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On Flower Power. The Role of the Vase in Arts, Crafts and Design
In mostra più di ottanta opere che reinterpretano la tradizione e l’iconografia del vaso attraverso il design, la fotografia, la scultura e la pittura
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con la mostra On Flower Power. The Role of the Vase in Arts, Crafts and Design, curata da Martí Guixé,
la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea esplora in modo radicale e in chiave del tutto
anticonvenzionale il territorio ibrido in cui dialogano arte, design e artigianato.
L’esposizione rappresenta la prima occasione di confronto per la Galleria Nazionale con questi linguaggi in
relazione all’arte contemporanea e si focalizza su un oggetto apparentemente neutro: il vaso di fiori. Questo
elemento, archetipo ricorrente, diventa il medium d’elezione per una narrazione che intreccia storia dell’arte,
storia delle arti applicate e storia del design.
Da oggetto desueto, il vaso viene “riscoperto” a partire dalla seconda metà del Novecento quando artisti, architetti
e designer cominciano a re-codificare questa tipologia, ormai diventata una vera e propria “icona” del quotidiano.
Grazie alle forme e all’eterogeneità di utilizzo e dimensioni, il vaso viene riconsiderato nel suo ruolo di mero
contenitore e diventa una palestra progettuale attraverso la quale mostrare il proprio punto di vista e liberare la
creatività.
On Flower Power pone l’attenzione sul potere empatico del fiore e su come questo fattore emozionale venga
rielaborato all’interno delle varie discipline: “Uno sguardo ibrido” afferma Guixé “sull’arte, sull’artigianato e sul
design attraverso un oggetto di per sé già trasversale, il vaso di fiori, che diventa anche oggetto empatico proprio
per la sua capacità di trovare una complicità emotiva con il suo osservatore. Nella mostra, il vaso di fiori attraverso
l’interpretazione dell’artista, dell’artigiano o del designer diventa oggetto empatico e in qualche modo soggetto
del nostro prossimo futuro.”
In mostra più di ottanta opere che re-interpretano la tradizione e l’iconografia del vaso attraverso il design,
la fotografia, la scultura e la pittura. Dai più significativi protagonisti della scena internazionale del design come
Enzo Mari (Cerano, 1932) e Gaetano Pesce (La Spezia, 1939) al Mendini Vase Project, un’opera (prodotta per
Alessi nel 1992 dall’architetto milanese Alessandro Mendini) che include i lavori di 100 artisti come Brian Eno,
Robert Venturi, Milton Glaser e Ettore Sottsass.
La riflessione attorno al vaso continua nell’elegante ricerca estetica della designer di origini olandesi Hella
Jongerius (Utrecht, 1963), nel linguaggio provocatorio di Tobias Rehberger (Esslingen, 1966) e nell’ironia di
Franz West (Vienna, 1947 – 2012). Il denominatore comune degli artisti selezionati è la sperimentazione formale
e la provocazione concettuale, evidenti anche nelle sculture dell’austriaco Oliver Laric (Innsbruck, 1981) e
nell’ibridazione dei linguaggi espressivi del duo Aurora Sander.
Un nucleo di stampe fotografiche e cinque gli esemplari della FAD Cup, il trofeo che ogni anno la FAD - Foment
de les Arts i del Disseny commissiona ad artisti e designer contemporanei (solo per citarne alcuni, Antoni
Cumella, André Ricard, Oscar Tusquets, Jaume Plensa, Joan Brossa, Tapies, Antoni Miralda, Mariscal, Fernando
and Humberto Campana, Elias Torres, Martín Azua e Marc Monzó); il trofeo viene ripreso anche nella ricerca
di Simone Bergantini, di cui è esposta parte della serie fotografica Trophies, trofei, decostruiti e
ricomposti dall’artista in totale libertà.
Sulle pareti del Salone Centrale una trentina di nature morte provenienti dalle collezioni della Galleria dove i fiori
e i loro contenitori diventano il soggetto dominante. Tra i tanti, Filippo De Pisis, Mario Mafai, Giorgio Morandi,
Gaetano Previati e Toti Scialoja.
Il catalogo è edito da Corraini Edizioni, con i contributi di Martí Guixé, Giuseppe Finessi, Octavi Rofes e Jeffrey
Swartz.
