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Come tutti i mega eventi che si rispettino, l’apertura della nuova sede del Garage Contemporary Arts Museum a Gorky park è stata preceduta da molti rumors. Fino a che ieri la creatura di Dasha Zhukova ha visto ufficialmente la luce. Creatura sua e di Rem Koolhaas, il quale dopo la Fondazione Prada di Viale Isarco a Milano, mette un’altra tacca nel suo cv di architetto di musei. Ogni volta reinventando qualcosa, come si conviene a un professionista del suo livello.
Ma, al di là delle considerazioni sull’edificio, eccoli qui gli artisti e le opere che hanno inaugurato il sogno dell’ex modella russa, convertita – come si conviene a tutte le ex modelle del suo calibro – all’arte contemporanea e a una certa attitudine filantropica che non guasta tra ricconi e simili dabbene.
Yayoi Kusama e i suoi pois giganti, Katherine Grosse e la sua pittura molto expanded che si vede al momento anche alla Biennale di Venezia, l’eterno affabile ragazzo Rirkrit Tiravanija (anche lui in tour veneziano) e le sue performance, più vips, come Jeff Koons, Larry Gagosian e altri protagonisti del fantastico mondo dell’arte.
Insomma, tutte le pedine sono al posto giusto, il nastro è stato tagliato e vediamo ora che succede a Mosca che, tra Femen e altri tosti contestatori, continua ad essere una platea alquanto accesa. Anche per l’arte.

















