Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
È davvero una burlona Nathalie Croquet. Si diverte a rifare in questo modo celebri campagne pubblicitarie che hanno per testimonial ancor più celebri top model. La superba Gisele Bunchen, la Venere nera Naomi Campbell e la divina Kate Moss, solo per citare le più note, nelle sue mani diventano casalinghe di Voghera in ghingheri con simil pose sexy, in realtà sono sempre autoritratti della Croquet in versione anti modella, che rimettono in scena le pubblicità di Lanvin, Givenchy, Sonia Rykiel e altre.
Ma chi è Nathalie Croquet? Prima fashion editor di Biba, poi il salto che la porta ad essere direttore della fotografia di Jean Paul Gaultier. E ora? Ora lavora al suo ultimo, personalissimo progetto denominato “Spoof series”: parodie, falsificazioni dell’identità, per cui riprende le smorfie delle varie top model mettendole sul suo volto, quello di una donna qualsiasi.
Quasi una Cindy Sherman al contrario. Ma soprattutto una rivincita per tutte le comuni mortali che non saranno mai Top.


