La realizzazione di due opere in mostra, progettate e disegnate da Martí Guixé, è frutto di una collaborazione con
l’Accademia del Costume e Moda di Roma.
Artisti in mostra: Martín Azua, Simone Bergantini, Chiara Bettazzi, Marina Bolla, Chiara Camoni, Coudre, Antoni
Cumella i Serret, Sabine Delafon, Nicolaj Diulgheroff, Elena El Asmar, Haris Epaminonda, Nicola Filia, Marguerite
Friedländer-Wildenhain, Nancy Graves, Kodai Iwamoto, Hella Jongerius, Markus Kayser, Inga Knölke, Oliver Laric,
Enzo Mari, Ursula Mayer, Javier Mariscal, Alessandro Mendini, Paolo Meoni, Marc Monzó, Takashi Murakami, Luigi
Ontani, Gaetano Pesce, Pierluigi Piu, Tobias Rehberger, André Ricard i Sala, Aurora Sander, Trinci, Franz West.
Dalle collezioni: Antonio Agostani, Luigi Aversano, Mario Bacchelli, Baccio Maria Bacci, Ugo Bernasconi, Domenico
Caputi, Felice Carena, Francesco Chiappelli, Arnout Colnot, Vincenzo Colucci, Filippo De Pisis, Gabriella DenisRault, Giuseppe Guzzi, Maria Lehel, Enrico Lionne, Mario Mafai, Pietro Martina, Marino Mazzacurati, Pietro
Melecchi, Rolando Monti, Giorgio Morandi, Guido Peyron, Gaetano Previati, Ilario Rossi, Angelo Savelli, Toti
Scialoja, Antonio Simeoni, Carlo Siviero, Arturo Tosi.
Martí Guixé (Barcelona, 1964) è un designer, formatosi a Barcellona e a Milano, il cui lavoro trascende i confini
abituali di questa disciplina; tra i musei in cui ha esposto ricordiamo il MoMa di New York, il MACBA di Barcellona,
la Triennale di Milano, il MART di Rovereto, il Centre Pompidou di Parigi, il Mudac di Losanna e la Galleria Nazionale
d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea esplora in modo radicale e in chiave del tutto
anticonvenzionale il territorio ibrido in cui dialogano arte, design e artigianato.
L’esposizione rappresenta la prima occasione di confronto per la Galleria Nazionale con questi linguaggi in
relazione all’arte contemporanea e si focalizza su un oggetto apparentemente neutro: il vaso di fiori. Questo
elemento, archetipo ricorrente, diventa il medium d’elezione per una narrazione che intreccia storia dell’arte,
storia delle arti applicate e storia del design.
Da oggetto desueto, il vaso viene “riscoperto” a partire dalla seconda metà del Novecento quando artisti, architetti
e designer cominciano a re-codificare questa tipologia, ormai diventata una vera e propria “icona” del quotidiano.
Grazie alle forme e all’eterogeneità di utilizzo e dimensioni, il vaso viene riconsiderato nel suo ruolo di mero
contenitore e diventa una palestra progettuale attraverso la quale mostrare il proprio punto di vista e liberare la
creatività.
On Flower Power pone l’attenzione sul potere empatico del fiore e su come questo fattore emozionale venga
rielaborato all’interno delle varie discipline: “Uno sguardo ibrido” afferma Guixé “sull’arte, sull’artigianato e sul
design attraverso un oggetto di per sé già trasversale, il vaso di fiori, che diventa anche oggetto empatico proprio
per la sua capacità di trovare una complicità emotiva con il suo osservatore. Nella mostra, il vaso di fiori attraverso
l’interpretazione dell’artista, dell’artigiano o del designer diventa oggetto empatico e in qualche modo soggetto
del nostro prossimo futuro.”
In mostra più di ottanta opere che re-interpretano la tradizione e l’iconografia del vaso attraverso il design,
la fotografia, la scultura e la pittura. Dai più significativi protagonisti della scena internazionale del design come
Enzo Mari (Cerano, 1932) e Gaetano Pesce (La Spezia, 1939) al Mendini Vase Project, un’opera (prodotta per
Alessi nel 1992 dall’architetto milanese Alessandro Mendini) che include i lavori di 100 artisti come Brian Eno,
Robert Venturi, Milton Glaser e Ettore Sottsass.
