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Un’ascia in faccia e sangue finto. Certo, a Detroit nessuno la mette giù per il sottile, ma nella metropoli degli Stati Uniti l’attacco al busto di Cristoforo Colombo è solo l’ultimo di una serie di “sentimenti” decisamente poco carini rivolti alla figura dell’esploratore italiano. Che, un po’ come il nostro Garibaldi, troneggia in tutte le piazze.
Un numero crescente di città ha già ribattezzato, infatti, il Columbus Day con altri nomi. Ultimo Columbus-pentito nella lista è stata l’Alaska, con il governatore Bill Walker che ha sottolineato che lo stato del nord è stato “fatto” dagli indigeni della regione, altro che Colombo. Ed è nato così da queste parti anche il “Popoli Indigeni Day”, manifestazione che vuole promuovere l’apprezzamento, la tolleranza, la comprensione, l’amicizia tra i popoli originali e tutti gli altri abitanti del Paese. E al diavolo colonizzatori europei e affini!












