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Enrico Ragni | 1910 – 2002 L’eccezione alla regola
In occasione del ventennale della morte, l’Aref organizza la mostra dedicata a Enrico Ragni, importante pittore bresciano, esponente delle correnti artistiche più all’avanguardia del dopoguerra, dall’astratto-concreto, al neocubismo, all’astrattismo, attraversando da protagonista il Novecento.
Comunicato stampa
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Enrico Ragni | 1910 - 2002
L’eccezione alla regola
Sabato 19 febbraio alle ore 18.00 presso la Galleria di SpazioAref si inaugura la mostra dell’artista bresciano Enrico Ragni L’eccezione alla regola, in occasione del ventennale della morte. L’esposizione rimarrà aperta ad ingresso libero fino al 3 aprile 2022 dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19.30. L'iniziativa è realizzata con il sostegno di Banca Valsabbina.
Nato a Brescia nel 1910, Ragni è uno dei più importanti esponenti della pittura bresciana del Novecento.
Formatosi a Venezia, presso l’Istituto d’arte, e nella Brescia degli anni Trenta, l’artista partecipa al mondo culturale milanese del dopoguerra e alle correnti artistiche più all’avanguardia di quegli anni, dall’astrattoconcreto, al neocubismo, all’astrattismo, frequentando tra gli altri Renato Birolli, Ennio Morlotti, Giuseppe Santomaso ed Emilio Vedova.
In sessant’anni di attività, dal 1930 circa al 1990, anno in cui l’artista abbandona i pennelli, attraversa un’ampia e complessa esperienza d’arte. Sei decenni che indubbiamente coprono buona parte delle vicende artistiche del Novecento, un secolo dirompente per novità e contraddizioni.
Come ebbe modo di scrivere Giovanni Stipi, “Ragni rappresenta una personalità di spiccato rilievo umano e culturale, pittore e critico d’arte, amico sincero e generoso di un gruppo di artisti noti a livello internazionale, in contatto con molti altri e con critici autorevoli, abituato a esporre nelle sedi più prestigiose; era destinato ad essere sempre il primo dopo coloro che creavano tendenza, sicché il suo nome non fiorì mai nelle pattuglie di punta. Forse per il suo carattere riservato e discreto. Forse per la sua dirittura morale, che gli inibiva ogni tipo di compromesso e di tatticismo”.
Però resta il fatto che è uno dei rari pittori bresciani del secolo scorso, la cui opera rivela un respiro europeo. Anche se non gli è sempre stato riconosciuto dalla provincialistica storiografia dell’arte locale, Ragni è stato il propositore e sostenitore della svolta innovative, che ha coinvolto la pittura bresciana del Dopoguerra. Con lui anche Botticini, Ghelfi e Lancini e innanzi tutto la moglie Pierca, Pier Carla Reghenzi, rappresentano i protagonisti di una battaglia artistica e culturale che darà qualche risultato nel contesto locale solo alle soglie degli anni Sessanta.
Con il sostegno di Banca Valsabbina
Durante il periodo della mostra, ogni sabato alle ore 17.00, è possibile visitare l’esposizione con la visita guidata.
Prenotazione obbligatoria.
L’iniziativa è organizzata nel rispetto delle norme sanitarie.
L’eccezione alla regola
Sabato 19 febbraio alle ore 18.00 presso la Galleria di SpazioAref si inaugura la mostra dell’artista bresciano Enrico Ragni L’eccezione alla regola, in occasione del ventennale della morte. L’esposizione rimarrà aperta ad ingresso libero fino al 3 aprile 2022 dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19.30. L'iniziativa è realizzata con il sostegno di Banca Valsabbina.
Nato a Brescia nel 1910, Ragni è uno dei più importanti esponenti della pittura bresciana del Novecento.
Formatosi a Venezia, presso l’Istituto d’arte, e nella Brescia degli anni Trenta, l’artista partecipa al mondo culturale milanese del dopoguerra e alle correnti artistiche più all’avanguardia di quegli anni, dall’astrattoconcreto, al neocubismo, all’astrattismo, frequentando tra gli altri Renato Birolli, Ennio Morlotti, Giuseppe Santomaso ed Emilio Vedova.
In sessant’anni di attività, dal 1930 circa al 1990, anno in cui l’artista abbandona i pennelli, attraversa un’ampia e complessa esperienza d’arte. Sei decenni che indubbiamente coprono buona parte delle vicende artistiche del Novecento, un secolo dirompente per novità e contraddizioni.
Come ebbe modo di scrivere Giovanni Stipi, “Ragni rappresenta una personalità di spiccato rilievo umano e culturale, pittore e critico d’arte, amico sincero e generoso di un gruppo di artisti noti a livello internazionale, in contatto con molti altri e con critici autorevoli, abituato a esporre nelle sedi più prestigiose; era destinato ad essere sempre il primo dopo coloro che creavano tendenza, sicché il suo nome non fiorì mai nelle pattuglie di punta. Forse per il suo carattere riservato e discreto. Forse per la sua dirittura morale, che gli inibiva ogni tipo di compromesso e di tatticismo”.
Però resta il fatto che è uno dei rari pittori bresciani del secolo scorso, la cui opera rivela un respiro europeo. Anche se non gli è sempre stato riconosciuto dalla provincialistica storiografia dell’arte locale, Ragni è stato il propositore e sostenitore della svolta innovative, che ha coinvolto la pittura bresciana del Dopoguerra. Con lui anche Botticini, Ghelfi e Lancini e innanzi tutto la moglie Pierca, Pier Carla Reghenzi, rappresentano i protagonisti di una battaglia artistica e culturale che darà qualche risultato nel contesto locale solo alle soglie degli anni Sessanta.
Con il sostegno di Banca Valsabbina
Durante il periodo della mostra, ogni sabato alle ore 17.00, è possibile visitare l’esposizione con la visita guidata.
Prenotazione obbligatoria.
L’iniziativa è organizzata nel rispetto delle norme sanitarie.
19
febbraio 2022
Enrico Ragni | 1910 – 2002 L’eccezione alla regola
Dal 19 febbraio al 03 aprile 2022
arte contemporanea
Location
SPAZIOAREF
Brescia, Piazza Della Loggia, 11f, (Brescia)
Brescia, Piazza Della Loggia, 11f, (Brescia)
Orario di apertura
da giovedì a domenica | ore 16-19.30
Vernissage
19 Febbraio 2022, ore 18.00
Sito web
Autore
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