La riflessione attorno al vaso continua nell’elegante ricerca estetica della designer di origini olandesi Hella
Jongerius (Utrecht, 1963), nel linguaggio provocatorio di Tobias Rehberger (Esslingen, 1966) e nell’ironia di
Franz West (Vienna, 1947 – 2012). Il denominatore comune degli artisti selezionati è la sperimentazione formale
e la provocazione concettuale, evidenti anche nelle sculture dell’austriaco Oliver Laric (Innsbruck, 1981) e
nell’ibridazione dei linguaggi espressivi del duo Aurora Sander.
Un nucleo di stampe fotografiche e cinque gli esemplari della FAD Cup, il trofeo che ogni anno la FAD - Foment
de les Arts i del Disseny commissiona ad artisti e designer contemporanei (solo per citarne alcuni, Antoni
Cumella, André Ricard, Oscar Tusquets, Jaume Plensa, Joan Brossa, Tapies, Antoni Miralda, Mariscal, Fernando
and Humberto Campana, Elias Torres, Martín Azua e Marc Monzó); il trofeo viene ripreso anche nella ricerca
di Simone Bergantini, di cui è esposta parte della serie fotografica Trophies, trofei, decostruiti e
ricomposti dall’artista in totale libertà.
Sulle pareti del Salone Centrale una trentina di nature morte provenienti dalle collezioni della Galleria dove i fiori
e i loro contenitori diventano il soggetto dominante. Tra i tanti, Filippo De Pisis, Mario Mafai, Giorgio Morandi,
Gaetano Previati e Toti Scialoja.
Il catalogo è edito da Corraini Edizioni, con i contributi di Martí Guixé, Giuseppe Finessi, Octavi Rofes e Jeffrey
Swartz.
La realizzazione di due opere in mostra, progettate e disegnate da Martí Guixé, è frutto di una collaborazione con
l’Accademia del Costume e Moda di Roma.
Artisti in mostra: Martín Azua, Simone Bergantini, Chiara Bettazzi, Marina Bolla, Chiara Camoni, Coudre, Antoni
Cumella i Serret, Sabine Delafon, Nicolaj Diulgheroff, Elena El Asmar, Haris Epaminonda, Nicola Filia, Marguerite
Friedländer-Wildenhain, Nancy Graves, Kodai Iwamoto, Hella Jongerius, Markus Kayser, Inga Knölke, Oliver Laric,
Enzo Mari, Ursula Mayer, Javier Mariscal, Alessandro Mendini, Paolo Meoni, Marc Monzó, Takashi Murakami, Luigi
Ontani, Gaetano Pesce, Pierluigi Piu, Tobias Rehberger, André Ricard i Sala, Aurora Sander, Trinci, Franz West.
Dalle collezioni: Antonio Agostani, Luigi Aversano, Mario Bacchelli, Baccio Maria Bacci, Ugo Bernasconi, Domenico
Caputi, Felice Carena, Francesco Chiappelli, Arnout Colnot, Vincenzo Colucci, Filippo De Pisis, Gabriella DenisRault, Giuseppe Guzzi, Maria Lehel, Enrico Lionne, Mario Mafai, Pietro Martina, Marino Mazzacurati, Pietro
Melecchi, Rolando Monti, Giorgio Morandi, Guido Peyron, Gaetano Previati, Ilario Rossi, Angelo Savelli, Toti
Scialoja, Antonio Simeoni, Carlo Siviero, Arturo Tosi.
Martí Guixé (Barcelona, 1964) è un designer, formatosi a Barcellona e a Milano, il cui lavoro trascende i confini
abituali di questa disciplina; tra i musei in cui ha esposto ricordiamo il MoMa di New York, il MACBA di Barcellona,
la Triennale di Milano, il MART di Rovereto, il Centre Pompidou di Parigi, il Mudac di Losanna e la Galleria Nazionale
d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
15
luglio 2019
On Flower Power. The Role of the Vase in Arts, Crafts and Design
Dal 15 luglio al 29 settembre 2019
design
fotografia
arte contemporanea
fotografia
arte contemporanea
Location
Biglietti
intero: € 10,00
ridotto: € 2,00
Orario di apertura
dal martedì alla domenica:
8.30 – 19.30
ultimo ingresso 45 minuti
prima della chiusura
Vernissage
15 Luglio 2019, h 19
Editore
CORRAINI
Curatore