14 febbraio 2003

Any del Disseny 2003

 
Non ancora smaltite le sbornie dell’appena conclusosi Anno Gaudí, e già in fibrillante attesa per il prossimo 2004, Anno Dalí e del Forum Universale delle Culture, Barcellona rende omaggio al Design. E senza risparmiarsi, anche questa volta, lo fa in grande stile…

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Instancabile ed ormai lanciatissima sul fronte dell’organizzazione di grandi eventi politici, culturali, sportivi (o dalla non ben identificata natura). Barcellona, orfana per quest’anno di grandi maestri da celebrare, ripesca orgogliosamente all’interno della propria storia la fondazione, nel lontano 1903, del FAD (Foment de les Arts Decoratives), prestigiosa e vitale istituzione che sin dalla gloriosa stagione del modernismo catalano promuove iniziative mirate alla valorizzazione delle cosiddette – immeritatamente – arti minori, o appunto decorative, industriali, applicate o del disegno.
Forte di un finanziamento di tutto rispetto (oltre 6 milioni di euro), L’ Any del Disseny che si inaugurerà ufficialmente il prossimo 14 marzo, conta già su un fitto programma di attività che puntano, con intelligenza e pragmatismo, al coinvolgimento trasversale dell’intera città, dai giovanissimi al mondo delle imprese.
Piccole e grandi mostre, seminari, dibattiti, tavole rotonde, concorsi, borse di studio, premi per professionisti del settore, spazi di discussione e autocritica vogliono ribadire la centralità del design nella vita di tutti i giorni: tutto è design! E non a caso il filo conduttore dell’intera manifestazione è il motto-sottotitolo “L’anno di quasi tutto”. E grazie per il modesto e cauto “quasi”. Certo è però che le creatività spagnola, e catalana specialmente, sta sperimentando una felice stagione di attività ultimamente. Giovani artisti, a rchitetti, grafici, creativi dell’immagine e della comunicazione, fotografi, designers, stilisti, decoratori d’interni rappresentano forse il tratto più vitale – e pulito – del volto della Barcellona contemporanea: young socials e rampanti globe trotters, più o meno sulla cresta dell’onda, sono stati capaci di rivitalizzare interi quartieri in città, innescando un circuito produttivo di interessi, anche in termini di ritorno economico, davvero sorprendenti. Così è stato per l’ormai ambitissimo ed inflazionato Born, in prossimità del vecchio porto; ora è la volta del Poble Nou, zona industriale a lungo dimenticata nella periferia sudest della città, terra di forti contrasti: quartiere operaio e cenacolo d’avanguardia, ultima frontiera di un affitto ragionevole e barrio d’elezione per nuove gallerie e centri di produzione d’arte contemporanea.
L’anno del Design offrirà certamente a questa nuova generazione di creativi una buona ribalta ed a molti forse anche l’occasione per conquistare una maggiore visibilità internazionale e potersi quindi inserire in un contesto di produzione e comunicazione più ampio: il FAD, mente organizzativa della manifestazione, scommette infatti, come da sua tradizione, su una produzione di qualità che incontri le esigenze reali di un mercato in continua espansione, ed affidi alla creatività un modello di sviluppo economico sano, responsabile e con una forte vocazione democratica, al servizio della pubblica utilità. E bellezza.

davide lacagnina


Any del Disseny 2003
FAD
Plaça dels Àngels, 5-6
08001 Barcelona
T. +34 93 443 75 20
F. + 34 93 329 60 79
info@anydisseny2003.org
www.anydisseny2003.org
 

[exibart]

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