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Grattacieli aguzzi come lame, tipo quello lungo un chilometro che sta a Dubai o storti ma spigolosi come quello di Libeskind al World Trade Center di Manhattan? Scordateveli, cambiate file. L’ultima tendenza vuole i grattacieli antropomorfi. Anzi, somiglianti al corpo delle donne e, meglio ancora, delle dive.
A Melbourne, in Australia, la Premier Tower che sorge di fronte la Southern Cross Station ha le curve di Beyoncé. O, almeno così afferma, l’architetto che l’ha disegnata, Elenberger Fraser. E non è il solo. A Praga, nel 1992, quando la città si stava scrollando di dosso il passato socialista con relativo grigiume, Frank Gerry realizzò la Dancing Tower, meglio nota come Ginger e Fred.
Ma il massimo sono le Toronto Towers ispirate addirittura a Marilyn e realizzate dallo studio cinese MAD. Grattacieli generosi e grandi forme, insomma, antianorressici. A meno che la prossima star ad ispirare un architetto non sia la secca Keira Knightley.














