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Vi ricordate quell’installazione presentata diversi anni fa alla Saatchi gallery di Londra nella quale, attraversandola, si aveva l’impressione di entrare in un mondo altro, di una profondità straniante e che invece era semplicemente immersa in una miscela di olio per cui tutto si rifletteva e si stravolgeva? Saatchi l’ha tenuta per anni nella sua ultima sede a Chelsea. L’autore era Richard Wilson, geniale artista britannico, imbattibile nell’alterare il nostro sistema percettivo.
Ora Wilson è tornato con un nuovo progetto, Architectural intervention, con il quale decostruisce e ricostruisce (a modo suo) edifici, strade, finestre e altro. Una sfida per l’occhio e per la mente. Che, a sua volta, decostruisce e ricostruisce immagini.