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fino al 17.XI.2002 Pierluigi Rolando – Storie inventate Torino, Sala Bolaffi
torino
L’arte di Pierluigi Rolando è suggestiva, fiabesca, incantata. I suoi lavori paiono messaggi onirici tradotti in materia, ispirati da un’interiorità rigogliosa o ricavati dall’inesauribile patrimonio dell’inconscio collettivo…
Con l’esposizione Storie inventate, antologica dedicata a Pierluigi Rolandoe organizzata dalla Regione Piemonte, la Sala Bolaffi introduce un nuovo ciclo di mostre di gran pregio, volto perlopiù alla celebrazione di insigni artisti piemontesi contemporanei. Designer di fama mondiale nel campo della moda e dell’industria tessile, Rolando ha sempre affiancato alla sua professione un’attività altrettanto rilevante: la produzione scultorea. Dopo aver ideato capi per Chanel e Pierre Cardin, o ancora aver contribuito alla nascita della Fila ed aver firmato tutte le sue linee sportive per ben quattordici anni, dal 1993 ha scelto di dedicarsi totalmente all’arte iniziando una serie di esposizioni. Infaticabile e sempre pronto a sfruttare ogni attimo libero, il maestro torinese è un artista poliedrico, ispirato, colto e romanticamente nostalgico. Possiede una manualità forte ed energica, avvincente, che rimanda alle vecchie botteghe di paese ma, al contempo, rivela un’ampia ricerca iconografica e filosofica. Il suo universo visionario è costituito da città fantastiche e popolato da guerrieri, condottieri ed imperatori, cavalli-totem e creature immaginarie. L’arte di Pierluigi Rolando è suggestiva, fiabesca, incantata; i suoi lavori – che ci fanno ripensare a talune intime fantasticherie fanciullesche – paiono messaggi onirici tradotti in materia, ispirati da un’interiorità rigogliosa o ricavati dall’inesauribile patrimonio dell’inconscio collettivo. L’autore, impiegando legno, lamiera, ferro e terracotta, realizza sculture di una teatralità impetuosa ed avvolgente che riconducono, in alcuni casi, anche ai mondi abitati da marionette e burattini. Nelle sue città, avvolte da solitudine e silenzio, “certe angolazioni portano alla mente sarcofaghi senza retorici descrittivismi”, per usare le parole di Carlo Levi – curatore della mostra. I suoi plastici di scenografie urbane, infatti, racchiusi in bacheche trasparenti, sono quasi sempre ispirati alla realtà (Torino; Texas City) o comunque contraddistinti da pregnanti contenuti metaforici o singolari rimandi (Tamara De Lempicka, 2001). In merito ai busti esposti, bellissimi i baveri alzati in lamiera piegata, i corpetti borchiati o in rete metallica, le barbe, le sopracciglia ed i baffi fatti con i chiodi (Enrico VIII e Busto di Annibale). Molte delle creazioni di Rolando, si pensi anche ai numerosi ritratti-bassorilievo, ci rinviano ad epoche remote – benché la sua produzione, ardente, propulsiva e consapevole, sia profondamente audace e rivoluzionaria. Oltre ad opere quali Riccardo III (1975) e Battaglia infinita (1995), sono di forte impatto le sue figure alate dall’aspetto esangue – temibili guardiani corazzati (Eagle; Lucifero) che però, in alcuni casi, sembrano assumere espressioni assorte, forse addirittura bonarie (Goat, 1996).
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mostra visitata il 6 ottobre 2002
Pierluigi Rolando – Storie inventate
Torino, Sala Bolaffi, Via Cavour 17
Tel +039 011 5576300
Dal 2 ottobre al 17 novembre 2002.
da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00; lunedì chiuso.
Ingresso libero.
Catalogo: Giulio Bolaffi Editore.
[exibart]