Il cambiamento, questa è la riflessione universale che ci espone l'artista spinta dalla certezza che la modifica della realtà, del proprio pensiero, del proprio essere sia sempre stata parte costante, innata e fondamentale dell'esperienza umana.
L'artista traduce per noi questo atteggiamento naturale in una serie di opere che si snodano attraverso un progetto in divenire.

La Manfredi adagia su di un supporto delicato, soffice e luminoso, ma segnato da rughe nella sua trama ruvida, un susseguirsi di variazioni tonali che vogliono rappresentare ciò che è la vita stessa nelle sue infinite sfumature.
L'esistenza dell'artista e la sua esperienza sono cosi assimilate dall'esperienza del colore.
Il grigio (l'elemento base) è formato dal bianco e dal nero, come la luce e le ombre che appartengono innate alla vita e la natura dell'uomo.
Ed è in questo elemento di base che avvengono le manipolazioni che producono i cambiamenti.
La costante è che l'elemento originale sempre muta, di continuo si è soggetti al cambiamento, anche se minimo e questo è l'unico risultato che si perpetua.

Roberta Manfredi nasce a Roma nel 1981, vive e lavora a Latina.
Ha all'attivo numerose esperienze espositive in ambito nazionale.
Si appassiona all'arte sin da bambina, frequenta il Liceo Artistico e studia Lingue Orientali.
Sviluppa il suo lavoro in un contesto astratto, le opere si compongono di sperimentazioni della materia che suggeriscono microcosmi e mondi interiori intrisi di sensazioni.