il tema celtico-arturiano si impone dopo molti viaggi in Bretagna e la conseguente scoperta, attraverso numerosi testi, dei miti e delle leggende di quella terra misteriosa ed affascinante.
In siffatto contesto la tecnica incisoria si confà perfettamente ad un’esigenza irrinunciabile di assoluta bidimensionalità, di spazi semplicemente evocati, e di una linea di contorno.depurata quale tagliente mezzo per ottenere una completa astrazione, una sorta di "raggelamento" di figure esistenti solo in un universo parallelo, una realtà AUTRE di immota e ambigua bellezza. Tale quale l’aldilà celtico (il Sidhe), o il mondo incantato e vagamente perverso del romanzo "Venere e Tannhäuser" di Beardsley.
TECNICA: Con il termine INCISIONE si indica il complesso delle tecniche grafiche che comportano l’incisione manuale di un disegno su matrice permanente mediante solchi più o meno profondi che vengono riempiti con inchiostri semidensi, il cui trasporto su carta viene effettuato mediante la pressione di un torchio calcografico.
L’INCISIONE ALL’ACQUAFORTE si effettua stendendo uno strato di vernice calcografica nera su lastre di zinco e disegnandovi sopra con apposite punte di acciaio. L’incisione della vernice scoprendo il metallo permette all’acido nitrico di corroderlo in corrispondenza dei solchi: questa fondamentale operazione si chiama MORSURA.
L’incisione comporta successivi e laboriosi stadi di preparazione, durante i quali si eseguono stampe di controllo chiamate PROVE DI STATO, e in fase definitiva PROVE D’AUTORE o D’ARTISTA.
Il numero complessivo degli ESEMPLARI ottenuti con la successiva operazione di TIRATURA (numerati e firmati dall’artista), influisce sul valore della stampa: è tanto più alto quanto è minore. Dopo la tiratura la lastra dovrà essere obbligatoriamente resa inutilizzabile, ovvero BIFFATA.
L’origine dell’arte incisoria si può far risalire agli albori dell’arte della stampa.
L’ACQUATINTA: E’ una tecnica che permette di ottenere diverse gradazioni di grigio ed effetti di chiaroscuro. Si pone la lastra di zinco già disegnata ad acquaforte su una griglia da cucina e la si cosparge (GRANISCE) in maniera uniforme di POLVERE DI COLOFONIA con una CASSETTA SPOLVERIZZATRICE o a mano con una calza di nylon, dopodiché la si riscalda leggermente e gradualmente in modo che la polvere aderisca alla superficie senza sciogliersi completamente.
Avendo cura di coprire con una vernice speciale per acquatinta le parti di disegno che devono rimanere chiare, si pone la matrice in acido nitrico in maniera che le parti coperte di colofonia, ma non di vernice, assumano una granitura regolare, mediante morsure successive a partire dai 30 secondi ed ogni volta raddoppiate, che in fase di stampa risulterà di un grigio più o meno scuro a seconda dei tempi.
Sonia De Franceschi
Le mie opere si ispirano prevalentemente ai miti celtici ed alle saghe di re Artù: questo lavoro si inscrive in un percorso formativo che prende il suo avvio con lo studio approfondito e meditato dell’arte del secolo diciannovesimo, con particolare riguardo per l’arte preraffaellita e il simbolismo (Rossetti, Burne-Jones, Moreau, Redon, solo per citare alcuni nomi, senza per questo trascurare i fenomeni artistici paralleli), per concentrarsi sull’opera grafica di Aubrey Beardsley che si svilupperà nell’Art Nouveau, e dei suoi innumerevoli e valenti seguaci, quali Clarke, Alastair, Egan. Le opere letterarie di Wilde, Swinbune, Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, fino a risalire al romanzo gotico tardo-settecentesco del Lewis e della Radcliffe, sono parte tutt’altro che irrilevante di tale cammino.
Il tema celtico-arturiano si impone dopo molti viaggi in Bretagna e la conseguente scoperta, attraverso numerosi testi, dei miti e delle leggende di quella terra misteriosa ed affascinante.
In siffatto contesto la tecnica incisoria si confà perfettamente ad un’esigenza irrinunciabile di assoluta bidimensionalità, di spazi semplicemente evocati, e di una linea di contorno.depurata quale tagliente mezzo per ottenere una completa astrazione, una sorta di "raggelamento" di figure esistenti solo in un universo parallelo, una realtà AUTRE di immota e ambigua bellezza. Tale quale l’aldilà celtico (il Sidhe), o il mondo incantato e vagamente perverso del romanzo "Venere e Tannhäuser" di Beardsley.
TECNICA: Con il termine INCISIONE si indica il complesso delle tecniche grafiche che comportano l’incisione manuale di un disegno su matrice permanente mediante solchi più o meno profondi che vengono riempiti con inchiostri semidensi, il cui trasporto su carta viene effettuato mediante la pressione di un torchio calcografico.
L’INCISIONE ALL’ACQUAFORTE si effettua stendendo uno strato di vernice calcografica nera su lastre di zinco e disegnandovi sopra con apposite punte di acciaio. L’incisione della vernice scoprendo il metallo permette all’acido nitrico di corroderlo in corrispondenza dei solchi: questa fondamentale operazione si chiama MORSURA.
L’incisione comporta successivi e laboriosi stadi di preparazione, durante i quali si eseguono stampe di controllo chiamate PROVE DI STATO, e in fase definitiva PROVE D’AUTORE o D’ARTISTA.
Il numero complessivo degli ESEMPLARI ottenuti con la successiva operazione di TIRATURA (numerati e firmati dall’artista), influisce sul valore della stampa: è tanto più alto quanto è minore. Dopo la tiratura la lastra dovrà essere obbligatoriamente resa inutilizzabile, ovvero BIFFATA.
L’origine dell’arte incisoria si può far risalire agli albori dell’arte della stampa.
L’ACQUATINTA: E’ una tecnica che permette di ottenere diverse gradazioni di grigio ed effetti di chiaroscuro. Si pone la lastra di zinco già disegnata ad acquaforte su una griglia da cucina e la si cosparge (GRANISCE) in maniera uniforme di POLVERE DI COLOFONIA con una CASSETTA SPOLVERIZZATRICE o a mano con una calza di nylon, dopodiché la si riscalda leggermente e gradualmente in modo che la polvere aderisca alla superficie senza sciogliersi completamente.
Avendo cura di coprire con una vernice speciale per acquatinta le parti di disegno che devono rimanere chiare, si pone la matrice in acido nitrico in maniera che le parti coperte di colofonia, ma non di vernice, assumano una granitura regolare, mediante morsure successive a partire dai 30 secondi ed ogni volta raddoppiate, che in fase di stampa risulterà di un grigio più o meno scuro a seconda dei tempi.
10
aprile 2004
Sonia De Franceschi – Anywhere out of the world
Dal 10 aprile al 02 maggio 2004
disegno e grafica
Location
ANOMALIA CLUB
Prato, Via Dino Campana, 58, (Prato)
Prato, Via Dino Campana, 58, (Prato)
Orario di apertura
aperto dal giovedi alla domenica sera