29 settembre 2018

Nel vivo di Women Out of Joint, il festival di genere della Galleria Nazionale di Roma

 

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Dopo Hegel? Com’è stato e come sarà il mondo? Ci sono tante idee per immaginarlo e sono tutte al femminile, per Women Out of Joint, festival promosso dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e dall’IILA-Istituto Italo-Latinoamericano, sulla scia dell’obiettivo n. 5 dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Una rassegna apertamente femminista, rivolta all’applicazione militante dei temi dell’uguaglianza e dell’empowerment delle donne, a partire da “Sputiamo su Hegel”, saggio di Carla Lonzi pubblicato nel 1970 e primo e imprescindibile congedo dal modello culturale patriarcale. 
La manifestazione, a cura di Ilaria Bussoni, Cristiana Collu e Rosa Jijon, si tiene in questi giorni, il 28, 29 e 30 settembre, è moralmente e politicamente dedicata a Lonzi, femminista, scrittrice e critica d’arte, il cui archivio è stato recentemente acquisito dalla Galleria e sarà presentato al pubblico proprio in occasione del festival, insieme a incontri, laboratori, performance, proiezioni, letture, per istituire un dialogo transdisciplinare tra le esperienze di artiste, storiche dell’arte, performer, attiviste, ricercatrici, designer e architette, tra le più influenti della scena internazionale. 
Dopo la presentazione con party e dj set di ieri, oggi si continua con, tra gli altri appuntamenti, un talk con Michela Murgia, una performance di Julia Antivilo e un poetry event a cura di Eva Macali con Alessandra Carnaroli, Sara Davidovics, Bianca Menna, Jonida Prifti, Lidia Riviello, Sara Ventroni, Valentina Vella. Chiusura domenica, 30 settembre, con un workshop sui dedicati ai corpi delle donne nell’era dell’immateriale, a cura di Elena Lolli, e un ciclo di videoproiezioni dedicato a Valie Export. 
Qui il programma completo.

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