Nel 1930 la giovane salvadoregna Consuelo Sucín vedova Gómez Carrello, conosce a Buenos Aires l’intrepido aviatore Antoine de Saint-Exupéry. Lo stesso giorno in cui si incontrano, Antoine invita Consuelo a scoprire la città dall’aria, in un volo temerario pieno di piroette con le quali intende impressionarla affinché lo baci e risponda affermativamente alla sua improvvisa richiesta di matrimonio.

Malgrado la vita tumultuosa che è obbligata a condurre il suo marito aviatore, intreccia delle relazioni amichevoli con il gruppo dei pittori surrealisti Marcel Duchamps, Oscar Dominguez, André Breton, frequenta l’atelier di Baltus.

Furono quindici anni di matrimonio, durante il quale la professione del pilota, la Boemia del successo come artista e le sue innumerevoli amanti li allontanarono. Tuttavia, nonostante notti intere di attesa, fughe febbrili e crisi nervose, Antoine e Consuelo riuscirono a vivere brevi momenti di felicità assoluta.

Un matrimonio pieno di viaggi e trasferimenti nel quale Consuelo dovrà sempre adattarsi alla capricciosa e imprevedibile volontà di “tonio”, che la obbliga a rimanere insieme a lui, che la rifiuta e che finalmente la spinge ad abbandonare Parigi per seguirla successivamente con il suo piccolo aereo, con il quale finisce per schiantarsi in un gravissimo incidente nelle coste del Guatemala.

Nel 1944 dopo scomparsa viene pubblicato a New York il suo capolavoro “Le Petit Prince ”
nel quale Antoine Saint-Exupery rappresenta la sua donna sotto forma della “Rosa ”.

Nel 1945 alla fine della guerra, lascia gli Stati Uniti per installarsi nuovamente in Francia, dove vive a Parigi e a Grasse. In quegli anni frequenta Picasso, Max Ernst, Nicolas de Staél e Salvador Dalì, presso il quale soggiorna a Cadaques e dove dipingerà tutta una serie di quadri. Durante tutti quegli anni si afferma la sua carriera di scultrice e pittrice. Muore nel maggio di 1979.

La mostra illustrerà l’arte di una epoca, attraverso libri, documenti, dipinti, sculture e lettere originali