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Non è una novità, che l’arte metta a dura prova anche i fisici più robusti. Un collezionista romano è tornato dalla Biennale di Venezia con il menisco infiammato e si è dovuto sottoporre a iniezioni di acido ialuronico. A Basilea va meglio. Intanto non ci sono ponti da attraversare, vaporetti su cui fiondarsi, ci sono meno cose da vedere in giro e soprattutto non ci perde per trovarle, facendo quei giri interminabili cui obbliga Venezia.
Però ogni tanto un po’ di relax non fa male. Questa è la bella installazione che il collettivo carioca Opavivarà, nato nel 2005 a Rio, ha presentato a Unlimited per la galleria A gentil carioca. Una selva di amache dove i collezionisti si danno il turno per stendersi e al centro ci si può servire una tisana fai da te, ovviamente bio. A suo modo, Opavivarà fa Arte Pubblica, inventando di volta in volta luoghi e situazioni per far stare a suo agio la gente: sedute, biciclette, docce e statement che concettualizzano il tutto.
Oltre Opavivarà, anche nella fiera vera e propria i momenti di relax non mancano. E se non sono previsti, pazienza. Giustamente c’è chi se li prende lo stesso.















