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La casa editrice TRIEB 1970 – 1978. L’Accademia di Belle Arti di Brera risponde a Art & Language
Nata nel 1970 da un’idea di Aldo Spoldi, allora studente all’Accademia di Belle Arti di Brera, in collaborazione con Loredana Parmesani, Patrizia Gillo, Pio Capodiferro e molti altri, la casa editrice TRIEB con le sue pubblicazioni nasce come gruppo di ricerca studentesca all’interno dei corsi dell’Accademia di Brera.
Comunicato stampa
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Nata nel 1970 da un’idea di Aldo Spoldi, allora studente all’Accademia di Belle Arti di Brera, in collaborazione con Loredana Parmesani, Patrizia Gillo, Pio Capodiferro e molti altri, la casa editrice TRIEB con le sue pubblicazioni (le riviste Trieb e Jim International, i libri Il cerimoniale della violenza risolve in sé il duo opposto, La liturgia dell’amore, il Teatro di Oklahoma e numerose altre), finanziate dall’ex scatolificio ILCO di Bagnolo Cremasco, nasce come gruppo di ricerca studentesca all’interno dei corsi dell’Accademia di Brera. Con l’aiuto dei professori Alik Cavaliere, Mino Ceretti, Piero Quagliano, Luigi Pestalozza, Roberto Sanesi, Daniela Palazzoli e Francesco Leonetti, la casa editrice TRIEB, oltre a rappresentare la poetica e la teoria della Banda del Marameo (1968), intende rispondere all’Art & Language, alla tautologia di Joseph Kosuth, alla Poesia Visiva e al volantinaggio socio-politico del Movimento Studentesco.
Ad aprire la mostra è una serigrafia di Joseph Kosuth, Questa (cosa davanti a te), 1978. Si tratta di un testo scritto in nero sericol jet satin con carattere times su carta Fabriano Rosaspina 70×100 cm.
Il secondo lavoro intitolato Sed, stampato dalla casa editrice Trieb nel 1971, risponde all’importante opera One and three chairs del 1965 dell’artista americano. L'opera Sed ironizza sull'immagine sedia e sulla serietà dell'enciclopedia a favore del piacere del testo; la scrittura esce di tema, fugge dalla sua catalogazione, il significante sedia non rispetta il significato e, improvvisamente, il significato si trasforma in utensile. Non è più la sedia di Kosuth, non è la sedia di Vincent, né la sedia di Gauguin dipinta da Van Gogh. È la sedia capace di fare riposare il brigante italiano Luigi Alonzi, detto Chiavone, a cui il testo in questione, sotto la definizione di sedia, è dedicato. Si parla, infatti, del brigantaggio italiano.
La mostra continua con la presentazione visiva di tutti i numeri della rivista Trieb e delle altre pubblicazioni. I volantini, i fascicoli, i libri che la casa editrice pubblicava erano concepiti come opere, al pari delle opere che in quegli anni, dalla poesia visiva alla Conceptual Art all’Art & Language, si confrontavano con il piacere testuale e la formalizzazione verbale.
Le pubblicazioni erano stampate in offset su cartoncino in bianco nero e a volte a colori. La scelta di una stampa ai tempi raffinata e molto incisa quale l’offset era dovuta al desiderio di realizzare opere il cui contenuto non solo teorico-testuale ma anche formale-estetico fosse particolarmente bello. L’impaginazione veniva curata con meticolosità ossessiva, cercando di trovare nella pagina un equilibrio formale paragonabile a quello di un quadro o di un disegno.
Non si tratta di parole e immagini in libertà, ma di una fuga giocosa dalle catalogazioni dell'enciclopedia, dal mondo capitalistico, dai movimenti politici e rivoluzionari.
Alla tautologia A=A risponde che A è un’avventura. Il ludico gioco porta in testacoda l'arte dopo la filosofia, la Conceptual Art e l'Art & Language, offrendo posizione d'avanzamento alla Poesia Visiva.
Saranno disponibili in galleria i volumi della Collana dell’Accademia dello Scivolo a cura di Loredana Parmesani & Patrizia Gillo, edizioni Postmediabooks.
Ad aprire la mostra è una serigrafia di Joseph Kosuth, Questa (cosa davanti a te), 1978. Si tratta di un testo scritto in nero sericol jet satin con carattere times su carta Fabriano Rosaspina 70×100 cm.
Il secondo lavoro intitolato Sed, stampato dalla casa editrice Trieb nel 1971, risponde all’importante opera One and three chairs del 1965 dell’artista americano. L'opera Sed ironizza sull'immagine sedia e sulla serietà dell'enciclopedia a favore del piacere del testo; la scrittura esce di tema, fugge dalla sua catalogazione, il significante sedia non rispetta il significato e, improvvisamente, il significato si trasforma in utensile. Non è più la sedia di Kosuth, non è la sedia di Vincent, né la sedia di Gauguin dipinta da Van Gogh. È la sedia capace di fare riposare il brigante italiano Luigi Alonzi, detto Chiavone, a cui il testo in questione, sotto la definizione di sedia, è dedicato. Si parla, infatti, del brigantaggio italiano.
La mostra continua con la presentazione visiva di tutti i numeri della rivista Trieb e delle altre pubblicazioni. I volantini, i fascicoli, i libri che la casa editrice pubblicava erano concepiti come opere, al pari delle opere che in quegli anni, dalla poesia visiva alla Conceptual Art all’Art & Language, si confrontavano con il piacere testuale e la formalizzazione verbale.
Le pubblicazioni erano stampate in offset su cartoncino in bianco nero e a volte a colori. La scelta di una stampa ai tempi raffinata e molto incisa quale l’offset era dovuta al desiderio di realizzare opere il cui contenuto non solo teorico-testuale ma anche formale-estetico fosse particolarmente bello. L’impaginazione veniva curata con meticolosità ossessiva, cercando di trovare nella pagina un equilibrio formale paragonabile a quello di un quadro o di un disegno.
Non si tratta di parole e immagini in libertà, ma di una fuga giocosa dalle catalogazioni dell'enciclopedia, dal mondo capitalistico, dai movimenti politici e rivoluzionari.
Alla tautologia A=A risponde che A è un’avventura. Il ludico gioco porta in testacoda l'arte dopo la filosofia, la Conceptual Art e l'Art & Language, offrendo posizione d'avanzamento alla Poesia Visiva.
Saranno disponibili in galleria i volumi della Collana dell’Accademia dello Scivolo a cura di Loredana Parmesani & Patrizia Gillo, edizioni Postmediabooks.
10
ottobre 2019
La casa editrice TRIEB 1970 – 1978. L’Accademia di Belle Arti di Brera risponde a Art & Language
Dal 10 ottobre al 07 novembre 2019
editoria
Location
GALLERIA ANTONIO BATTAGLIA
Milano, Via Ciovasso, 5, (Milano)
Milano, Via Ciovasso, 5, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15.30 – 19.30
Vernissage
10 Ottobre 2019, 19 - 21
Sito web
Ufficio stampa
Galleria Antonio Battaglia
Autore
Curatore
Autore testo critico